Day three

8.4K 373 80
                                    

Come sempre, vi invito a vedere le foto scattate dall'autrice sul profilo Ig tommo_africa. Partite dalle prime e trovare giorno 3.












Giorno tre - Louis.
Da Cederberg ad Orange River, Sud Africa.




La notte è così ventosa che quando Louis urla il suo tradizionale "Buongiorno a tutti!" alle sei del mattino, le teste saltano fuori dalle tende immediatamente

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.








La notte è così ventosa che quando Louis urla il suo tradizionale "Buongiorno a tutti!" alle sei del mattino, le teste saltano fuori dalle tende immediatamente. Dubita che qualcuno abbia dormito molto dopo i rumori così pesanti del vento. Lui normalmente riesce a dormire con qualsiasi rumore di sottofondo, ma sentiva di dover controllare regolarmente che nessuna tenda fosse stata soffiata via durante la notte.
Prepara il tavolo per la colazione tra Shamwari e il muro accanto a cui è parcheggiato, al riparo dal peggio della tempesta, indirizzando i campeggiatori prima verso scatole di cereali e poi verso pagnotte di pane per prepararsi i panini per il pranzo, dato che dovranno mangiare per strada oggi.
Harry arriva dopo qualche minuto con i suoi amici, i riccioli sciolti e selvaggi, e si mette di fronte alle scatole di cereali stropicciandosi gli occhi. Quando scopre che Louis lo guarda, lascia cadere le mani. "Buongiorno."
"Buongiorno, alzati e risplendi. Passa una bella giornata," dice Louis tutto in una volta.
Harry sbatte le palpebre lentamente, diverse volte. "Che cosa?"
"Buongiorno, alzati e-"
"Fermati. Per favore. Perché?"
Louis ha pietà di lui e posa la pagnotta che sta affettando. "Sei un uomo da caffè o da tè?"
"C'è il caffè?"
"In abbondanza." Harry non sembra avere l'aria di uno che dovrebbe essere nelle vicinanze dell'acqua bollente, quindi Louis si infila abilmente tra lui e il tavolo e prende il caffè. "Zucchero? Latte?"
"Non hai bisogno di prepararmi il caffè."
"Qui al catering per la colazione del Southern Skies ci piace offrire un'esperienza di servizio completo per i nostri resistenti campeggiatori."
"Non sono molto resistente," dice il riccio, accettando con cura il boccale che il maggiore non ha riempito fino all'orlo. "Nero va bene, però. Grazie."
"Prego. Cereali?"
"Prenderai anche quelli per me?"
"Noi qui al catering per la colazione del Southern Skies-"
"Fermati!" Una forte risata esplode attraverso il corpo di Harry, minacciando di far rovesciare il caffè. "Per favore, non dirlo di nuovo con quella voce."
"Non ti piace? È il mio miglior accento americano. Non sembro abbastanza allegro?"
"Molto, fin troppo allegro."
Louis mette immediatamente su una faccia triste. "Qui al catering per la colazione del Southern Skies," dice con grande solennità, cercando di parlare lentamente e profondamente come fa Harry, "ci piace offrire un'esperienza di servizio completo-"
"Louis!"
"Sì?" Cinguetta il giovane, e il riccio scoppia a ridere di nuovo, tanto che deve posare del tutto la sua tazza di caffè.
"H, cosa c'è che non va?" Liam appare dietro di lui. "Stai bene? Sta avendo un attacco?" Chiede a Louis.
"Pensavo che questo fosse il suo tipico comportamento mattiniero," dice Louis. "Dovrei essere preoccupato?"
Harry sta ridendo così forte che non riesce a parlare, continua a provarci prima di scoppiare di nuovo in deliziose risatine. Questo è un ottimo modo per iniziare la giornata, per quanto gli riguarda.
"Harry?" Liam gli prende cautamente il braccio. "Cosa sta succedendo?"
"Louis," ansima il giovane. "È colpa di Louis."
Louis cerca di sembrare ferito. "Pensavo di essere Lulu. Onestamente, questo è un risveglio molto deludente dopo ciò che è successo."
"Perché, cosa è successo?" Liam si tira indietro, fissando Louis con uno sguardo sospettoso.
Non voleva assolutamente far intendere altro. Ovviamente, Liam sa che Harry è gay, quindi di sicuro la sua presa in giro implica qualcosa di più, per lui. "Beh, dopo l'essere sopravvissuti al vento ovviamente, Liam. Stai al passo. Harriet, vuoi mangiare i cereali o no?"
Liam si guarda intorno. "Chi è Harriet?"
"No," dice Harry con decisione. "È troppo presto."
È un ragazzo grande e Louis deve accettare la sua decisione. "Va bene, allora, vai a preparare i tuoi panini per il pranzo così da liberare la stazione dei cereali e del caffè per queste adorabili signore di Newcastle che si dirigono verso di noi."
Harry si trascina avanti, seppellito di nuovo nel suo caffè, e Liam scuote la testa. "Gli preparerò dei cereali. Può impiegare un po' di tempo per iniziare a funzionare, a volte."
Anche Louis era così. Il suo sé stesso dell'università non avrebbe mai potuto immaginare che un giorno si sarebbe svegliato così presto e sarebbe stato felice di questo, e che avrebbe chiacchierato così allegramente con altre persone. "Ci fermeremo in una piccola città verso l'ora di pranzo," fa sapere a Liam. "Ci saranno bevande fredde e snack per completare i panini, se volete. Niente di speciale, solo un minimarket."
"Grazie, amico."
Louis si inchina. "Felice di essere al vostro servizio."
Dall'angolo sente un'altra risatina provenire da Harry. Bene. Sembrava così perso la scorsa notte, di fronte a stelle più strane che avesse mai visto. Louis dovrà cercare un altro libro di stelle per lui; spera che a Swakopmund possa trovarne uno.

Stranger Stars (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora