Lele
<<non prendermi in giro>> dico facendo il finto broncio <<dai lo sai che ho ragione>> dice Tanche ridendo <<non è assolutamente vero>> <<vivi solo da un pò e l'unica cosa che sai fare è cucinare, casa tua sembra un porcile>> dice ridendo, in questo momento stiamo sul mio letto a coccolarci e ad conoscerci meglio, non ci posso ancora crede che siamo finalmente una coppia <<perchè camera tua è sempre ordinata?>> <<ovvio altrimenti mia madre mi strangola>> dice e diventa serio <<scusa Lele, non ci ho pensato>> <<hey tranquillo, ormai sono un bel ricordo, ma ho capito con il tempo che devo andare avanti>> <<cosa gli è successo? Se posso saperlo>> dice guardandomi negli occhi e io lo stringo ancora più forte a me <<ovvio che puoi saperlo, solo stringi forte la mia mano>> e così fa senza pensarci due volte, allora comincio a ricordare quel poco che posso <<avevo 4 anni, io mamma e papà stavamo andare allo zoo perchè era il giorno libero di entrambi e quindi volevamo sfruttare il tempo, ero così felice che per un giorno avevo tutti e due per me. Stavamo in macchina e io mi ero messo a cantare delle stupide canzoni perchè mi stavo annoiando, papà guidava e mamma rideva perchè metà delle parole le inventavo....stava andando tutto bene, aspettavo quel giorno da almeno una settimana. Ad un certo punto spunta un camion da un'altra strada, noi stavamo al semaforo e stavamo procedendo essendo verde, in teoria il camion si doveva fermare, ma non l'ha fatto>> dico e cominciando a scendermi delle lacrime e lui stringe ancora di più la mia mano <<è successo così in fretta, ricordo la voce di papà che urla, è stato il primo ad essere preso, mi ricordo la mano di mamma che teneva la mia, io disperato perchè non capivo che stava succedendo. Siamo arrivati in ospedale dove ci hanno diviso, io ero messo meglio di mamma, in seguito ho scoperto che papà era morto sul colpo mentre mamma è morta in sala operatoria dove cercavano di rianimarla. In quel momento non stavo provando tutto il dolore perchè ero piccolo, avevo capito metà delle parole che mi avevano rivolto, dentro di me pensavo che dovevo andare semplicemente a dormire dai nonni e che i miei genitori sarebbero venuti a prendermi, ma così non è stato>> dico e scoppio a piangere, non ho mai detto a nessuno quello che era successo nemmeno a Diego, ma Tancredi è diverso e lui stesso aveva condiviso con me una parte del suo passato <<mi dispiace tanto, ma perchè non sei ancora dai tuoi nonni?>> <<non volevo pesargli, sono anziani e appena ho raggiunto la maggiore età mi sono sistemato da solo e quando posso vado da loro>> dico smettendo finalmente di piangere e guardo il mio ragazzo negli occhi e per la prima volta non veno pena verso di me <<adesso basta cose tristi, direi che la nostra dose di pianto l'abbiamo fatta>> dice sorridendo <<ti va di uscire e fare due passi? Tra poco dovrò tornare a casa mia>> <<ma è preso>> <<abbiamo dei compiti da fare ricordi?>> <<quando mai li ho fatti?!>> dico ridendo, mi fa proprio bene stare con lui <<tu puoi anche rovinarti con le tue mani, ma io ho una media da mantenere e di certo non sarà il mio ragazzo a farla calare>> <<suona così bene>> dico senza pensarci e vedo la sua faccia perplessa <<cosa?>> <<"il mio ragazzo" detto da te, suona benissimo>> dico prima di lasciargli un piccolo bacio sulle labbra <<beh lo sei, giusto?>> <<ovvio che si, la gente dovrà pensarci due volte prima di avvicinarsi a te>> <<ma sei tu quello conosciuto a scuola, non io>> <<quando sapranno della nostra relazione anche tu sarai conosciuto e dovrai sempre stare accanto a me>> <<non credi di esagerare?>> <<non voglio che ti succeda qualcosa, soprattutto per mano di quel pezzo di merda>> <<non mi succederà niente, ho te ed i ragazzi pronti a proteggermi giusto?>> <<ovvio>> dico sicuro di me <<allora sto tranquillo>> dice prima di alzarsi dal letto <<forza voglio il gelato>> <<ma fa freddo>> <<questo vieta ai gelatai di vendere il gelato? No, quindi chi vieta a me di comprarlo?>> dice e scoppio a ridendo <<sei incredibile>> dico alzandomi anche io <<spero in senso buono>> dice mettendo le braccia intorno al mio collo e io stringo le mie intorno al suo busto <<ovvio in senso nuovo, sei fantastico, non sai quanto mi sento fortunato>> dico prima di baciarlo e sento tutto il mio amore verso di lui che viene ricambiato, il bacio diventa sempre più passionale finchè non mi stacco <<meglio andare altrimenti niente gelato per te>> <<pervertito>> dice ridendo per poi prendermi la mano e uscire di casa.
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una scommessa finita bene
Teen Fictionnuovo ragazzo, timido e poco socievole eppure cattura l'attenzione di qualcuno molto influente. Una stupida conversazione che porterà ad una decisione altrettanto stupida, cosa succederà?