I raggi del sole filtrano lievi dalla finestra e mi bagnano gli occhi, che mantengo ancora chiusi. Giro la testa e li apro: davanti a me, il viso del mio uomo è calmo. Sorrido a quella visione che mi scalda il cuore: ieri non mi ha toccata nemmeno con un dito.
Appena tornata a casa però, approfittando della sua assenza, mi ero fatta una doccia perché avevo il profumo di Franco dappertutto. Non smetteva di dedicarmi attenzioni a scuola.
Glilascio un lieve bacio sulla guancia prima di alzarmi e vado aprepararmi.
Arrivata a scuola, mi guardo intorno, cercando Franco. Non vedendolo nei dintorni, decido di passare per il bar. Ed eccolo lì: con un paio di jeans e la giacca in pelle, bello da far timore. Io, a confronto, sono da prendere in giro.
Camminoverso di lui, che ride con Will e Francesco. Il primo a salutarmi èWill.
-Ciao, Giulia- Mi sorride.
-Ciao- Gli rispondo con un sorriso.
Francesco mi fa un cenno con la mano e vedo Franco guardarmi dal basso. Mi prende per mano e mi fa sedere su di lui. Un mio braccio si posa dietro il suo collo, mentre il suo si posa sulle mie gambe. Mi accorgo che in mano tiene una tazzina da caffè. Con quella libera, mi afferra la mandibola e avvicina il mio viso a sé. Nel momento in cui mi bacia, le mie mani vanno ad afferrargli le spalle. Assaporo le sue labbra al caffè.
-Ciao, piccola- Dice unendo le nostre fronti.
-Ciao -Sorrido, come una scema. Mi giro e mi rivolgo agli altri- Come state?
-Stanchi- Dice Will, stiracchiandosi.
-Tu, Fran? -Gli chiedo- Mi sembri un po' preoccupato.
-Oggi devo recuperare la verifica di Filosofia. Ma chi cazzo riesce a capire con quella prof? Fa delle verifiche chilometriche e spiega di merda.
-È vero -Concorda Franco- Io, che studio sempre tanto, non riesco ad avere più di 6.
Lo guardo.
-Beh, il massimo che da è 7, quindi è come se prendessi sempre 9.
-Secchione- Tossiscono i suoi amici.
Franco alza gli occhi al cielo ed io sorrido.
-Giulia ed io entriamo -Dice Franco, appoggiando la tazzina sul tavolo. Infila la mano nella tasca della sua giacca e tira fuori un paio di banconote- Dateli voi alla cassa.
Mi alzo dalle sue gambe, prendo lo zaino e lui prende la sua tracolla. Ci prendiamo per mano.
-Misa che prendo qualcos'altro, Franco- Gli dice Francesco.
-Fai come vuoi. È il tuo stomaco a rimetterci, non i miei soldi.
Franco mi guarda e mi fa l'occhiolino.
-Hai pagato loro la colazione?- Gli chiedo, mentre percorriamo il corridoio per andare in classe.
-Io pago sempre la colazione, quando siamo al bar. Perché?- Mi guarda.
Io faccio spallucce. Credo solo che potrebbero approfittarsene, ma non penso siano quel genere di persone.
-Curiosità.
-Credi che se ne approfittino?- Domanda dolcemente.
Io rimango in silenzio. Appoggiamo la nostra roba su due banchi vicini. Quando mi giro, me lo ritrovo davanti, estremamente vicino a me. Mi appoggio sul banco dietro.
-Ci conosciamo da tutta la vita. Sono come i miei fratelli e li conosco come i palmi delle mie mani. Abbiamo fatto di tutto insieme, non si approfitterebbero mai del loro amico ricco e bello.
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Quello che vidi nei tuoi occhi
RomanceGiulia è una ragazza di 17 anni che nasconde un segreto oltre la porta di casa, dove vive con la persona che ama. Ma un giorno, iniziato il nuovo anno scolastico, conoscerà Franco e il suo cuore si ritroverà diviso in due: da una parte Franco le don...