-Giulia, cosa c'è che non va?- Gli occhi di Franco mi guardano preoccupati.
Sospiro, seduta su di lui.
-Sono un po' agitata- Abbasso lo sguardo e faccio dondolare una gamba.
Stringe il mio corpo e mi da un bacio sul collo. Con le labbra ancora su di esso, dice:
-Andrà tutto bene. Ma se non te la senti, lo capisco.
-No –Lo interrompo- Mi fa piacere conoscere i tuoi genitori –Scuoto la testa- Lascia perdere. Mi passerà.
Tra qualche ora varcherò la porta di casa sua. Posso solo immaginare cosa succederà, soprattutto quando saremo soli.
-Ci aspettano lì?
-Non lo so. Probabilmente tarderanno un po', come fanno sempre- Risponde.
-Quindi... resteremo soli?
Sorride.
-Non saremo mai completamente soli in casa mia. C'è una domestica –Si avvicina e unisce la fronte con la mia- Ma questo non ci impedirà di stare insieme.
Il nodo allo stomaco torna. Stare insieme. Come posso stare insieme a lui... in questo stato? Gli occhi mi diventano lucidi e distolgo lo sguardo dal suo. Deglutisco e il cuore incomincia a battermi all'impazzata dal dolore che provoca questa mia domanda.
Tremando, mi alzo dalle sue gambe e corro via da lui, diretta al bagno, ma non faccio nemmeno in tempo ad uscire dalla classe che lui mi prende delicatamente il braccio. Mi accarezza i capelli e mi stringe a sé.
-Cosa ti prende? Non... Non te la senti proprio di venire da me?- Mi domanda.
-Scusa. Io voglio venire da te. Sono solo agitata, tutto qua- Singhiozzo sulla sua camicia.
Mi prende il viso tra le mani e ne bacia le labbra.
-Non voglio obbligarti.
-Non mi sento obbligata.
Passo le mani sul mio viso per asciugarmi le lacrime.
-Vado in bagno a sciacquarmi il viso- Lo informo.
Scappo dalle sue braccia e lo lascio solo.
La parte razionale di me, che ieri mi faceva forza per dirgli la verità, oggi ha deciso di scioperare. Ci sono troppe cose orribili sotto i miei vestiti, incubi, grida, pietà ed oscuri segreti. Segreti che forse nemmeno io conosco del tutto.
Il resto della mattinata cerco di passarlo in più possibile con le ragazze e vedo Franco tenermi d'occhio continuamente.
Durante il cambio d'ora, nell'attesa che arrivi la professoressa di Letteratura, finisco di copiare gli appunti di Storia. Nell'alzare lo sguardo, vedo Franco distogliere il suo e faccio un piccolo sorriso perché so che pensa che non lo abbia visto.
Franco ed io usciamo da scuola mano nella mano e, senza nemmeno salutare gli altri, lui ci trascina lontano. Il sole splende su di noi, il cielo è azzurro senza neanche una nuvola. Il calore dell'aria ed il battere forte del mio cuore iniziano a mettermi in imbarazzo e farmi diventare un po' più piccola. Il silenzio è assordante. I nostri passi troppo rumorosi e i nostri sguardi incollati al suolo. Ogni tanto, Franco mi accarezza la mano con il pollice, ma il suo gesto non riesce a tranquillizzarmi. Più strada facciamo, più le ginocchia mi tremano. Non so esattamente da quanto tempo giriamo, così rompo il silenzio balbettando un po':
-Dov'è casa tua?
-Siamo quasi arrivati. Mancano due isolati- Risponde alzando lo sguardo per puntarlo dinanzi a sé.
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Quello che vidi nei tuoi occhi
RomanceGiulia è una ragazza di 17 anni che nasconde un segreto oltre la porta di casa, dove vive con la persona che ama. Ma un giorno, iniziato il nuovo anno scolastico, conoscerà Franco e il suo cuore si ritroverà diviso in due: da una parte Franco le don...