Nel momento in cui Pashkà proseguì lungo la strada che procedeva in direzione di Hollywood West, Claud ebbe un tuffo al cuore: sapevano che negli ultimi giorni aveva convissuto con Jeffrey.
Tuttavia, voleva averne la conferma, perciò si prese di coraggio e tentò di farsi dire dall'altro dove erano diretti, ma Pashkà non gli rispose, trincerandosi dietro un inquietante silenzio, fino a quando l'uomo posteggiò la propria auto nel garage, sotterraneo, del palazzo in cui si trovava l'appartamento di Jeffrey.
-A cosa devo il servizio taxi?- domandò Claud, restando seduto in auto. Non voleva di certo invitarlo a salire, anche se temeva che Pashkà avrebbe potuto pretenderlo.
"Non ho visto Jeffrey al Seraphim. È in casa? Dio, ti prego, fa che non sia in casa".
-Avevo voglia di fare due chiacchiere con te-
-Tu?- domandò il giovane, con voce tremula, tentando di risultare scherzoso.
-Ogni tanto parlo anch'io- ribatté Pashkà.Claud si morse un labbro e si fissò le mani che teneva sulle ginocchia, accorgendosi solo in quel momento della violenza con la quale stava stringendo, tra le dita, la stoffa dei pantaloni.
-Red non è contento. Pensa che tu non ti stai impegnando abbastanza. Ti abbiamo visto con Roan, ma nel locale non ci mettiamo piede. Non ancora- puntualizzò, sottolineando quelle parole muovendo un dito per aria. -Quindi, a che punto sei?-
-A buon punto- mentì Claud, ma parlò troppo velocemente e l'altro si lasciò sfuggire un grugnito di frustrazione.
-Devi convincerlo a tornare, per questo Red pazienta! Sei fortunato. Red ha dovuto lasciare gli States. Starà via per un po'. Hai tempo finché non ritorna--Ha lasciato gli States? Che significa?-
-Che non è negli States, per ora- ribatté l'altro, continuando a restare vago.
-E quando torna?-
-Non è affar tuo. Tu devi solo preoccuparti di Roan-Claud rimase in silenzio riflettendo su quelle parole. "Perché Red ha lasciato gli States?" si domandò, "Magari l'hanno beccato..." e nel prendere in considerazione quell'ipotesi il suo cuore fece l'ennesima capriola, quella volta con un pizzico di gioia, all'idea che l'uomo venisse arrestato.
-Boka?- chiese, cercando di carpire informazioni per vie traverse, perché sapeva che, se avesse insistito nel chiedergli del suo capo, Pashkà avrebbe potuto irrigidirsi e continuare a rifiutarsi di rispondergli. Tuttavia, a New York, vivendo a stretto contatto con loro, Claud aveva già avuto modo di intravedere un certo astio tra Pashkà e Boka. Magari su di lui avrebbe anche potuto lasciarsi sfuggire qualcosa da potere usare a proprio vantaggio, per tirarsi fuori dai guai.
-Anche lui sta via, con Red- sussurrò Pashkà e recuperò dal vano portaoggetti l'occorrente per prepararsi una sigaretta.
-E tu sei qui-
-Wow, che acume- ribatté l'uomo, mentre leccava la cartina per sigillare la sigaretta.
-Intendo dire: non ti ha portato con sé. Non penso di meritare tanto onore...-
-Infatti, ma non sono cazzi tuoi- lo interruppe l'uomo, iniziando a spazientirsi.Non ce l'aveva con Claud, per lui era una persona totalmente priva di importanza e lo reputava abbastanza arrogante e presuntuoso da avere quasi la certezza che non sarebbe stato in grado di portare a termine il suo compito. Era quello che lo infastidiva: Blake rischiava di diventare l'ennesima "buona" scusa con cui Red lo avrebbe potuto costringere a sporcarsi le mani. Odiava essere trattato alla stregua di una pezza che il suo capo usava fin troppo spesso per ripulire i suoi stessi casini, ma era quello il compito che da sempre gli era stato affidato.
"Roan non vuole tornare. Red dovrebbe rassegnarsi e ringraziare che suo fratello non l'abbia denunciato..." pensò l'uomo, ignorando del tutto il suo passeggero.
-Perché siamo qui?- si azzardò a chiedergli Claud e Pashkà avrebbe voluto metterlo a tacere per sempre, proprio in quel momento. Detestava l'idea di essersi proposto di fare da balia a Claud e Roan, mentre i pezzi grossi della loro organizzazione si erano trovati costretti ad allontanarsi dal Paese, in attesa che si calmassero le acque, dopo l'ennesimo blitz della polizia di New York in uno dei loro covi.
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LIAR
Mystery / Thriller⚠️ SEQUEL DI CHOOSE ME Claud Blake è stanco di finire nei casini a causa, sempre, dello stesso motivo: l'Amore. Ne ha ormai le scarpe piene, le mani troppo vuote e pretende che la situazione cambi il prima possibile. È più divertente fare finta che...