Can't help falling in love || Peter Parker || SOSPESA MOMENTANEAMENTE

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Ryan continuava ad avanzare cercandomi a destra e sinistra mentre io me ne stavo nascosta dietro ad una colonna di quel tempio. Il petto continuava ad andare su e giù mentre il ragazzo si faceva sempre più vicino a me. Sentivo i suoi passi e con essi la mia paura aumentare.

"Iris? So che sei qua. Vieni fuori, forza!" parlò il ragazzo facendomi appiattire alla colonna e chiudere gli occhi "Coraggio, passa dalla mia parte." Continuò.

Riaprii di scatto gli occhi dandomi una spinta in avanti e cominciai a correre il più veloce che riuscivo. Ryan urlò qualcosa cominciando anche lui a correre dietro di me quando a un certo punto mi bloccai parando le mani in avanti alzando un muro di fuoco tutto intorno a me. Indietreggiai guardandomi attorno ma mi paralizzai sul posto quando sentii qualcosa entrarmi nella schiena da dietro e una mano appoggiarsi sul mio petto. Abbassai lo sguardo vedendo del sangue formarsi ad altezza rene impregnando i vestiti di quel liquido scuro e caddi in ginocchio "Ora sarai mia."

"NO!" urlai tirando su il busto mettendomi a sedere mentre delle lacrime mi scendevano giù lungo le guance.

"Ehi, ehi." Peter scattò in piedi avvolgendomi in un abbraccio che subito ricambiai cominciando a singhiozzare e così affondai il viso nell'incavo del suo collo mentre lui lentamente mi rimetteva distesa sul letto sul qual emi trovavo "Ci sono io qua ora." Mormorò premendo le sue labbra contro la mia fronte. Accennai un sorriso alzando la mano per accarezzare una sua guancia scoprendola bagnata e lui subito appoggiò la sua mano sul dorso della mia.

"Sei qui." Mormorai sorridendogli strofinando la punta del naso con la sua. Lui si sforzò di sorridere ma fallì miseramente inspirando a fondo.

"Non avrei dovuto lasciarti sola. È tutta colpa mia." Si rimproverò lui tirando su col naso. Mi allontanai dal suo viso per poterlo guardare vedendolo con gli occhi rossi e gonfi che guardavano ovunque tranne che nei miei occhi.

"No che non è colpa tua. Ora però sei qui." Spiegai facendo intrecciare le dita delle nostre mani. Lui annuì dopo poco mettendosi a sedere al mio fianco alzando per la prima volta lo sguardo. Gli sorrisi dolcemente e arrossii quando alzò le nostre mani portandosele alla bocca lasciandoci sopra un bacio. Sussultammo entrambi quando la porta si aprì e ci voltammo vedendo entrare due dottori, i miei genitori e Tony Stark. Drizzai la schiena quando Peter si alzò dal letto e il cuore mi si riempì di gioia vedendo mio padre lì in piedi, anche se con l'aiuto delle stampelle.

"Signorina Morgan è sveglia! Che piacere. Come si sente?" domandò la dottoressa mentre l'altra si avvicinava alla mia flebo che non mi ero neanche accorta di avere attaccata e me la staccò delicatamente.

"B-bene. Che cosa mi è successo?" domandai andando in cerca della mano di Peter che subito appena la trovai cominciai a stringere e lui anche, ricevendo una sua occhiata.

"Il suo dna è stato alterato. Abbiamo provato in tutte le maniere a farlo tornare come prima ma-"

"State dicendo che nostra figlia resterà così... per sempre?" si intromise mio padre avanzando di qualche passo guardando sconvolto la dottoressa che alzò lo sguardo dal tablet togliendosi gli occhiali da vista.

Si girò a guardare me e poi mio padre "Purtroppo non lo sappiamo. Il suo sangue è stato alterato con qualcosa a noi sconosciuto che ha cambiato il suo dna. Le ha donato questi... poteri. Non ha fatto rigetto ed è fuori pericolo. Tutti i valori e le analisi del sangue sono a dir poco perfette."

"Merito forse della rigenerazione." Parlò all'improvviso Stark facendo calare il silenzio ottenendo un'occhiata furente da mio padre mentre Peter scosse lentamente la testa pregandolo di fare silenzio.

"Si." rispose la dottoressa guardando il signor Stark abbassando poi lo sguardo sul tablet "Le ferite che aveva sono ormai sparite e guarite. Iris, dovrai convivere con questa cosa. Ovviamente sarai tenuta sotto controllo da noi e dal signor Stark." Spiegò la dottoressa alzando lo sguardo e sopracciglia per guardarmi. Sbiancai alle sue parole e cominciai a boccheggiare non sapendo come rispondere e anche Peter al mio fianco cominciò ad agitarsi.