♧Capitolo 18♧

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"Okay, grazie ancora"
Madeline uscì dall'ufficio del proprietario dell'hotel con un sorriso, per poi sospirare...portarli lì era stata una buona idea? Il pensiero che la mattina seguente avrebbero abbandonato quell'hotel sfarzoso e pieno di altri umani -quindi delle possibili minacce per le Vege-People- però la rasserenò. La cena non era andata troppo male, ognuno aveva mangiato nella propria stanza, ed il proprietario aveva creduto senza troppa difficoltà alla storia del 'gruppo di eremiti che andavano nuovamente reinseriti nella società'...o forse a convincerlo era stata semplicemente la mazzetta extra che la bionda gli aveva donato. Stanca, Madeline si diresse verso la propria camera, che condivideva con Bete. Bussò un paio di volte, ma entrò comunque, senza aspettare una risposta. La più giovane stava armeggiando con il radar, seduta a gambe incrociate sul proprio letto. Teneva i lunghi capelli blu raccolti in una treccia spettinata ma indossava ancora camicia e pantalone, mentre aveva appoggiato il proprio camice ad un'anta del grosso e probabilmente datato armadio sistemato nella camera. Non appena la sentì entrare, Bete fece scattare i propri occhi azzurri verso la donna, squadrandone il volto in cerca di buone notizie. Le leggere borse sotto gli occhi e l'aria davvero stanca della francese lasciavano intendere che in quei giorni aveva dormito davvero poco e che, probabilmente, il suo sonno doveva essere stato anche tormentato.
"...allora?"
Domandò la minore, con fare quasi timoroso...forse per via dell'abitudine con Thomas. Madeline fece subito un mezzo sorriso, per poi annuire.
"Tutto ok, domani arriverà il jet inviato da mio padre"
Anche Bete sorrise, per poi mostrare lo schermo del radar alla maggiore.
"Benissimo! E sembra che le Vege-People siano arrivate a destinazione, Drew dovrebbe nascondersi proprio qui"
Spiegò, e l'altra strizzò gli occhi, osservando la mappa. Poi si sistemò gli occhiali, allontanandosi leggermente dall'oggetto.
"In nord America, quindi..."
Mormorò, iniziando a scrivere un messaggio, mentre Bete sistemò il proprio aggeggio in una tasca del suo camice.
"Esatto. Con un jet non ci vorrà troppo...no?"
Domandò poi la blu, avvicinandosi alla maggiore, che si portò una mano alla guancia.
"Non so, Bete...sarà poco più veloce di un normale aereo, mio padre mi ha dato disponibilità solo per quello"
Fece con un velo di rammarico, mostrandosi sinceramente delusa. Insomma, era una questione di vita o di morte...non c'era nessuno a frenare Drew e quello non sembrava proprio un tipo delicato.
"Capisco...avessimo più tempo potrei modificare io i motori!"
Esclamò Bete, riassumendo il proprio entusiasmo. Madeline ridacchiò, portandosi poi una mano alla bocca.
"Ah, ne sono sicura..." Detto questo, sospirò, dirigendosi verso il bagno "...ti dispiace se ti lascio sola per un po'?"
La minore scosse la testa, afferrando il telecomando del televisore.

Cyril rientrò in camera con un sorriso sul volto, chiudendosi poi la porta alle spalle. Bernard, che si stava raccogliendo i lunghi capelli in uno chignon morbido, si voltò verso di lui, accogliendolo con un cenno della testa. Vederlo senza armatura e con un'espressione rilassata era davvero...strano. Il minore non era un uomo dalla costituzione troppo doppia, ma al contrario dell'altro non era nemmeno molto alto -segreto: senza gli stivali era perfino più basso della regina!- ed in quel momento Bernard si rese conto di quanto il figlio dell'amico avesse ereditato da lui in fatto di statura.
"Avuto dei bei momenti padre-figlio?"
Chiese con un sorrisetto il Magical, che poche ore prima si era recato a sua volta dalla propria famiglia. Cyril ricambiò l'espressione scema del collega, per poi annuire.
"Si, anche se Ethan ha chiuso il proprio compagno di stanza nel bagno mentre abbiamo parlato..." Il sorriso dal volto della guardia scomparve, lasciando spazio ad un'espressione più caratteristica "...comunque, ho parlato anche con la regina e la principessa. Sono...irremovibili, non vogliono tornare al palazzo"
Bernard annuì: un po' se l'aspettava....anzi, era sicuro che quelle due non avrebbero permesso a Cyril nemmeno di toccare l'argomento.
"Le capisco, si sentono responsabili...soprattutto Lorenne. Si da la colpa di tutto l'accaduto...anche se è proprio grazie a lei che la spedizione ha dato i suoi frutti"
Cyril annuì, sedendosi accanto all'amico e pensando alla visita che aveva fatto alle due reali.

♧ᴠᴇɢᴇ-ᴘᴇᴏᴘʟᴇ♧sᴛᴏʀɪᴀ ᴀᴅ ᴏᴄ♧[ɪsᴄʀɪᴢɪᴏɴɪ ᴄʜɪᴜsᴇ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora