CAPITOLO 12

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Lele

Purtroppo mi sto dirigendo verso scuola, ieri tornato da casa di Tancredi sono stato tutto il tempo a letto e ho parlato al telefono con Diego e Gian che hanno provato in tutti i modi a farmi dire il passato di Tanche, ma è un suo fatto personale e deve decidere lui il momento giusto per parlare. Appena arrivato vengo circondato da quei due <<quindi uscirete insieme veramente?>> chiede Diego tutto allegro <<io continuo a dire che anche le altre uscite erano vere, ma tutti continuate a negarlo>> <<ovvio, non erano vere uscite>> dice Gain <<e adesso dicci tutto>> <<non vi dirò niente, è una sua decisione>> <<ma...>> <<basta ragazzi, non rompete>> dico cominciando a perdere la pazienza, ci tengo a Tancredi e qualunque cosa riguardi lui <<va bene, sembrate già fidanzati>> <<non centra niente, non rompete e basta>> dico incazzato dirigendomi verso l'entrata, ma sembra che la gente oggi non mi vuole lasciare in pace <<ecco l'eroe della settimana>> dice Luca piazandosi davanti a me <<cosa vuoi?>> <<triste che hai perso il fidanzatino?>> <<non rompere, non è giornata>> <<andiamo non sei riuscito nemmeno a portartelo a letto, un frocio del genere te lo sei fatto scappare senza problemi>> dice ridendo e io lo sbatto al muro <<non orare parlare così di lui chiaro? Non ne hai il diritto capito?>> dico urlando <<perchè? Questo è quello che è>> <<non ti devi permettere>> <<va bene Lele>> dice una voce che conosco troppo bene e lascio andare subito quel coglione <<Tanche io...>> <<tranquillo, a me non interessa niente di quello che pensa, mi basta avere voi tre dalla mia parte>> dice <<soprattutto tu>> aggiunge stringendomi la mano <<e tu!>> dice riferendosi a Luca <<non scommettere più su di me o sulla mia vita sessuale, non hai idea di quello che può succedere>> dice prima di spingermi dentro scuola senza lasciare la mia mano <<sei incredibile, come puoi non piacermi?!>> dico con il sorriso stampato in faccia e stringendo ancora di più la sua mano <<allora dove mi porti questa sera?>> <<è venerdì quindi non dobbiamo tornare a casa presto giusto?>> <<giusto, poi i miei lavorano quindi posso fare come mi pare>> <<perfetto, prima andiamo a cena fuori e poi ti porto in spiaggia>> <<spiaggia? Ma fa freddo>> <<tranquillo ci penso io>> dico sorridendo per poi entrare in classe <<posso avere voce in capitolo?>> dice ridendo mentre si siede affianco a me <<ovvio che no, sono io che ti ho invitato e io organizzo il tutto>> <<si ma anche io sono incluso nell'appuntamento?>> <<tu sei la parte principale>> dico avvicinandomi a lui e questo lo fa sorridere, non voglio altro <<bene ragazzi, iniziamo>> dice il prof appena entra, che abbia inizio....

<<ti pare normale una cosa del genere?>> dice Diego appena usciamo dalla classe <<ti che ti lamenti? Sei in coppia con me!>> gli dico ridendo <<non è per la coppia, ma non mi va di fare questo lavoro, troppa fatica>> <<te trovi fatica per tutto>> aggiunge Gian e in quel momento noto la mancanza di Tanche <<lui dov'è?>> chiedo <<una volta era dietro di me>> dice Gian girandosi, ma non c'è <<dove cazzo è?!>> dico ripercorrendo il corridoio <<Tancredi?>> nessuna risposta, ma sento piangere....seguo il suono fino al bagno dei maschi, entro e lo trovo a terra che piange <<Tanche>> dico subito avvicinandomi a lui e stringendolo forte, tenta di parlare, ma sta piangendo troppo <<certa di calmarti, respira>> dico e lui cerca di farlo e dopo qualche minuto regolarizza il respiro << scusa>> dice <<non provarci nemmeno, mi dici perchè stavi per avere un attacco di panico?>> e lui in risposta mi passa il telefono dove noto un messaggio vedo che non sei andato tanto lontano, stai tranquillo che vengo a prenderti e ti distruggerò, mi hai mandato in carcere e adesso devi pagare per questo dice il messaggio <<è lui vero?>> <<credevo davvero di averla finita, il passato è passato, ma sembra che Jack non mi voglia lasciare in pace>> <<non sei da solo, questa volta non sei da solo capito?! Siamo in quattro e non ci distruggeranno>> <<sicuro di voler rischiare per me?>> dice guardandomi negli occhi e sono adesso noto la nostra vicinanza <<sei la persona a cui tengo di più, farei di tutto per me>> gli dico e non riesco a trattenermi, mi avvicino e lo bacio finalmente e posso affermare di trovarmi in paradiso. All'inizio rimane sorpreso, ma dopo qualche attimo ricambia e io lo faccio salire su di me per stringerlo ancora più forte, poco dopo apre la bocca e le nostre lingue si uniscono e lo sento sorridere; poco dopo ci dobbiamo staccare per mancanza di aria e poggia la sua fronte sulla mia <<avevo detto al nostro primo appuntamento>> dice a bassa voce <<penso che questi momenti spontanei siano i migliori>> <<come nei film, non aspettavo altro>> dice ridendo e io lo seguo <<anche se potevamo chiedere di meglio del bagno di scuola>> aggiunge scoppiando a ridere e seguito da me << direi di uscire adesso, abbiamo sempre un appuntamento sta sera>> dico facendolo alzare e stringendogli la mano <<tutto bene?>> chiede Gian appena ci vede e io guardo Tanche <<vi devo parlare ragazzi>>

una scommessa finita beneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora