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-Signorina Ferrara, può farmi vedere il suo lavoro?- mi chiede il professor Carnevale, dopo meno di un'ora.

-Certo- rispondo io, prendendo la mia tela e girandola verso di lui e verso di Davide.

Li vedo osservare attentamente ciò che hanno davanti. Davide sorride quasi subito, lanciandomi un'occhiata tra le più dolci che gli abbia mai visto fare.

-E' solo una mia impressione, o il ragazzo che ha ritratto è proprio il signor Vavalà?- mi chiede il prod, sorridendo e indicando il ragazzo che ha accanto.

-Si prof, è proprio lui- rispondo io, arrossendo lievemente.

La cosa è abbastanza imbarazzante, grazie ad almeno cinque telecamere che ci girano attorno.

-Quindi per lei l'amore è rappresentato da una persona in particolare- continua Carnevale, mentre anche Davide non riesce a non arrossire.

-Esattamente. Per me l'amore è proprio lui- dico io, indicando il mio lavoro.

-Veramente molto bello, Ferrara. E devo dire che non se la cava affatto male nel dipingere, complimenti, dice lui, facendomi segno di poter tenere il dipinto.

-Signor Vavalà, può farmi vedere il suo?- chiede poi, questa volta rivolto al ragazzo.

Lui, prima di girare la tela, mi sorride. Poco dopo, capisco il perché.

Davide ha avuto praticamente la mia stessa idea. Infatti, ha dipinto proprio un mio ritratto. 

-O mio dio- sussurro io, ma il prof mi sente comunque.

-Signorina, non se lo aspettava?- mi chiede, sorridendo.

-N-no prof. Sinceramente no- rispondo io.

Inaspettatamente, alcune lacrime di commozione mi cadono sulle guance.

-Nooo dai! Non volevo farti piangere!- commenta Davide, facendomi ridere.

-Incredibile a dirsi, ma per tutti e due l'amore è rappresentato da una persona. Per lei, Ferrara, quella persona è Vavalà. E viceversa per Vavalà, quella persona è Ferrara. E' una cosa bellissima, ragazzi- dice Carnevale, con voce veramente stupita.

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-Ammettilo che in realtà sei il professor Xavier degli X-Men e mi hai letto nel pensiero- dico a Davide mentre rientriamo in collegio.

-Sai, in effetti potrei esserlo- risponde lui, con una voce che sembra quasi seria.

Arriviamo in sala relax, dove i nostri compagni stanno facendo tutt'altro che rilassarsi. La Petolicchio ci ha assegnato veramente tante espressioni, e nessuno ha voglia di farsi trovare impreparato. Per fortuna, io ho un fidanzato che frequenta il liceo scientifico.

-Cosa ti fa pensare che il fatto che io faccia lo scientifico significhi che so bene la matematica?- mi dice lui, mentre prende posto sul divano accanto a me.

-Non saprei, forse il fatto che si chiama LICEO SCIENTIFICO?- rispondo io, mentre giro pagina sul mio quaderno.

-Allora, la prima è la più facile. Prova a farla tu- continua lui, togliendosi la giacca.

-Beh, se vogliamo farci tre risate facciamocele- ribatto io, prendendo una matita.

Cerco di concentrarmi sull'espressione, ma diciamo che è abbastanza difficile, quando hai un esemplare di Davide Vavalà al tuo fianco.

-Allora...più per meno uguale più...-

-Più per meno uguale meno, sono due segni opposti- mi corregge Davide.

-Ok ok, poi...no ci lascio stare- mi arrendo, iniziando a vedere comparire lettere seguite da numeri, segni e chi più ne ha più ne metta.

-Oh mamma, e pensare che eri tu quella che mi faceva il discorso motivazionale sulla Regina Margherita- commenta lui, prendendo il mio quaderno e iniziando a risolvere l'espressione.

Dopo pochi minuti, me lo ridà.

-Tu non sei umano- gli dico, sgranando gli occhi nel vedere che il suo risultato è uguale a quello del libro.

Lui si china verso di me, facendo incrociare le nostre labbra.

-DEVO RIPETERELO ANCORA??- urla Rahul, seduto accanto a Ylenia.

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-IO.VOGLIO.MORIRE- dico, andando verso Davide.

-La Petolicchio come preside? Io mi butto dal balcone della camerata- commenta Esa, seguita da un segno di approvazione da parte di Sofia.

-Beh dai, guarda il lato positivo. Almeno andremo in gita!- aggiunge Magnesio, sorridendo.

E si, la quarta settimana è già iniziata. La cosa che ora ci preoccupa di più, oltre alla Peto come preside, sono le giacche rosse. Alla fine della settimana, i professori ci consegneranno le nostre pagelle. Chi avrà la maggior parte dei voti sufficienti potrà rimanere, chi no se ne dovrò andare. Io non sono preoccupata, poiché sto riuscendo a mantenere la media del 7. E' Davide a preoccuparmi.

-Ehi Dado- gli dico, vedendo che è un pò giù.

-E se non dovessi avere delle sufficienze?- risponde lui, perso nei suoi pensieri.

-Non ci pensare neanche, Vavalà. Ti farò studiare come non hai mai studiato in vita tua, a costo di vederti con quella giacca rossa- ribatto io, abbracciandolo.

Lui mi lascia un bacio sulla fronte, mentre la sorvegliante ci fa segno di entrare in classe.

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Ciao a tutti! Avrete notato che ho modificato questo capitolo, poiché mi sono accorta che l'episodio degli aeroplanini si trova nella quinta puntata, e non nella quarta. So che il capitolo è più corto rispetto agli altri -.- Scusate <3

-greta


❝ 𝐓𝐇𝐀𝐓 𝐃𝐀𝐌𝐍 𝐒𝐌𝐈𝐋𝐄 ❞ || 𝑫𝒂𝒗𝒊𝒅𝒆 𝑽𝒂𝒗𝒂𝒍𝒂̀Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora