CAPITOLO 11

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Lele

Dire che la mia testa stia scoppiando è dire poco, in questo momento credo di trasferirmi in bagno per quanto tempo ci sto trascorrendo, ma sono felice di ricordarmi di ieri, Tancredi si è fidato di me nonostante tutto e spero veramente che mi conceda questo primo appuntamento; parlando di lui lo stretto tutta la notte ed è stato come in paradiso e anche adesso sta dormendo, ho tentato di far il meno rumore possibile per non svegliarlo dato che l'ho disturbato anche ieri. Quando credo di aver vomitato tutto ciò che avevo all'interno del mio corpo decido di tornare a letto, mi scoppia la testa e devo sdraiarmi; non faccio in tempo a dire o pensare niente che gli occhi di Tanche si aprono subito appena mi posso a letto e ho visto per tre secondi panico che si è trasformato in felicità <<hey Lele, ti sei svegliato>> dice mentre si stropiccia gli occhi, quanto sembra un bambino in questo momento?! <<sono sveglio da un'ora, ma non volevo svegliarti>> <<e in questa ora sei stato al bagno>> dice tentando di non scoppiarmi a ridere in faccia <<simpatico, io qui soffro e tu ridi di me>> dico tentando di fare il serio <<dai Lele, non avercela con me>> dice avvicinandosi ed aggrappandosi al mio braccio facendo la faccia da cucciolo <<mi spieghi come posso avercela con te se mi fai quella faccia?>> <<non puoi e io puntavo a questo>> dice sorridendo e lasciandomi un bacio sulla guancia <<vado in cucina a prendere qualcosa da mangiare e un'aspirina per te, non muoverti>> <<non ci penso proprio>> dico coprendomi bene per stare al caldo. Nel mentre che mi rilasso annuso il suo profumo, è come una droga per me e non vedo l'ora di assaggiare le sue labbra, sembrano così morbide <<he Tan..>> ad entrare in stanza è una ragazza molto simile al mio Tancredi, quindi deduco che sia una delle sue due sorelle, che appena mi vede si blocca <<mamma mia scusa, non volevo disturbare>> <<tranquilla, solo puoi abbassare la voce? Mi scoppia la testa>> <<brutta sbornia>> <<non sai quanto>> dico ridendo e lei si siede sul letto <<io sono Clarissa, la sorella di Tanche>> <<io sono Le...>> <<sei Lele?! Davvero>> dice urlando e io mi copro le orecchie <<scusa, è che Tancredi mi ha rotto così tanto parlando di te che sono così felice di conoscerti finalmente>> <<davvero? Ti ha parlato anche....>> dico non riuscendo a finire la frase <<della scommessa? Si, ma detto tra noi>> dice avvicinandosi a me e parlare a tono più basso <<non ha pensato nemmeno un attimo ad allontanarsi da te, voleva solo farti penare un pò>> <<dire che me lo sono meritato>> <<dici bene, ma sei diverso rispetto agli altri>> <<perchè?>> <<Tancredi in questa situazione, con qualunque giustificazione, non avrebbe mai perdonato, invece ha perdonato te subito, senza pensarci due secondi>> <<ne sono felice>> dico non riuscendo a coprire l'enorme sorriso che mi è spuntato <<lo noto, comunque...>> <<Clari che fai qui?>> dice Tancredi sorpreso quanto entra in camera <<ero venuta a chiederti una felpa che devo uscire, ma ho fatto una bellissima conoscenza e sono rimasta a parlare con lui>> <<dire che la conoscenza è durata abbastanza, prendi quella che vuoi come sempre, basta che torna nel mio armadio>> <<certo, è stato un piacere>> <<anche per me>> dico prima di vederla andare verso l'armadio e poi via, lanciandomi un'occhiolino <<impicciona, mai che si fa gli affari suoi>> dice Tancredi e io mi giro verso di lui e non posso essere più felice, è vicino a me con il broncio mentre mangia qualcosa, ti prego ditemi che è geloso <<tutto bene?>> dico con un sorrisetto in faccia <<alla meraviglia, belle le chiacchere con mia sorella?>> dice con tono antipatico non guardandomi nemmeno in faccia <<si, è simpatica e anche bella, ma a me interessa un altro Galli>> <<ma se Berenice non l'hai nemmeno conosciuta>> <<infatti non mi riferisco a lei>> dico e finalmente si gira verso di me <<credo che non mi ricorda di ieri?>> <<ti ricordi? Tutto tutto?>> dice quasi saltando dalla felicità <<si, tutto tutto, e voglio ringraziarti per esserti fidato di me>> <<ormai non ce l'avevo più con te e mi sono sempre fidato>> <<non ce l'hai mai avuta con me>> dico ridendo e dalla sua faccia capisco che ha compreso a che mi riferisco <<non le parlerò mai più>> <<dai Tanche, posso mangiare e poi prendere l'aspirina?>> <<direi proprio di si>> <<poi organizziamo il nostro appuntamento>> <<quale?>> chiede seriamente e perdo un colpo al cuore <<non mi pare di aver ricevuto nessun invito>> dice con un mezzo sorriso e io tiro un sospiro di sollievo, questo stronzo. Mi avvicino a lui e ci troviamo davvero tanto vicini così decido di far scontrare i nostri nasi e lui sorride <<Tancredi Galli mi faresti l'onore di uscire con me per il nostro primo appuntamento>> <<ne sarei felice>> dice tutto allegro prima di stringermi forte. Dire di si, è lui quello che voglio nella mia vita, anche se tardi l'ho capito e non me lo farà sfuggire per niente al mondo. 

ME

Vi piace come si sta sviluppando la storia? Ovviamente adesso li lasciamo un pò in pace, ma nella vita non fila tutto liscio giusto? 

una scommessa finita beneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora