♧ Capitolo 24 ♧

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Martine si era sistemata nella cella di quella strana Vege-People, che le aveva anche offerto un pezzo di una coperta per fasciarsi la ferita, ma lei aveva declinato, avendo con sé ancora qualche benda di primo soccorso.
“Ti conviene nasconderti, non sappiamo se potrebbero entrare qui...”
Aveva osservato Jamie, ma la ragazza non ne era troppo convinta.
“Non credo di dover rimanere nascosta, insomma… è così scuro, avrei modo di nascondermi, tranquillo”
Gli sorrise, per poi provare a guardarsi un po’ attorno. La cavia annuì, abbassando un attimo lo sguardo.
“Va bene… se posso chiederti, come ci sei finita qui?”
Domandò giocherellando con una ciocca di capelli spettinata ed alzando un braccio, rilevando una rosa bianca proprio sul gomito. Allora, pensò l’healer, Jamie doveva essere un creator. L’esploratrice ci mise un attimo prima di rispondere, inclinando la testa.
“In pratica… ho forzato un condotto dell’aria e mi ci sono infilata dentro, sperando di riuscire a scappare… sono andata un po’ in giro, nonostante le lame… e poi sono caduta qui”
Spiegò velocemente, e l’altro annuì. Non pareva troppo loquace, e infatti rimase in silenzio per un po’, forse pensando a cosa dire.
“Capisco… l’ho fatto anch’io, tempo fa, ma mi sono fermato subito. Quelle lame mi facevano troppa impressione. Poi mi hanno spostato qui, e non c’è nemmeno un condotto che si possa usare…” Sospirò, tornando a guardare l’altra, più bassa di lui di poco “... o forse, non l’ho ancora trovato. Non è molto semplice, in una cella così buia”
Martine annuì: in effetti, riusciva a distinguere unicamente Jamie, mentre il resto della cella era buio pesto. Non capiva nemmeno quanto fosse grande, ma a giudicare dalla situazione e da quello che aveva visto dal condotto doveva essere sicuramente piccola.
“Allora più tardi ti aiuterò a cercarlo!” Si era subito offerta la ragazza, tornando a sorridere “Adesso mi sembri stanco, ti ho forse svegliato?”
Domandò poi, facendo riferimento alle occhiaie del creator, che scosse la testa.
“Nah, anzi… faccio abbastanza difficoltà a dormire, è per questo che sono stanco”
Mormorò, e Martine annuì piano, senza abbandonare il proprio sorriso.
“Oh… allora vuoi provare a dormire con la mia compagnia?”
Un po’ confuso dalla domanda, Jamie inclinò la testa, indietreggiando appena.
“Eh? E che dovrebbe cambiare?”
Borbottò, e Martine ridacchiò, tornando praticamente sè stessa.
“La compagnia cambia molto, che ti credi! Andiamo, prova a dormire… dov’è il letto?”
“Aspetta non toccarmi-”

“Quanto tempo è passato?”
Flora alzò lo sguardo verso Rosie, che si strinse nelle spalle.
“Non lo so… ma spero che stia bene. Cioè, non potranno avere telecamere o qualcosa del genere anche nei condotti… vero?”
Fece la creator, un po’ preoccupata, mentre Margot non sembrava troppo convinta da quella possibilità, e si soffermò a riflettere.
“Non credo… altrimenti se ne sarebbe subito accorta, non trovi? Delle telecamere lì non sarebbero troppo nascoste, troveranno improbabile che qualcuno riesca ad infilarsi così nei condotti… altrimenti li avrebbero coperti”
Osservò la ragazza, sotto gli sguardi delle altre due Vege-People. Rosie mise su un gran sorriso, annuendo freneticamente.
“Hai ragione! Allora speriamo solo che non si accorgano di lei...”
Sospirò, cercando di rimanere positiva come al solito. Margot sembrò rivolgerle un piccolo sorriso, per poi voltarsi verso Florence, rimasta in silenzio e seduta sulla propria brandina. Alla fine, avevano preferito lasciarla in pace e non disturbarla, anche perchè in ogni caso non prestava attenzione a nessuna. Speravano unicamente sarebbe riuscita a riprendersi. 
Margot scosse leggermente la testa, distogliendo lo sguardo e spostandolo su Rosie e Flora, per poi andare a sedersi su una brandina.
“Secondo voi cosa stanno facendo agli altri...? … e come staranno..-”
Aveva domandato dopo un po’ Flora, sedendosi di fronte a Margot, che era invece rimasta in silenzio. Rosie, alla domanda della prima, aveva abbassato lo sguardo, forzando un sorriso sulle proprie labbra.
“Staranno sicuramente bene, andiamo… sono tutti forti, avranno sopportato qualsiasi cosa gli avranno fatto!”
Esclamò poi la creator, e Margot fece un sorrisino amaro.
“Sì… sicuramente...”
Aveva sussurrato, per poi abbassare un po’ il capo con un sospiro. La sua mente iniziò a vagare per l’ennesima volta quel giorno, pensando a cosa avrebbero potuto fare a Camille, Vadim, Lèna e… Leper. Aveva notato come il ragazzo le… mancasse? Non che avessero chissà quale rapporto eccezionale, ma non poteva nascondere che come persona -o meglio, come Vege-People- quel magical le piacesse non poco. Ed essere così, separati, non poter conoscere lo stato dell’altro… le metteva un’ansia che non aveva mai provato. Come se per tutti gli anni al Laurier-Rose non fosse stato lo stesso… però la differenza era che, in passato, non lo aveva mai conosciuto. Ormai si erano incontrati, avevano parlato ed avevano condiviso delle esperienze, seppur poche e, purtroppo, anche spiacevoli. Però c’era anche da dire che essere rinchiusi in una cella era ormai la quotidianità per i due, quindi gli eventi di quei giorni dovevano aver sicuramente disturbato di più Vege-People che avevano vissuto libere come i liberatori… o quelle più fragili, come Florence, che aveva già subito un gran bel colpo quando era stata rinchiusa nel primo laboratorio. Da ragazza allegra e solare, si era chiusa in sé stessa e, con il rapimento di Drew, la sua situazione era ancora peggiorata. Invece, alcune Vege-People, come ad esempio Margot, non ricordavano nemmeno come ci fossero finite nel Laurier-Rose o la loro vita precedente… e Florence le invidiava come non mai. Accucciata sulla propria brandina e stringendo le gambe a sé, continuava a guardare un punto indefinito, ripetendo a mente le proprie poesie. Senza il suo libro, come avrebbe potuto ricordarle tutte?
‘... e tu, lenta ginestra… che di selve odorate queste campagne dispogliate adorni… anche tu presto alla crudel possanza soccomberai del sotterraneo foco…’

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“Che noia. Perchè non vengono a torturarci un po’...”
Sbuffò Vadim, appoggiato al muro della cella dopo essersi rifiutato di stendersi sulle lerce brandine presenti. Camille si era voltata di scatto verso di lui, con uno sguardo praticamente omicida.
“Se non la smetti ti torturo io. E non sarà decisamente piacevole”
L’healer aveva messo su un sorrisetto un po’ inquietante, avvicinandosi poi alla quattr’occhi.
“Ooh, accetto l’offerta~”
Aveva detto subito, continuando a sorridere mentre la magical si era voltata quasi disgustata.
“Che schifo...”
Aveva borbottato, e subito Vadim si era sentito attaccato.
“Ehy, sei tu ad esserti proposta!”
Lèna, notando che il più alto aveva iniziato ad avvicinarsi all’altra, si mise tra i due.
“Andiamo ragazzi, non litigate…!”
Disse la ragazza amante delle esplosioni, e Vadim si allontanò di poco.
“Mmh, e va bene… vuoi torturarmi tu, Lèna?~”
Propose poi, perchè insomma… perchè no? La creator fece un sorrisetto, inclinando leggermente la testa.
“Pfff… prima usciamo di qui, mh? Se vuoi ti faccio saltare un po’ in aria~”
Scherzò, mentre Vadim sollevò le sopracciglia, apparendo quasi interessato.
“Ah, particolare~”
Continuò l’healer, mentre Camille decise di allontanarsi, notando Leper seduto in disparte e da solo. Ovviamente non gli rivolse parola, fermandosi semplicemente ad osservarlo. Sicuramente, quello lì doveva star pensando a come liberare tutti, dato che era l’unica cosa di cui parlava. Dopo un po’, anche Lèna aveva spostato la propria attenzione sul magical, ma al contrario dell’altra gli si avvicinò subito.
“Leper, è tutto ok? Cioè… ok per i livelli consentiti dalla situazione...”
Il ragazzo quasi trasalì, voltandosi verso l’amica ed annuendo in modo un po’ impacciato, ridacchiando appena
“Uh, sì, stavo solo… pensando.."
Replicò quindi, e Léna annuì con un sorriso.
"Si, lo immaginavo…" Iniziò, rimanendo per qualche secondo in silenzio “... però non c’è molto che possiamo fare, senza i nostri poteri… è praticamente tornato tutto come prima”
Continuò la ragazza, sistemando le braccia dietro la schiena. Leper inclinò leggermente la testa, portando poi alle labbra un piccolo stuzzicadenti spezzato, iniziando poi a mangiucchiarlo. In realtà, per il ragazzo non era affatto tutto come prima: erano separati, non poteva sapere cosa stesse succedendo agli altri o tantomeno quello che succedeva al di fuori della sua stessa cella per colpa di quelle alte, maledette mura bianche. Con un sospiro, il magical annuì.
“Non ci resta altro da fare se non aspettare…” Esordì Camille, portando il proprio sguardo alla porta quasi invisibile, che si distingueva dal muro con un leggero solco “... gli altri verranno sicuramente a liberarci, credetemi”

🌼»𝔽𝕝𝕒𝕞𝕖'𝕤 ℂ𝕠𝕣𝕟𝕖𝕣«🌼
Ciau amici✨
Eccomi tornata ywy~ e per chi legge anche le altre storie, sI devo ancora aggiornare tsw e kuruma, mA ho deciso di aggiornare lo stesso oggi per evitare di arretrarmi anche questo capitolo ywy
Al momento sto scrivendo quello di The Shop of Wonders ed inizierò con l'altro per Kuruma Academy, quindi spero di riuscire a tornare in pari (?) con Underwater per sabato ewe
Comunque, come va?~ uwu io sono così felice di essermi portata avanti con questi capitoli sOB- e boh non ho altro da dire, quindi ci si vede alla prossima ✨

🌼»𝔽𝕝𝕒𝕞𝕖«🌼

♧ᴠᴇɢᴇ-ᴘᴇᴏᴘʟᴇ♧sᴛᴏʀɪᴀ ᴀᴅ ᴏᴄ♧[ɪsᴄʀɪᴢɪᴏɴɪ ᴄʜɪᴜsᴇ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora