Immagina dolce Luke

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Eravamo nel letto e stavamo guardando il soffitto uno accanto all'altro.

Sospirai.

"Che c'è?"disse Luke

"Niente"risposi

"Non è vero, ti conosco dimmi cosa c'è che non va?"ribattè

"Senti Luke non ho voglia di parlarne" dissi io girandomi nel letto scazzata.

"Non ho voglia di parlare un cazzo. Ora mi dici che cosa hai ok?"

Che palle, ora è pure incazzato.

"Vuoi veramente saperlo?"domandai.

Annui.

"Non so perché, ma nell'ultimo periodo non ti sento più come prima, nel senso che, bho, non sei più attratto così tanto da me come all'inizio, so che mi faccio troppe seghe mentali ma ultimamente mi sento ignorata" dissi rimettendomi nella posizione iniziale.

"Tu sei pazza" disse

"Che ho fatto di male adesso?"ribatto

"Tutto, *tuo nome*, tutto! come puoi pensare una cosa simile?"disse alzando la voce.

"Non lo so, non siamo più la coppia di prima."dissi abbassando lo sguardo.

"Cos'è? Non mi ami più? Se volevi prendermi in giro potevi dirmelo, perché io tengo davvero tanto a te e tu questo non te lo immagini."

Perfetto *tuo nome* hai come sempre rovinato tutto! sei una merda.

"Sono un disastro" dissi in lacrime per ciò che aveva appena detto.

Luke sbuffò.

Cerco di asciugare le lacrime con il dorso della mano e magari anche di nasconderle ma non ci riesco.

"Quindi ora che vorresti fare?"balbettai.

"Senti, prendiamoci una pausa, anche solo di tre giorni, ci farà bene" disse uscendo dalla mia stanza lasciandomi sola tra le lacrime.

I giorni passarono, io non mangiavo, ma rimanevo chiusa in camera a piangermi addosso senza risolvere nulla.

Sentii bussare la porta.

"Chi è?" Dissi col fiato corto.

"Secondo te? Dai *tuo nome* apri questa porta sono tre fottutissimi giorni che non esci da questa stanza, che non mi parli, che non mi ascolti e non mi degni di uno sguardo, quindi ti andrebbe di aprirmi e farmi entrare, così da poter parlare come due persone normali?"disse.

Sbuffai e decisi di aprire la porta.

"Che hai?" Dissi scazzata.

Luke mi fissa ed entra in camera.

"C'è che sono un cretino e che dopo questa pausa mi sono accorto di amarti più di quello che pensavo, perché tu non ci crederai ma mi sei mancata da morire e anche tu non lo puoi negare, vedendo le tue condizioni, quindi..." Mi guarda con gli occhi dolci.

"Quindi?..."lo encitai facendo la finta arrabbiata.

"Quindi *tuo nome* ti va di essere di nuovo la mia ragazza?" Disse con gli occhi lucidi.

Mi gettai su di lui e lo baciai con foga. Cristo le sue labbra mi erano mancate un casino.

"È un si?"'disse staccandosi da me.

"Zitto e baciami" dissi io.

Immagina 5sosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora