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Vedo Mia oltrepassare la porta, quindi la
presento ai miei genitori
"Lei è Mia, un'amica che ho conosciuto a scuola" dico tutto ad un fiato, evitando domande imbarazzanti da parte dei miei genitori.
Beh si, i miei genitori sono abbastanza imbarazzanti quando qualcuno viene a casa nostra, perché vogliono sapere nome, cognome, via, codice fiscale, nome del padre, della madre, dei bisnonni, dei bis-bisnonni morti.
Immagino la vostra faccia ora, si. Un totale disastro. Mia madre le chiede di restare a dormire, oltre che a cenare, e io con uno sguardo rassicurante e con il labruccio, la convinco a restare.
Superata la cena, piena di domande imbarazzanti, la porto in camera e le do il mio pigiama per dormire più comoda. Lei ha un'anno in più di me e mi promette che domani all'entrata mi avrebbe detto i nomi di tutti i ragazzi dell'istituto. Intanto parla più con se stessa che con me dicendo "per me saresti bene con Dylan" e io quasi non mi strozzo per le parole che ha detto. "Stai tranquilla, nella scuola ci sono almeno 10 Dylan hahahah" continua "Ne hai conosciuto uno immagino"
merda, sgamata.
"Beh si ma niente di che abbiamo solo parlato, è un tipo moro, niente tatuaggi o piercing, occhi chiari indossava una camicia" dico imbarazzata. "Ma che- sicuramente mi sbaglierò, domani me lo farai vedere" mi dice.
"Vabene haha buonanotte fiorellino" dico scherzosamente.

***

Non sono ancora abituata alla campanella di questo manicomio, e neanche a vedere di nuovo tutti quei visi sconosciuti. Che imbarazzo.
"Heyy terra chiama Kylie" mi scuote dai miei pensieri Mia, portandomi alla realtà.
Vediamo un gruppo di ragazzi e mi indica i loro nomi.
"Quello è il gruppo dei ragazzi più belli della scuola, eh si c'è una classifica, e si prima che tu lo chieda i loro nomi sono Cameron, Scott, Daniel, Jackson e Dylan" dice più veloce di un turbo. "Dylan già visto, gli altri non mi convincono anche se sembrano simpatici"
solo simpatici.
puntiamo sulla simpatia ora? dai che sono dei fregni assurdi
e hai visto me?
ah si giusto
come sei rassicurante coscienza.
"Hai davvero parlato con quel Dylan quindi?" dice Mia incredula. "Ehm si, o meglio, lui ha parlato a me ma niente di che"
"NIENTE DI CHE?!" grida peggio di mia madre, e questo fa girare tutti nella nostra direzione.
Mia notando la situazione mi prende per mano e camminando piano ci dirigiamo verso l'entrata.

"Ragazza di cui non conosco il nome, buongiorno" dice Dylan accennando un sorrisetto stampato in faccia.
"wow sono onorata nel ricevere il tuo buongiorno" dico con sarcasmo.
"apatica di prima mattina, carina, stronza e non ti piaccio" dice quasi con un faccino interrogativo.
"Fottiti" sbotto, sono permalosa e non poco, soprattutto perché le cose che ha detto sono vere" .
Mentre chiudo con violenza l'armadietto sento un "perfetto" non ironico, penso più da uno che ha un piano malefico, capitemi.

Finalmente questa pessima giornata finisce con l'ora di Fisica.
Entro in classe e mi siedo in terza fila, e nel frattempo l'aula si riempie di facce ancora più nuove.
Sbuffo.
"Non fare quel faccino su" dice un ragazzo abbastanza alto, con una mandibola definita e gli occhi color nocciola, ha i capelli biondi e mossi, coperti da un cappello con la visiera al contrario. Il solito playboy. Bleah
Sbuffo di nuovo, girandomi dal lato opposto.

A quel punto entra in classe un viso che sfortunatamente conosco fin troppo.
"Scusi per il ritardo prof, dove posso sedermi?" chiede non avendomi ancora visto. Vicino alla signorina Jay e indica l'unico posto disponibile: quello alla mia sinistra.
"Oh si" dice lui provocatorio non alzando troppo la voce.
"Oh no" disperazione è la parola perfetta per momenti come questi.

Questo capitolo è un po' più lungo rispetto agli altri, è molto importante per me; spero vi piaccia❤️

«one step closer»Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora