"Calum che cazzo vuoi fare?" Sussurrai mentre Calum correva nei corridoi della scuola tenendomi per mano.
"Sta zitta e vieni con me"disse sorridendomi.
Okay, fino a qui non c'era nulla di male ma voglio sottolineare il fatto che è notte, qui a scuola non c'è nessuno e che qualsiasi cosa lui voglia fare verremo scoperti.
Finalmente finimmo di correre e Calum si fermó mettendosi davanti a me.
Inizió a fissarmi.
Cristo i suoi occhi, erano di un marrone scuro avrei giurato di aver dimenticato tutto il resto a quella vista.
Poi ascoltai i nostri respiri.
Così irregolari, scoordinati nonostante non ci fossimo ancora sfiorati.
Tutto magnifico.
Subito pochi istanti dopo mi ritrovai ad essere appiccicata alle sue labbra.
Così morbide, soffici e calde.
Mi staccai da lui e potrei giurare di aver notato dell'imbarazzo tra noi ma fanculo.
"Cal non mi sembra il posto adatto"dissi io.
"Hei, non ho mai detto che questo fosse il posto adatto. Mi sono fermato solo per riprendere fiato." Sorrise.
Poi mi prese per mano ed entrammo in una stanza, un'aula forse.
C'erano banchi vuoti e tutti puliti e sulla lavagna c'era ancora la lista dei compiti.
Non ebbi nemmeno il tempo di chiudere la porta alle mie spalle che mi ritrovai contro il muro di nuovo con le labbra attaccate a quelle del capitano della squadra di football.
Sentivo le sue mani percorrere la mia schiena e accarezzarmi il collo, poi tutto d'un colpo le sentii appoggiarsi sul mio sedere e in un secondo momento le sentii stringersi su di esso provocandomi un ghigno in viso.
Continuammo a baciarci fin quando Calum prese in mano la situazione.
Inizió a slacciarmi i bottoni dei miei pantaloncini per poi abbassarli.
Sentii la sua mano gelida sfiorare la mia intimità nascosta solo da un paio di mutandine che anche quelle in un secondo vennero abbassate.
Inizió ad accarezzarmi, lentamente, stuzzicandomi e provocandomi i brividi. Pensai subito a cosa voleva fare ma forse mi ero solo illusa.
Calum staccó le sue labbra dalle mie e si abbassó all'altezza della mia intimità.
Inizió a baciarla, succhiarla e leccarla facendomi contorcere dal piacere.
Innarcai la schiena e gemetti.
Gemetti di nuovo.
Cristo se ci sapeva fare.
"Ti prego non ti fermare" ansimai appoggiando le mani sulla testa di Calum e spingendolo verso di me, cercando di incitarlo a non fermarsi.
"Cal-Calum"gemetti.
"Ti prego dillo di nuovo"sorrise.
"Calum" urlai, mentre mi abbandonavo al piacere.
Pochi istanti dopo sentii qualcosa entrare dentro di me, stavolta non era più la sua lingua, erano le sue dita.
Calum si alzó, tornando alla mia altezza e inizió a baciarmi facendomi sentire il mio stesso sapore mente con le dita continuava a spingere dentro di me.
Istintivamente appoggiai le labbra al suo collo ed iniziai a succhiare, come per restituirgli il favore, succhiai fino a lasciare una macchia viola.
Ne feci un altra e lui intanto continuava a darmi piacere.
"Cazzo Calum sto per ve-"
"Ti prego non venire, trattieniti, davvero" venni interrotta.
Cristo e ora?
Iniziai a contorcere tutti i miei muscoli facendo attenzione a quello che mi aveva appena detto.
In un secondo momento mi trovai in un altra posizione.
Detto volgarmente potrei dire di essermi trovata a novanta appoggiata alla cattedra.
Pochi istanti dopo sentii la sua erezione entrare nel mio sedere e a questa sensazione potei solo contorcermi dal dolore.
"Cristo *tuo nome* sei così stretta"
Calum stava godendo, io un po' meno.
Lo sentii muoversi, dentro fuori, dentro fuori.
Continuó così per svariati minuti interminabili.
Poi uscì da me e mi capovolsi stendendomi sulla cattedra.
Appiccicai di nuovo le nostre labbra e stavolta iniziammo a spogliarci.
I nostri respiri sempre irregolari.
Due istanti dopo ci trovammo nudi, uno davanti all'altro, lui si mise a cavalcioni sopra di me, io presi la sua erezione calda e la strisciai tra il mio seno, passando poi per la mia pancia e .
arrivando alla mia intimità.
Mi fermai.
Lo guardai negli occhi e annuii.
Lo spinsi violentemente dentro di me e mi lasciai andare in questo vortice di piacere immenso.
Oramai non ci baciavamo neanche più.
Era diventanta una cosa troppo violenta.
Stavamo facendo sesso.
Non stavamo facendo l'amore.
Spingevamo entrambi per cercare l'orgasmo.
Sentivo le sue mani stringere il mio seno.
Piano piano aumentava sempre di più la velocità e l'intensità.
Un urlo uscì dalla mia bocca, non mi stavo controllando, era una cosa inaspettata.
Ero al limite.
Raggiunsi l'orgasmo e continuammo così per tutta la notte.
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Ciao popolo.
Eccovi la 17esima merda.
Spero vi sia piaciuta e bho continuate a chiedermi immagina di tutti i tipi, votate, commentate e chi più me ha più ne metta.
@jessicastyles1994
Spero ti piaccia questo immagina è dedicato a te che sei l'unica che mi caga e bho ho fatto il possibile anche se non mi sembra abbastanza.😭Alla prossima❤️💕
-Giulia-
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Immagina 5sos
FanfictionQuesto libro contiene immagina di tutti i tipi, dolci, pervy, comici e chi più ne ha più ne metta. Buona lettura.