Una porta non l'avrebbe sicuramente fermata, e non ci volle molto prima che Skadi riuscisse a bypassare i codici di sicurezza per oltrepassare l'ingresso all'ala dedita alla sicurezza.
Una volta al suo interno si guardò intorno, mentre lunghe file di palchetti e scaffali si ergevano su alti ripiani, su cui vi erano riposte casse nere con lo stemma argenteo dell'aquila dello S.H.I.E.L.D. ad apparire ben in vista su di esse.Cerchiamo degli indizi. Sai cosa fare, Skoll.
In tutta risposta, il lupo la superò e si mise a fiutare in giro qualsiasi traccia che potesse essere d'aiuto, mentre Skadi individuò una rampa di scale a tre metri dalla sua testa, si concentrò e spiccò in volo, per poi atterrarvi con estrema eleganza. Aprì quante più casse possibili, trovando nient'altro che aggeggi che non potevano avere a che fare col Tesseract.
Cosa stiamo cercando di preciso?
La voce del lupo le giunse alla mente, chiara seppur lontana.
Non lo so, credo che lo scopriremo quando lo troveremo.
Si avvicinò ad uno dei tanti dispositivi a schermo per cercare una lista del materiale presente in quella stanza senza fine, ma il suo dito si fermò prima di poter toccare un tasto, perché un rumore dall'altra parte del piano le giunse alle orecchie.
Abbiamo ospiti.
Si guardò attorno in cerca di un nascondiglio, mentre l'ansia cominciava a prenderla alla sprovvista. Non si sarebbe preoccupata di ordinare al lupo di nascondersi a sua volta, sicura che lo stesse già facendo, mentre si malediceva per non aver pensato ad una scusa per la sua presenza in un piano in cui non le era concesso entrare.
Skadi, c'è il capitano.
Si bloccò sulla sua posizione e si voltò verso la porta d'entrata. Cosa ci faceva lui lì? L'aveva seguita e lei non se n'era accorta?
Sì sporse dalla rampa per notare una testa bionda frugare tra gli scompartimenti con aria attenta. Lo osservò bene e capì che non la stava cercando, dato che stava aprendo le stesse casse nere che prima aveva controllato lei, e decise di venire allo scoperto, buttandosi dal ponteggio e atterrando con leggerezza alle spalle del capitano.«Stai cercando qualcosa?»
Steve si girò di scatto, con una mano tesa verso lo scudo e una pronta a sferrare un pugno che si fermò a mezz'aria quando si accorse di stare per pestare la ragazza dai capelli argentei. Alla sua vista, prese un grosso sospirò e lasciò lo scudo.
«Tu cosa ci fai qui?»
«Potrei farti la stessa domanda.»
«Stavo...ecco, io in realtà volevo...»
Steve si portò una mano dietro al collo, chiaramente in difficoltà, e Skadi stava per rispondergli quando Skoll comparve dall'altra parte del corridoio.Ho trovato qualcosa.
Lasciò la conversazione col capitano a metà e seguì i passi del lupo, correndogli dietro.
Steve la guardò allontanarsi senza una spiegazione, e fu ancora più confuso di prima, ma decise di seguirla a ruota.Il lupo si fermò davanti a dei bauli riposti in un angolo del piano, con dei grossi e pesanti teloni a coprirli per metà. Skadi scoprì il loro contenuto rompendo i lucchetti con un minimo sforzo della sua mente, mentre Steve si avvicinò alle sue spalle.
Armi di ogni tipo e calibro e maschere nere con dei buchi per le cavità del viso erano riposte con cura in ognuno dei bauli, e Skadi ne prese una nelle mani, rigirandosela per poterla osservare meglio.
«Cosa sono queste?»
La voce curiosa di Steve si fece sentire alle sue spalle, e lei continuò ad osservare lo strano armamento davanti ai suoi occhi.
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𝐆𝐎𝐃 𝐎𝐅 𝐖𝐈𝐍𝐓𝐄𝐑 | Marvel
FanfictionNew York, anno 2012. Un inaspettato nemico tenta di minacciare la sicurezza della Terra e di piegare gli umani al suo volere con un esercito di mostri alieni robotici, pur di appropriarsi del Tesseract, un antico oggetto misterioso che è in grado di...