Scappo in bagno quando la campanella annuncia l'inizio dell'intervallo.
Decisamente, mi sento molto meglio quando vado a lavarmi le mani. Tenendole intasca, torno in classe e mi pianto davanti alla porta. Perlustro la zona con curiosità, vedendo i miei compagni mangiare, ridere, parlare ed ascoltare la musica. In fondo all'aula c'è un gruppo di ragazzi seduti attorno a due banchi uniti. Da lì, Will incontra il mio sguardo.
-Giulia! Vieni a giocare con noi!- Grida, sorridendo. Alcuni si girano per guardarmi, mentre io mi avvicino per vedere a cosa stanno giocando.
-A carte? -Balbetto- Io non so giocare a carte- Confesso, un po'imbarazzata.
-Non importa, facciamo un gioco semplice -Prende una sedia e la mette accanto alla sua- Vieni, ti insegno io.
Lo raggiungo poco convinta e mi siedo accanto a lui. Quando alzo lo sguardo vedo Franco, seduto di fronte a me, guardarmi dritta negli occhi con aria seria. Timidamente gli faccio un piccolo sorriso. Vedo gli angoli delle sue labbra tremare un po' e il suo sguardo si abbassa alle carte che Will distribuisce.
Giochiamo per i restanti minuti che rimangono dell'intervallo. Inizialmente, Will gioca sia per se stesso che per me, ma alla seconda partita inizio a capire il meccanismo e mi lascio andare. Qualche volta chiedo a Will i nomi delle carte che non conosco.
-Allora Giulia, dimmi, -Incomincia Will, avvicinandosi di più a me- ti piace Franco?
Quando la domanda arriva al mio subconscio, il mio sorriso se ne va lentamente e i miei occhi incontrano quelli dell'interessato. Che mi sta guardando. Oddio, avrà sentito? Arrossisco, con bocca aperta, forse con l'intenzione di dire qualcosa. Se solo ci riuscissi.
-Io ad esempio -Continua- trovo che sia un gran figo.
Non riesco a trattenermi e scoppio a ridere.
-Non sapevo ti piacessero i ragazzi.
-Piacere ed opinare sono due cose molto diverse, signorina.
-Allora perché non gli chiedi un appuntamento?- Gli sussurro.
-Nah, non sono così attratto da lui -Mi fa l'occhiolino- E se proprio lo vuoi sapere, -Si rimette composto- è interessato ad un'altra in questo momento.
Oh.
-Io non te l'ho chiesto- Ribatto, calando di un tono.
Rimaniamo in silenzio e a chiacchierare del più e del meno mentre continuiamo a giocare. Mi perdo un po' tra miei pensieri, chiedendomi chi possa essere la persona di cui Will mi ha parlato poco fa. In realtà, io credevo fosse già impegnato. Insomma, Franco è un ragazzo così bello che è impossibile non abbia un esercito di ragazze ai suoi piedi. E poi, è ricco. A me sinceramente non importa e non mi approfitterei del fatto che ha un sacco di soldi solo per avvicinarmi a lui, ma moltissime ragazze farebbero di tutto per avere un compagno ricco.
-...dovremmo uscire un giorno di questi -Butta giù Will- Che ne dite? Sabato dopo scuola potremmo andare al centro commerciale, pranzare, guardarci un film e voi ragazze potete fare cose da ragazze mentre noi ci lamenteremo tutto il tempo perché non farete altro che passare di negozio in negozio.
-Io ci sto- Dice Marta, finendo di ascoltarlo. Seguono le affermazioni e i "devo vedere" degli altri. Abbasso lo sguardo alle mie carte per non pensarci.
-Bene, -Conclude Will buttando al centro del tavolo la sua ultima carta. Si alza dalla sedia- il mio lavoro qui è terminato.
-Io dubito!- Esclama Kevin, ma ciò non intimidisce Will, che sta andando verso il suo banco. Giro la carta in cima al mazzo sparpagliato sul banco. Gli occhi mi si fanno un po' più grandi.
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Quello che vidi nei tuoi occhi
RomanceGiulia è una ragazza di 17 anni che nasconde un segreto oltre la porta di casa, dove vive con la persona che ama. Ma un giorno, iniziato il nuovo anno scolastico, conoscerà Franco e il suo cuore si ritroverà diviso in due: da una parte Franco le don...