Immagina dolce Calum

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"Ti prego Calum non andare!" Urlai mentre vedevo Calum essere portato via delle guardie del corpo per partire per Londra.

Piangevo, si piangevo perché mi stavano portando via il mio amore, il mio fidanzato, la mia vita. Lui mi salutava con un finto sorriso. Stavamo male entrambe e la lontananza ci stava battendo. Vibrò il cellulare era lui: 'ricordati che ti amo sei la mia forza' sorrisi.

Mi tranquillizzai e tornai a casa con la mia amica che cercava di consolarmi ma non riusciva, scoppiavo a piangere.

Erano solo otto mesi che stavamo insieme e non potevano portarmelo via, proprio ora. Ricordo il viso dei ragazzi erano tutti molto tristi e lui molto abbattuto.

Tornai a casa e mi gettai sul divano presi il cuscino di Calum per sentirlo più vicino a me e mi addormentai. Mi svegliai erano le quattro del mattino. Mi affacciai alla finestra e l'alba rubava la scena al cielo. Così chiamai Calum.

"Buongiorno amore!" Disse con la sua voce che mi trasmetteva calore.

"Buongiorno a te sei arrivato?" Dissi con un tono di malinconia.

"Già, sono arrivato e mi manchi tu, ho voglia di abbracciati e di sentirti mia, dormire insieme a te e sentire le tue labbra." Disse triste.

"A chi lo dici, anche a me manca tutto ciò, manchi tu, ma vedrai che le tre settimane passano presto." Dissi per consolarlo.

"Amore io vado, dobbiamo registrare ci sentiamo più tardi!"

"Anche io ti amo ciao." Dissi chiudendo la chiamata.

Il sole brillava nel cielo.

I giorni passavano ed io non resistevo più, ero come una pianta che ha bisogno di essere nutrita, che ha bisogno di acqua.

Così mi decisi, presi il primo viaggio per Londra per raggiungere Cal.

Salii sull'aereo e mi sedetti vicino al finestrino godendomi il panorama.

Le ore passarono e io arrivai a Londra.

Andai a casa dei ragazzi sapevo che erano lì per via di Ashton che mi teneva aggiornata.

Suonai il campanello e ad aprirmi arrivò Michael che mi guardò stupito e mi disse che Calum stava dormendo.

Così appoggiai i bagagli in salotto e mi misi sotto le coperte abbracciata al mio Cal.

"Buongiorno amore!" Dissi svegliandolo.

"Buongiorno" disse ancora nel mondo dei sogni senza realizzare il fatto.

Sbattè le ciglia, non credeva fosse vero, così provò a baciarmi per vedere se ero lì con lui, in quel letto, in quel mondo e tutto si dimostrò vero.

"Scusami se ti ho svegliato" dissi io.

"È stato il risveglio più bello della mia vita" Calum deglutì e poi iniziò a fissarmi, ogni mio centimetro.

"Ti amo" disse per poi stringendomi a se e addormentarsi.

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