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SAM'S POV

Stranamente erano passati quasi 365 giorni e, sia io che Jack, eravamo riusciti a sopravvivere vedendoci solo poche volte all'anno.
Si poteva dire che erano ormai arrivati i nuovi mesi invernali, ed io avevo detto bye bye all'estate. Quanto la odiavo... non so perché ma mi trasmetteva parecchia angoscia.

Ricordo che era il 20 dicembre. Era giovedì e, il giorno dopo, sarebbe ufficialmente ricominciato l'inverno, nonché le vacanze natalizie.
Certo, non avevamo a disposizione un mese intero per poter fare quel che cavolo volevamo come l'anno precedente, l'anno nel quale era cominciato tutto, ma ci accontentavamo. Sempre meglio di niente.

《Mà sono a casa.》

《Com'è andata a scuola?》

《Sempre le solite cose, tutto molto noioso.》

《Che novità... oh a proposito di novità, ho io una notizia da darti.》

Mi avvicinai a lei curiosa, buttando lo zaino sul letto.

《Ricordi quella promessa che ci hai fatto fare a me e tuo padre l'anno scorso? Volevi assolutamente tornare sulla neve anche quest'anno.》

《Sì, certo che me la ricordo.》

《Bene, allora comincia a scegliere cosa mettere in valigia. Partiamo dopo domani.》

《Dici sul serio? Ci torniamo davvero?! Oh mio Dio grazie mille, grazie! Ma...》

《No, niente ma signorina. Domani ci vai a scuola, anche se è l'ultimo giorno.》

《Va bene, va bene.》sorrisi e la lasciai in cucina con un bacio, poi corsi in camera a... beh, feci esattamente le stesse cose dell'anno precedente. Mi sembrava di essere tornata indietro nel tempo e di star rivivendo la scena, con la differenza che questa volta non avevo il dubbio e la paura di non poter stare con Jack.
A proposito di lui... ultimamente stava venendo più spesso a trovarmi, anche se di nascosto: vista la vicinanza al periodo delle vacanze veniva non solo per vedermi, ma anche per chiedermi se quest'anno sarei tornata alla casa in montagna. Anche lui, come me, non ce la faceva più a fare tutto di nascosto con l'ansia di far scoppiare un'improvvisa tormenta in pieno agosto magari, e sapendo che non potevamo vederci per più di cinque minuti.

***

Erano le 17:30, ed io avevo appena finito di studiare. Ero poggiata al davanzale della finestra del soggiorno dandole le spalle, e stavo scambiando dei messaggi con un'amica. Sola in casa, l'unico rumore che colmava il silenzio era il ticchettio delle mie unghie sulla tastiera, almeno fin quando due mani gelide, forti ma allo stesso tempo delicate, non mi coprirono gli occhi da dietro.

《Indovina chi sono.》mi sussurra all'orecchio, provocandomi una scarica di brividi per tutto il corpo.

《Mh... un lama parlante.》

Lasciò la presa ridendo, così da permettermi di girarmi e incrociare il suo sguardo.

《Come sta il mio fiocco di neve?》

Okay, non ero il tipo di ragazza che amava le smancerie o i nomignoli che i fidanzati si davano a vicenda tipo pasticcino, pucci pucci o bignè al cioccolato ricoperto di crema e cannella. Quelli mi facevano solo venire i conati di vomito.
Fiocco di neve però, mi faceva impazzire.

《Più che bene, indovina chi è che dopo domani parte per la casa in montagna?》

《Dici sul serio? Puoi tornarci?!》quasi non ci credeva. Era da tanto che non lo vedevo così contento, e la cosa rendeva ancora più contenta anche me.

Freddo come Frost (in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora