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JACK'S POV

《Non hai idea quanto tempo ho aspettato per poterti abbracciare e con la paura di non poterlo mai fare...》

Nessuno mi aveva mai detto una cosa del genere, e in quel momento mi ritrovavo a sentirmelo dire da una ragazza che non avevo mai visto in tutta la mia vita e che mi abbracciava con le lacrime agli occhi. Era strano ma era una bella sensazione, soprattutto perché non ricevevo un abbraccio del genere da tanto, e devo ammettere che la cosa mi mancava.
Mi irrigidii un attimo, ma solo perché non mi aspettavo un gesto del genere da parte della biondina, poi mi rilassai e l'abbracciai a mia volta. Quel momento mi ricordava molto quello in cui sono diventato un Guardiano, quello in cui Jamie mi ha abbracciato non volendo che andassi via.

I suoi singhiozzi interruppero i miei pensieri.

《Perché piangi così? Andiamo, sorridi che altrimenti mi metto a piangere anche io...》riuscii a strapparle un sorriso facendole sciogliere quell'abbraccio diventato ormai soffocante, ritrovandoci poi seduti l'uno difronte all'altra.

《Mio Dio non... non può essere. Dev'essere un sogno, sì è per forza così.》

《Beh, modestamente mi capita spesso di essere paragonato ad un sogno, lo so di essere bellissimo, ma grazie comunque.》sorrisi con un divertente sguardo da superiore sulla faccia.
Infondo da bravo Guardiano del Divertimento che sono era mio compito farla almeno sorridere, e visto che sono bravo in quello che faccio, fu logico che ci riuscii.
Ricominciò a ridere con alcune lacrime che continuavano a scendere, ma forse se le davo un po' a parlare l'avrei calmata facilmente e forse avrei anche capito il perché delle sue lacrime.

《No, intendevo dire che tutto questo non... non mi sembra vero. Allora esisti davvero? Sei proprio tu che porti la neve? Che crei cristallizzazioni di ghiaccio sulle finestre? Che formi le stalattiti che pendono dai tetti? Mi sembra quasi impossibile, eppure eccoti qui! Non hai idea da quanto tempo ti sto aspettando!》

Avrebbe continuato a parlare ma la interruppi subito. Per le 7650 parole che aveva pronunciato in meno di cinque secondi, si stava emozionando un'altra volta e a quel punto avrebbe ricominciato a piangere, e sinceramente non mi sembrava il caso.

《Aspetta, aspetta, aspetta... dici sul serio? Tu hai sempre creduto in me... pur non avendomi mai visto? Mi stavi aspettando?》

Fece energicamente 'sì' con la testa con gli occhi ancora un po' rossi ma che sprizzavano felicità.

《Ti ho conosciuto per caso leggendo di te in alcuni libri, così incuriosita ho iniziato ad informarmi su chi eri davvero e da allora mi sono letteralmente innam- c-cioè sono rimasta davvero affascinata da te e dai tuoi poteri... anche perché amo il freddo.》

No un attimo, non fu così chiara però: balbettava leggermente, era emozionata... ancora. Sembrava quasi che mi considerasse una divinità... beh, in un certo senso lo ero, più o meno. Ma avete capito cosa voglio dire.

Allora le sorrisi.

Infondo ogni volta che qualcuno cominciava a credere in me diventavo il trecentodiciottenne più felice del mondo, nonché l'unico, e in quel momento lo ero ancora di più visto che era la prima volta che una ragazza così grande credeva in me.

《Come ti chiami?》

《Samantha, ma puoi chiamarmi Sam se vuoi.》

《Bene Samantha, a questo punto immagino che tu sappia già qual è il mio nome, no?》

《Jack, Jack Frost.》

《Bene, bene, molto bene... mh, tu non sei di queste parti, giusto? Non ti ho mai vista.》

Freddo come Frost (in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora