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Aprii di scatto gli occhi tirandomi su col busto mettendomi a sedere e mi guardai attorno constatando che fossi ancora nella stanza di prima. Mi guardai attorno constatando che fossi appoggiata con la schiena al petto di Peter che mi sorrise avvicinandosi con il viso al mio "Ci hai spaventati, come ti senti?" domandò facendo scontrare le punte dei nostri nasi.

"Mi sento bene." alzai le spalle per poi rimettermi in piedi aiutata dal ragazzo che continuava a guardarmi per accertarsi che stessi davvero bene "Peter davvero, sto bene." ridacchiai voltandomi verso di lui prendendogli il viso con le mani.

Lui rimase immobile a fissarmi negli occhi poi però mi prese le mani abbassandomele, cosa che mi fece corrugare la fronte confusa per il suo comportamento. Alzò le sopracciglia girandomi la mano per mostrarmi il braccio e spalancai lievemente gli occhi quando sopra notai dei piccoli segni di bruciature "Stai bene, mh?"

Ritrassi il braccio portandomelo al petto "Ho detto che sto bene, davvero." Dissi secca cominciando a sentire il battito del mio cuore rimbombarmi nelle orecchie e le guance scaldarsi.

Il ragazzo sospirò "Ti... aspetto fuori." Disse solamente e, accennando un sorriso, si incamminò verso la porta chiudendosela poi alle spalle e lasciandomi da sola. Sospirai coprendomi il viso con le mani sentendo gli occhi pizzicare e sussultai quando sentii la porta riaprirsi di nuovo.

Alzai di scatto la testa "Peter! Ti prego scu- Oh... signor Stark." Mormorai spostando lo sguardo ovunque tranne che sull'uomo che lentamente si stava avvicinando a me. Si appoggiò al muro, di fronte a me, restando in silenzio a guardarmi. Alzai lentamente lo sguardo e poi il viso vedendolo sorridermi.

"Problemi in paradiso?" domandò portando le mani congiunte davanti a lui. Spostai lo sguardo verso lo specchio e lui subito capì "Oh no tranquilla, ho detto di lasciarci soli un attimo."

Annuii sospirando ritornando a guardare l'uomo "Gli ho risposto male e non so perché. Forse perché lui crede che io non possa farcela." Mormorai percependo di nuovo quel piccolo bruciore agli occhi.

"Qui ti sbagli. Peter ha piena fiducia in te e sa che tu puoi fare grandi cose." Spiegò alzando le spalle guardandomi dritto negli occhi. Quel suo sguardo era così penetrante che ti metteva in soggezione ma allo stesso tempo ti faceva sentire al sicuro. Mi ricordava mio padre. Ora capisco perché Peter lo ammira così tanto.

"Ma allora perché prima-"

Lui roteò gli occhi al cielo curvando un lato delle labbra in un mezzo sorriso "E' preoccupato che ti possa accadere qualcosa. Sappiamo entrambi quanto Peter ci tiene alle persone che gli stanno vicino e tu, cara mia, sei una di queste." Si diede una spinta in avanti allontanandosi dalla parete e mi prese le spalle con le mani piegandosi leggermente in avanti per arrivare alla mia altezza "Ora tu va a parlarci, forza. È uscito a prendere una boccata d'aria."

Sbattei più volte le palpebre un po' disorientata dalle sue parole "Ma l'allenamento..."

Alzò la mano sventolandola come se stesse scacciando una mosca e fece una smorfia "Quelli possono aspettare. Peter è più importante ora." Mi diede una pacca dietro la schiena con una piccola spinta per invogliarmi ad andare. Annuii convinta raggiungendo di corsa la porta bloccandomi però sul posto voltandomi verso il signor Stark per ringraziarlo ma lui allargò le braccia esasperato alzando le sopracciglia "Andiamo, vuoi anche una lettera dal presidente? Vai!"

Arrossii accennando una risata e aprii la porta correndo fuori per raggiungere la porta d'entrata della struttura in cerca di Peter. Una volta fuori rallentai guardandomi attorno per trovarlo ma di lui nessuna traccia. Cominciai ad indietreggiare e quando mi voltai andai a sbattere proprio contro il ragazzo "Peter." Mormorai appoggiando le mani sul suo petto mentre un suo braccio si avvolse attorno alla mia vita.

Can't help falling in love || Peter Parker || SOSPESA MOMENTANEAMENTEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora