♧Capitolo 10♧

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"....sei....sicura di ciò che stai facendo..?"
Mormorò Yvèl, guardandosi attorno come meglio poteva, essendo la sua visuale davvero ristretta. Caroline annuì senza voltarsi verso la ragazza, dato che un movimento del genere sarebbe stato quasi impossibile.
"Dai....abbi fiducia!"
Esclamò Marielle, sfoggiando uno dei suoi soliti, larghi sorrisi, sebbene nessuna delle sue compagne l'avrebbe potuto vedere. In verità, lo fece più per distendere i nervi che per altro; non aveva mai amato i luoghi chiusi. Yvèl, in risposta, mugolò debolmente, mentre Florence rimase in silenzio. Non le piaceva camminare a gattoni attraverso condotti dell'aria. Affatto.
"Siamo quasi arrivate!"
Fece, ad un certo punto, Caroline.
"Ah, si?"
Chiese Marielle, mentre Yvèl e Florence si limitarono a tirare un sospiro di sollievo. Improvvisamente, la bambina forzò una grata evidentemente vecchia e rovinata, che cadde al suolo con un tonfo sonoro.
"Non è alto, lasciatevi cadere..."
Caroline passò attraverso il varco che si era creata, atterrando silenziosamente. A turno, tutte le ragazze la imitarono, chi più facilmente, chi meno.
"Che...posto è questo..?"
Domandò Marielle, guardandosi attorno. Lei e le sue compagne si trovavano in una stanza praticamente vuota e visibilmente vecchia. Il muro era ornato da una carta da parati lilla, con dei fiori di un giallo sporco stilizzati, strappata in alcuni punti. In un angolo della stanza erano presenti dei segnetti rossi e dei segnetti blu, con accanto due lettere, una T ed una C. Anche il parquet che costituiva il pavimento si manteneva su toni chiari, sembrava di legno di betulla o qualcosa del genere. Era visibilmente sporco e graffiato in alcuni punti. All'interno della stanza c'erano solamente una libreria, un lettino ed un lungo mobile sopra al quale era posta una piccola scatolina nera -che si scoprì essere una televisione- accompagnata da un lettore per videocassette. Florence si avvicinò alla libreria in legno chiaro, era dotata di tre soli scaffali e doveva sfiorare a malapena il metro d'altezza. Dentro c'erano quattro grossi libri, tutti molto doppi ed altrettanto rovinati. Yvèl, invece, esaminò il letto, anch'esso in legno di betulla, sebbene fosse imbrattato di diversi colori, che si ritrovavano anche sul pavimento e sui muri, sui quali, come potè notare l'Healer, c'erano diversi disegni, fatti palesemente da una bambina. Uno rappresenava quello che pareva essere un ragazzo molto alto, dai capelli violacei, degli occhiali tondi, ed un solo occhio scoperto, l'altro coperto da ciò che voleva essere un ciuffo di capelli. Un altro, invece, rappresentava lo stesso ragazzo in compagnia di una bambina bassa, dai lunghi capelli verdi, che indossava un largo vestito bianco. Entrambi sorridevano. Infine, in un terzo disegno, era rappresentato un grosso omaccione dotato di baffi e capelli corti, entrambi di un castano scuro. Teneva per un polso la bambina dai capelli verdi, che piangeva. Yvèl degludì, voltandosi verso Caroline, che aveva preso posto sul letto, il quale aveva subito ceduto al suo peso, scricchiolando e piegandosi leggermente. Sulle gambe, la bambina teneva un quinto libro. Era marrone, con delle decorazioni dorate ed un titolo piuttosto autoesplicativo: '200 fiabe da raccontare ai tuoi bambini'. Tutti i libri avevano un titolo del genere e probabilmente erano stati prodotti dalla stessa persona.

Marielle sfiorò lo schermo della televisioncina posta sul lungo mobile in legno, estremamente rovinato e palesemente davvero vecchio. La ragazza osservò poi le sue dita, ricoperte di polvere.
"Questa stanza...è davvero...antica, eh?"
Chiese, voltandosi verso Caroline.
"Non saprei, in verità...nessuno viene qui da tanto tempo...ed è un peccato!" Rispose la ragazzina, balzando giù dal letto "Io sono cresciuta in questa stanza! Insieme al mio fratellone!"
Spiegò, allargando le braccia. Le tre Vege-people inclinarono la testa, guardando la ragazzina.
"Uhm....Caroline, tu sei una Vege-people...giusto?"
La minore parve piuttosto confusa da quella domanda, ma rispose subito.
"Certo! Il mio Fior- eeh?" Caroline si guardò la spalla, totalmente vuota, fatta eccezione per un piccolo neo verdognolo "Aaaah, il mio Fiore è sparito!!!"
Urlò, toccandosi, spaesata, la spalla.
"Sparito..?"
Ripeterono Yvèl e Marielle, avvicinandosi alla bambina, che si sedette sul letto.
"S-Si....era qui...proprio in...questo punto..."
S'indicò la pallida spalla, tirando su col naso. Marielle iniziò subito a confortarla, accarezzandole la testa.
"Stà tranquilla...ci sarà di sicuro una spiegazione logica..."
"Che tipo...di Fiore avevi?"
Chiese, esitante, Florence. Le altre Vege-people si voltarono verso di lei, mentre Caroline ci pensò su per qualche secondo.
"Un anemone viola...era piccolino, così"
La ragazzina indicò con le mani la grandezza di quello che sembrava essere stato il suo fiore, mentre Florence sbiancò.
"A-Ah...."
Degludì, incrociando lo sguardo di Marielle e Yvèl, che ricordarono il racconto di Clary di qualche giorno prima.
'Un anemone viola in una teca...il suo possessore doveva essere morto di Afidia...è tutto più chiaro...'
Florence si allontanò, non riuscire a nascondere il proprio turbamento, che non venne colto da Caroline, ancora sotto shock.
"Marielle....dov'è il mio Fiore..?"
Chiese poi, con voce flebile, mentre delle fredde lacrime iniziarono a solcare le sue scarne guancie.
"Non lo so...ma...lo troveremo, tranquilla..."
Mentì la Magical, che aveva già compreso ciò che era successo alla povera bambina. Le si avvicinò, abbracciandola per cercare di darle un minimo di conforto.

♧ᴠᴇɢᴇ-ᴘᴇᴏᴘʟᴇ♧sᴛᴏʀɪᴀ ᴀᴅ ᴏᴄ♧[ɪsᴄʀɪᴢɪᴏɴɪ ᴄʜɪᴜsᴇ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora