Parte II
Al suono dello sparo mi sentii morire e perciò quando vidi i poliziotti voltarsi e tentennare, approfittai della loro distrazione per sgusciare via cominciando a correre uscendo dal laboratorio ma appena varcai la soglia della porta andai a sbattere contro un altro poliziotto ritrovandomi con il culo per terra. Questo si voltò verso di me ma in quel momento si udirono altri spari e infine un urlo mostruoso ruppe il silenzio. I poliziotti senza degnarmi più della loro attenzione, a passi svelti si recarono su per le scale per andare sul tetto a vedere che cosa fosse successo.
Senza perdere tempo mi rimisi in piedi seguendoli di corsa sentendo il suono ovattato delle sirene di un ambulanza oltrepassare i muri dell'edificio. La testa cominciò a girare e barcollai per qualche passo. Mi ridestai dopo qualche secondo riprendendo a salire le scale. Raggiunsi la porta che dava sul tetto del palazzo venendo accecata dai fari di un elicottero a qualche metro in aria. Le orecchie cominciarono a fischiare e mi ritrovai in mezzo ad un via vai di poliziotti e paramedici dell'elisoccorso. Mi guardai attorno trovando poi il corpo di mio padre steso a terra con vicino quello di Spider-man che lo accudiva.
"Papà..." singhiozzai avvicinandomi lentamente con la paura di sapere che cosa avrei trovato. Raggiunsi mio padre e mi inginocchiai scoppiando in lacrime "Papà... papà sono qui..." mormorai afferrandogli la mano. No, non poteva essere...
"I-Iris..." cercò di parlare mio padre facendomi alzare di scatto la testa e sorrisi appena annuendo "Si, sono qui." Lo rassicurai e lui mi strinse la mano voltando lentamente il viso per guardarmi "Ce l'hai fatta." Mormorai facendomi scappare una piccola risata, più per l'agitazione, e il mio cuore si scaldò quando vidi mio padre fare un sorriso strizzando gli occhi e prendendo la mano del supereroe ancora in ginocchio sul suo altro fianco. Peter ricambiò la sua presa e sorrisi tirando su col naso.
"Io non ho fatto niente... E' merito suo." Spiegò mio padre stringendo sia la mia presa che quella di Peter.
"Signor Morgan, senza di lei non ce l'avrei fatta. La ringrazio per questo. Ci ha salvati." Parlò Peter ancora nelle vesti di Spider-man. Sorrisi sentendo però altre lacrime scendere sulle mie guance.
Mio padre tossì facendoci poi cenno che stava bene "Peter, non hai ancora capito che puoi darmi del 'tu'?" chiese mio padre accennando un sorriso aprendo gli occhi guardando il ragazzo. Spalancai gli occhi alle sue parole ma mi spiegarono che siccome mio padre stava per sparare anche a Peter, lui gli aveva detto di calmarsi e gli aveva mostrato chi fosse, in preda al panico. Mio padre aveva poi lasciato perdere concentrandosi successivamente sulla lucertola che a proposito, era appena stato portato via l'uomo che si era trasformato in quella creatura. Continuava ad urlare che gli dispiaceva ma nessuno lo ascoltò.
Ad interromperci furono dei paramedici che ci chiesero gentilmente di spostarci lasciandoli caricare mio padre sull'elisoccorso. Non avrebbe rischiato la vita ma comunque le sue ferite erano parecchio gravi. Appena lo caricarono sulla barella, lo vidi prendere la mano di Peter, farlo avvicinare e dirgli qualcosa nell'orecchio. Pensai che lo stesse ringraziando e una volta che finirono di parlare, Peter lo lasciò andare così che i paramedici potessero portarlo via.
Spider-man si avvicinò a me, ancora con la maschera a nascondergli il volto, e mi sfiorò la mano con due dita. Lo guardai e non ci pensai due volte a gettargli le braccia attorno al collo per abbracciarlo, presa che lui ricambiò quasi subito, avvolgendo le braccia attorno alla mia vita "Ti prego, non farlo mai più. Ho avuto paura che ti facesse qualcosa." Mormorò piano al mio orecchio riuscendo quasi a sentire la sua voce tremare.
"Scusami... volevo essere utile." Spiegai sciogliendo dopo un po' l'abbraccio, portando una mano sulla sua guancia accarezzandogliela dolcemente con il pollice. Lui appoggiò la fronte contro la mia e chiusi gli occhi sospirando.
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Can't help falling in love || Peter Parker || SOSPESA MOMENTANEAMENTE
RomanceNon saprei dire con esattezza il momento in cui mi resi conto di provare dei sentimenti simili all'amore per lui. Non credo che si possa veramente stabilire un momento esatto. Un giorno le persone cominciano a farti notare cose che tu prima nemmeno...