♧Capitolo 7♧

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'Ti consiglio di fare marcia indietro, razza di piantina radioattiva...potresti fare una brutta fine insieme al tuo gruppetto di scherzi della natura'
Jules era seduto su una roccia, ancora turbato dalle parole di Noël. Non aveva quasi toccato cibo e si era tenuto in disparte per tutta la serata, non che di solito fosse più socievole. Tuttavia, un occhio più attento si sarebbe accorto subito del suo essere più cupo del solito. Doveva essere circa l'una di notte, quando Jules si alzò, osservando gli alberi posti difronte a lui, per poi voltarsi verso l'accampamento. Vi si allontanò di pochi passi, iniziando ad allenarsi nel tentativo di sgombrare la mente, aveva troppe domande. Chi era quell'uomo? Aveva qualche collegamento con la presunta serra? Come aveva fatto a capire che Jules e gli altri erano delle Vege-people?
'Un attimo...'
Jules si fermò improvvisamente, tenendo l'ascia a mezz'aria. Aveva la bocca socchiusa e gli occhi sgranati, come se avesse avuto un'illuminazione. Era un'espressione quasi comica, ma il ragazzo non se ne curò affatto; sembrare ridicolo era la sua ultima preoccupazione, specialmente quando non c'era nessuno nei paraggi.
'E se stessi....ingigantendo la cosa?'
Si chiese, abbassando il braccio che reggeva la sua arma. Sospirò, cercando di ragionare in modo più razionale. Cercò di trovare un significato alle parole dell'anziano, ma più ci pensava più si convinceva che quell'uomo fosse a conoscenza dell'esistenza delle Vege-people. Dopo circa un quarto d'ora, Jules decise di coricarsi, addormentandosi con non poche difficoltà.

"Mia regina, non credo sia il caso.."
"Cyril....io..."
Eveline si voltò verso le tende degli esploratori, per poi rigirarsi verso la guardia del corpo. I due erano seduti su delle rocce accanto ad un fuoco acceso qualche ora prima.
"Non...non voglio perdere anche Lorenne..."
Mormorò, guardando verso il basso. Cryil serró le labbra, sospirando.
"Lo so, mia regina...ma ci pensi...se dovesse riportarla al castello finirebbe molto probabilmente per odiarla....conosco gli adolescenti"
Eveline aggrottò le sopracciglia, rivolgendo uno sguardo truce all'uomo.
"Lorenne....non potrebbe mai odiarmi....cosa ne vuoi sapere tu, non hai nemmeno dei figli...."
Disse, con un filo di voce, mettendosi sulla difensiva. Cyril non rispose, incrociando le braccia ed abbassando lo sguardo.
"Si...non ho figli...ma lei...è una ragazza diciassettenne come tante...se dovesse riportarla al castello si sentirebbe...umiliata..."
Eveline assottigliò gli occhi e serrò le labbra, per poi sospirare.
"Hai ragione...scusami.."
Fece, abbassando il capo. La guardia reale scosse la testa, alzandosi.
"Non si preoccupi, mia regina. Non ha detto nulla di male"
Cyril si alzò e si mise le mani sui fianchi, guardando verso l'orizzonte. Eveline l'osservò, chiedendosi cosa gli passasse per la testa. Passò qualche minuto, quando l'uomo si voltò verso la regina, inclinando la testa.
"Tutto bene, mia regina?"
Domandò, sollevando un sopracciglio.
"....mi chiedevo....a cosa stessi pensando...con lo sguardo perso nel vuoto...."
Rispose, dopo un lungo silenzio, la donna. La guardia sembrò fermarsi a pensare ad una risposta, sospirando.
"Nulla d'importante. Adesso perchè non torna a dormire? I ragazzi si sveglieranno presto"
Eveline roteò gli occhi, alzandosi a sua volta.
"Va bene...però dovresti smetterla di fare tanto il misterioso. Mh, ricordamelo...da quanto sei a corte?"
"Nove anni, cinque mesi e sette giorni"
Rispose subito Cyril, tutto d'un fiato, sorprendendo la regina.
"Che precisione...."
Commentò lei, facendo accennare un piccolo sorrisetto alla guardia del corpo.
"Già..."
Rispose, solamente, Cyril. Fece un lieve inchino, per poi avvicinarsi alla sua tenda, venendo imitato da Eveline.
"Buona notte, mia regina"
"Buona notte...."

"...e quindi vuole andare a recuperarla per riportarla al castello..."
"...mh..."
Bernard finì di bere il suo caffè, rigirandosi tra le mani una tazza vuota. La tazza di Cyril, invece, era ancora piena. L'uomo la bevve tutta in un sorso, facendo per riempirsela nuovamente.
"Cyril, hai già bevuto tre tazze di caffè, calmati"
Lo riprese Bernard, con voce assonnata. Cyril si fermò, guardando l'amico.
"Ascolta, capisco la regina....se fossi al suo posto anche io agirei in questo modo..."
"Quindi dovremmo lasciarglielo fare?"
I due rimasero in silenzio. Cyril si voltò verso l'accampamento di Lorenne, Martine, Flora e compagnia, osservando la piccola combriccola fare colazione.
"Sei inquietante, Cy. Sembra quasi che ti piacciano i ragazzini quando li fissi così"
Commentò Bernard, divertito dall'espressione confusa che l'altro assunse.
"Hah? Ma che vai pensando?!"
L'uomo dai capelli lunghi scoppiò a ridere.
"Scherzavo! Però....in effetti ti fermi spesso ad osservare bambini o ragazzini..."
Cyril scosse la testa, riempiendosi la tazza di caffè, ignorando l'ennesimo rimprovero di Bernard.
"È che...spesso mi chiedo come sia avere una famiglia....secondo te sarei un buon padre?"
Il più giovane s'indicò guardando l'amico, che sorrise.
"Certo! Perchè non provi a conoscere una donna?"
La Vege-people dagli occhi rossi riflettè per qualche secondo, per poi scuotere la testa, bevendo un altro sorso di caffè.
"Nah...."
Mormorò, giocherellando con la sua tazza, ormai vuota. Eveline uscì silenziosamente dalla sua tenda e nessuna delle due guardie la sentì. Ne approfittò per fermarsi dietro di loro, scorgendo l'accampamento dei cosiddetti 'liberatori'. Spostò il ramo di un albero, avendo una perfetta visione della pianura
"Sembra così felice..."
Mormorò Eveline, osservando Lorenne. Cyril scattò subito in piedi.
"Buongiorno mia r-"
"Cyril, perchè devi essere sempre così formale? Riiiilassati~~"
Ridacchiò Bernard, avvicinandoglisi e dandogli un colpetto sulla spalla.
"Bernard, non è decisamente il momento di rilassarsi"
Disse Cyril, guardandolo di traverso.
"In effetti potresti essere meno rigido..."
"Hah! Visto?"
Eveline ridacchiò e Bernard rivolse un'occhiata soddisfatta all'altra guardia, che sospirò, perplesso.
"D'accordo...mia r-"
"No, chiamatemi Eveline"
Cyril sgranò gli occhi, mentre Bernard si limitò a guardare, sorpreso, la regina.
"Cosa...?"
"E datemi del tu...intesi?"
Bernard annuì e sorrise alla regina, offrendole una tazza di caffè.
"Grazie"
Fece lei, iniziando a sorseggiare la bevanda.
"Di niente!"
Cyril si voltò verso l'accampamento dei Liberatori, notando che si stavano allontanando.
'Vanno a nord, verso l'interno della foresta...devono aver ottenuto delle informazioni in città...'
Pensò, annotando qualcosa su una mappa del bosco che aveva portato con sè per precauzione.
"I ragazzi sono già partiti....che ne dite di incamminarci?"
Chiese poi, voltandosi verso Eveline e Bernard.
"D'accordo..."
La donna assunse nuovamente un'aria cupa, guardando verso il basso.

♧ᴠᴇɢᴇ-ᴘᴇᴏᴘʟᴇ♧sᴛᴏʀɪᴀ ᴀᴅ ᴏᴄ♧[ɪsᴄʀɪᴢɪᴏɴɪ ᴄʜɪᴜsᴇ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora