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SAM'S POV

《Ciao mamma, ciao papà...》

《Ciao tesoro, come ti senti?》

《Molto meglio grazie, ehm... vorrei farvi vedere una cosa.》

Mi avvicinai al tavolo dove mio padre stava lavorando al computer e tirai fuori l'autorizzazione.

《Su alla stazione sciistica hanno aperto questo campus per ragazzi dai 14 anni in su. Si faranno gite nei dintorni, starò a stretto contatto con la natura ed è un'occasione per fare nuove amicizie, ed è gratis visto che è solo per quelli che usufruiscono dei servizi della stazione. Non sono ammessi genitori però, dovreste venirmi a riprendere direttamente il 20, che è l'ultimo giorno. Ehm... firmereste?》

Si guardarono un attimo con espressioni abbastanza, come dire, sconcertate. In effetti però potevo capirli, avevo sempre odiato queste iniziative; non mi piaceva stare molto in mezzo alla terra e agli insetti, soprattutto per via della mia aracnofobia. Preferivo stare per conto mio... non per niente a volte i miei mi definivano addirittura asociale. Logicamente avrei detto di no anche questa volta, se in realtà non dovessi passare più di due settimane insieme ai Guardiani.

《Beh questa sì che è una sorpresa, firmiamo molto volentieri. Dovresti cominciare domani mattina?》

《Sì, dovrei essere lì alle... ehm...》

Jack era fuori la finestra e con entrambe le mani mimava un dieci. Sono sicura che ha tirato fuori un numero a caso.

《Ehm alle 10:00, sì alle 10:00... posso andare anche da sola comunque.》

《Ma che ragazza indipendente che abbiamo oggi, va bene!》

Visto che prima di tornarcene a casa mangiammo alla stazione -io avrei anche voluto mangiare a casa, ma i miei volevano che mi riprendessi da quello che loro chiamavano shock, prima che ci tornassimo-, risalii nuovamente in camera mia.

Aprii la finestra e mi guardai in giro.

《Jack...?》

Volevo dargli la bella notizia, ma non sembrava essere nei dintorni.

《Mh, sei in vena di scherzi probabilmente... va bene, te lo lascio fare.》

Tanto per perdere il tempo, cominciai a studiare. Matematica. La cosa che odiavo di più, ma proprio per questo volevo levarmela da davanti le palle, scusatemi il termine.
Si erano fatte le 18:00 e io avevo ormai finito quasi tutte le equazioni, quando Jack bussò alla finestra.

《Ehi.》

《Ehi, ho una bellissima notizia!》

《Ho sentito, ho sentito e sono molto contento. E scusa se sono scomparso così improvvisamente, ero andato al Polo a prendere una cosa, tanto per renderci il viaggio meno faticoso...》tirò fuori dalla tasca della felpa una specie di sfera, una di quelle di vetro con l'acqua dentro che sbattendole sembra che ci nevichi all'interno.

《Una... palla con la neve?》

《Oh no cara mia, questa non è una semplice palla con la neve. Questa ci da la possibilità di viaggiare attraverso il tempo e lo spazio, facendoci arrivare in qualsiasi luogo vogliamo in meno di un secondo. Me l'ha data North, gli avevo detto che avremo avuto un ospite speciale con noi, nei prossimi giorni.》

Sorrisi e presi tra le mani la piccola sfera di cristallo. Era vero però, doveva essere molto potente, ma non feci tanto caso a questo visto che ero incantata dai bellissimi colori che fluttuavano nella sfera. Dopo qualche secondo mi svegliai dalla mia ipnosi sentendo lo sguardo di Jack posarsi su di me. Lo guardai e notai il suo sorriso, dovevo sembrare una bambina mentre osservavo la sfera nelle mie mani.

Freddo come Frost (in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora