Capitolo 5

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Tanc
Sto andando a scuola e finalemge posso dire di essere felice, cambiando scuola sono rinato, prima ero terrorizzato di entrane in quell'edificio tanto che avevano superato il numero di assenze possibili così mamma mi ha costretto a cambiare scuola e ho fatto benissimo ad ascoltarla. Appena arrivato ho fatto amicizia con Gianmarco che mi ha fatto conoscere dei ragazzi fantastici che posso definire amici, in particolare Lele si sta dimostrando completamente l'opposto di quello se che sembra, alcuni di classe mi avevano messo in guardia per non so cosa, ma ho deciso di non dargli ascolto perché bisogna conoscerla una persona per davvero, e no solo da delle voci che circolano. Arrivato a scuola noto Gian al telefono e lo raggiungo <<hey giorno>> <<ciao Tanc, oggi sei in orario>> dice ridendo, diciamo che non sono un ragazzo molto mattiniero <<non chiedermi con che miracolo mi sono alzato quasi subito dal letto>> <<magari per vedere una persona>> <<chi?>> chiedo confuso non riuscendo a capire e lui scoppia a ridere alla mia reazione <<niente lascia stare>> <<ma...>> <<ciao ragazzi>> dice Lele avvicinandosi e subito mi dipendico quello che stavo per dire per ammirarlo, come sempre è bellissimo a confronto mio che sono uno stecchino assurdo, ovvio che non sono mai stato fidanzato conciato così, ma non ci posso fare niente <<hey Tanche posso parlarti un attimo?>> chide Lele e io acconsento spostandoci da un'altra parte mentre Gian aspetta Diego che sta arrivando <<senti ti vorrei chiedere una cosa...>> dice nervoso, sono io che lo innervosisco?!<<dimmi>> dico sorridendo <<oggi pomeriggio hai da fare?>> <<non mi pare...>> <<io lavoro ad un bar vincio scuola, inizio il turno alle 16:30 fino alla chiusura, prima vorresti fare un giro con me?>> <<solo io e te?>> <<si...non ti va?>> <<certo che mi va>> dico subito tentando di rimediare, vogliamo scherzare?! Come posso non voler uscire con lui, ceh ovviamente per conoscerlo meglio <<perfetto, allora dopo scuola mangiando qualcosa e facciamo un giro>> <<va bene>> dico sorridendo e poi sentiamo la campanella suonare <<io arrivo subito, tu intanto entra>> mi dice e faccio così, non mi ero nemmeno accorto del mio cuore a mille
Lele
<<hai organizzato il vostro primo appuntamento?>> dice ridendo <<smettila Luca, lo sto facendo perché mi va>> <<non metto in dubbio che ti possa interessare,ma nel mentre ci guardarmi anche dei soldi, come sei caduto in basso>> <<non giudicarmi>> <<sai che ho ragione, ma non posso dirti niente dato che l'idea è partita da me>> <<devo entrare...>> <<prima voglio chiare una cosa>> <<ovvero?>> <<per avere i soldi ci devi andare a letto e voglio delle prove>> <<perché devo per forza andarci a letto?>> dico, perché devo fargli questo?! Stupidi soldi, quanto vorrei non averne bisogno <<questi sono i patti, e non puoi tirarti indietro ormai>> dice ridendo per poi andate via, che cojoni! Perché sono così cretino?! Devo importi di non innamorarmi di lui, altrimenti mi sentirei troppo in colpa, piacermi si,ma innamorarmi no. Non sarà così difficile.

una scommessa finita beneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora