Capitolo 20 Speranza e Verità

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Nico si rialzò a fatica e strizzò gli occhi un paio di volte prima di riuscire a mettere a fuoco ciò che aveva avanti a sé. Non era l'infermeria, questo era chiaro. Erano in giardino... perché era in giardino se fino a due secondi prima era in infermeria? Will almeno era accanto a lui, altrettanto confuso. Aveva il broncio corrucciato come quando si impegnava a curare una ferita alla medicheria del campo mezzosangue. Wow! Frena, frena, frena. Cosa diamine è successo? Furono i primi pensieri di Nico quando gli vennero in mente tutti i suoi ricordi. Will. Doveva vedere Will. Quello che era successo in infermeria... dovevano parlarne. Si girò e se lo ritrovò a pochi passi da lui, sussultò per lo spavento.

<< Dei del cielo! Mi farai prendere un colpo un giorno di questi Solace!>>

<< Ma davvero! E comunque sei tu che mi stavi venendo addosso>> i due si guardarono per qualche istante e poi scoppiarono a ridere.

<< Non sapevo che Nico di Angelo sapesse anche ridere>>

<< Davvero simpatico Solace, davvero esilarante>> gli sorrise con fastidio. Nico, andiamo devi parlargli, razza di codardo. E mentre Nico stava combattendo la sua lotta interiore anche Will non era messo poi tanto meglio.

<< Ehm... Will a proposito di quello che è successo prima>> il ragazzo preso in questione alzò lo sguardo attento << Insomma, non quello che è successo... quello che stava per succedere, insomma, sì quando ehm...>> il biondo gli sorrise ampiamente << Perché ridi?>>

<< Non sto ridendo>>

<< Sì invece, stai ridendo>>

<< Sto sorridendo, è diverso>>

<< Mh, come vuoi, perché stai sorridendo, allora?>> gli domandò il corvino. Will in risposta si avvicinò sempre smagliante.

<< Nulla, ma sei carino quando ti imbarazzi>>

<< Cosa? Io non mi imbarazzo, mai>> obiettò Nico prima che Will potesse avvicinarsi tanto da mozzargli il fiato.

<< Come vuoi>> disse prima di far combaciare le loro labbra in un dolce bacio, prontamente ricambiato da Nico. Quando si divisero si sorrisero ma non si accorsero di non essere più in solitudine.

<< Hem Hem, piccioncini se magari avete finito potremmo anche capire COSA DIAVOLO STA SUCCEDENDO QUI>> gridò Leo principalmente rivolto al cielo che tuonò in risposta.

<< Sì tuona pure tu!>>

<< Valdez sta calmo>> lo tranquillizzò Nico.

<< Nico ha ragione, anche perché, è chiaro che in tutta questa faccenda sia coinvolto qualcuno a noi ormai molto noto>> sentenziò Calipso.

<< Chi?>> domandò Percy.

<< Buonasera, miei eroi>> esclamò civettuola una voce dietro di loro. Si girarono e videro l'ultima persona che avrebbero gradito vedere al mondo.

<< Buonasera sua bovina maestà>> s'inchinò sarcastica Annabeth provocando qualche risatina.

<< Lieta di vederti anche io figlia di Atena>> sorrise irritata.

<< Che sta succedendo, divina Era?>> chiese Piper.

<< Tutto a suo tempo. Inizierò con il dire che vi ho portati indietro nel tempo attraverso la cara melodia che ho inculcato nelle vostre piccole testoline mortali>>

La melodia del tempo ( Eroi dell'Olimpo, dopo Gea)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora