A cena con i miei ovviamente non raccontai niente di quello che era successo poco prima ma anzi, aspettai impaziente l'arrivo di Peter per studiare assieme.
"Terra chiama Iris. Mi stai ascoltando?" scossi la testa per riprendermi dai miei pensieri mettendo a fuoco la figura di Peter. Eravamo seduti sul mio letto mentre lui tentava di spiegarmi qualcosa di chimica.
"Ehm si scusa, puoi ripetere?" accennò un sorriso alzando un sopracciglio
"E' successo qualcosa?"
"N-no... cioè si." Borbottai diventando improvvisamente rossa in viso. Lui chiuse il libro voltandosi con il busto verso di me prestandomi attenzione e restando in attesa che continuassi "No oddio niente, mi prenderesti per pazza e avresti ragione." Ridacchiai abbassando lo sguardo sulle mie mani che giocavano con la mia maglia.
"Quando mai l'ho fatto?" domandò appoggiando una mano sulla mia fermando i miei movimenti. Mi bloccai e alzai il viso guardandolo
"Okay allora, oggi è successa una cosa strana." Cominciai cercando di trattenermi dal ridere. Quando mi imbarazzavo per qualcosa, la risata era una reazione spontanea.
Spostai immediatamente lo sguardo confuso su di lui sentendolo deglutire rumorosamente ma mi invitò a continuare "Nel tragitto scuola a casa, dei ragazzi hanno cominciato a seguirmi e ho avuto davvero pausa ma" feci una pausa sorridendo "per mia fortuna è arrivato Spider-man e... okay ora dirlo è molto strano."
Lui abbassò lo sguardo in... imbarazzo? Corrugai la fronte ma non ci badai molto.
"P-per fortuna che lui fosse lì. Non so che avrei fatto se ti avessero fatto qualcosa." Mormorò accennando un piccolo sorriso sincero guardandomi con la coda dell'occhio. Sorrisi afferrandogli la mano facendo intrecciare le nostre dita e gliela strinsi, lui ricambiò. Il mio cuore cominciò a battere più veloce.
"Ho baciato Spider-man." Dissi tutto d'un fiato osservandolo in attesa di una sua reazione che però arrivò un po' in ritardo.
"Come prego?" cominciò a ridere e così gli diedi una piccola spinta facendolo rotolare sul letto e ridendo si stese sulla schiena guardandomi divertito.
"Oh andiamo, lo sapevo che avresti riso ma è vero! Non so perché l'ho fatto ma... dio mio in quella tuta."
Si morse il labbro per trattenersi dal scoppiare a ridere nuovamente e si tirò su appoggiandosi con il peso sul braccio piegato "Che cosa, Iris?" mi prese in giro invitandomi a continuare
Mi coprii il viso con le mani scoppiando a ridere dopo averlo schiaffeggiato sulla gamba "Non è colpa mia se sembra sexy in quella tuta!" brontolai da dietro le mani e sbirciai fra le dita quando lo sentii scoppiare in una risata tenendosi la pancia. Spostai le mani dal viso guardandolo ridere. Era semplicemente perfetto anche mentre rideva.
"Oh e così tu trovi Spider-man sexy?"
"La smetti?" roteai gli occhi al cielo facendolo ridere ancora di più e gli saltai addosso mettendomi a sedere sulla sua pancia afferrandogli i polsi bloccandoglieli ai lati della testa. Lui sussultò smettendo di ridere subito le sue guance si colorarono di un rosa più acceso.
Restammo per qualche secondo a guardarci negli occhi in silenzio; silenzio per niente imbarazzante però.
Per un secondo mi passò per la testa di chinarmi su di lui e baciarlo, assaporare quelle labbra che tanto desideravo. Cominciai a respirare leggermente in modo affannoso come se avessi appena finito di correre spostando lo sguardo sulle sue labbra e lui fece lo stesso riprendendo a guardarmi poi negli occhi.
E fu lì che mi resi veramente conto di essermi innamorata di lui. Più lui mi guardava, sorrideva, sfiorava e più io mi innamoravo. Fu proprio in quel momento che mi resi conto di essere vulnerabile e vidi tutte le mie certezze crollare. In fondo in fondo sapevo già di provare qualcosa per lui ma rendermi conto di esserne innamorata mi aveva colto alla sprovvista. Era come se il mondo si fosse fermato e in quel momento esistevamo solamente io e lui. Fu lì che mi resi conto di sentirmi veramente viva quando ero con lui.
Lasciai lentamente andare le sue mani raddrizzandomi con la schiena restando però ancora seduta sulla sua pancia. Lui tirò su il busto; facendomi finire sulle sue gambe; appoggiandosi con il peso sulle mani volgendomi uno sguardo da cucciolo preoccupato "Tutto okay?" quasi sussurrò.
"I-io... mi dispiace averti pr-"
"Ehi, non devi scusarti di niente, Iris." Una sua mano si alzò sfiorandomi la guancia con le dita sistemandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Io rimasi immobile ad osservarlo e il respirò mi si bloccò quando lo vidi avvicinarsi in maniera così lenta che quasi faceva male.
La sua mano si posò delicatamente dietro al mio collo attirandomi dolcemente verso di lui. Entrambi socchiudemmo gli occhi. Socchiusi la bocca quando le punte dei nostri nasi si toccarono ed inclinai lievemente la testa quando a una certa un telefono cominciò a suonare. Mi bloccai aprendo gli occhi.
"Cazzo." Sussurrò tirando fuori il telefono per vedere chi fosse "E'-è zia May." Accennò un sorriso
"Oh si rispondi subito." Sorrisi alzandomi subito da sopra di lui diventando ancora più rossa e mi misi in piedi cominciando a raggruppare i suoi libri immaginando che zia May lo avesse chiamato per chiedergli dove fosse dato che effettivamente si era fatto tardi e il giorno dopo avevamo scuola.
"May si, sono da Iris adesso torno. No, non serve. Oh, ti saluta." Aggiunse guardandomi, sorrisi dicendo di ricambiare e poco dopo chiuse la chiamata rimettendo in tasca il telefono, gli porsi il suo zaino che afferrò subito mettendoselo in spalle.
"Vieni, ti accompagno alla porta." E così dicendo lo accompagnai giù alla porta di casa. Aprì la porta e si fermò voltandosi verso di me
"Spero di esserti stato d'aiuto con chimica prima." Afferrò le bretelle dello zaino stringendole e sorridendo. Era la scena più bella che avessi mai visto: vederlo così impacciato mi faceva sempre un certo effetto.
Sorrisi annuendo e prima che potesse parlare di nuovo gli gettai le braccia attorno al collo attirandolo a me in un abbraccio che subito ricambiò avvolgendo le braccia attorno alla mia vita. I nostri corpi aderirono perfettamente non lasciando alcuno spazio in mezzo.
Chiusi gli occhi nascondendo il viso nel suo collo respirando a fondo il suo profumo, anche se avevo già impresso nella memoria ma non ne potevo fare a meno. Sapeva di miele e... di posto sicuro.
"Grazie, Peter. Per tutto." Sussurrai strofinando la punta del naso contro il suo collo facendolo rabbrividire. Mi lasciò un bacio fra i capelli strofinando i pollici sulla mia schiena. Alzai il viso sorridendogli e lui ricambiò per poi appoggiare le labbra contro la mia fronte e premerle in un lungo bacio. Adoravo quando lo faceva.
Dopodiché mi salutò e se ne tornò a casa.
Restai a guardarlo allontanarsi e i miei occhi si fecero involontariamente lucidi vedendolo sparire in lontananza al pensiero del nostro quasi bacio. Chissà se ricapiterà ancora.
Incrociai le braccia al petto e rientrai in casa asciugandomi una guancia con la manica del maglione.
Wise men say
Only fools rush in
But I can't help falling in love with you
Shall I stay?
Would it be a sin
If I can't help falling in love with you?
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Surpriiiiseee!
I versi che trovate alla fine spero che li conosciate. Sono quelli che hanno dato il titolo alla storia e mi sono ispirata a "Can't help falling in love" di Elvis Presley.Amo quella canzone! Una vostra canzone preferita?
Spero che il capitolo vi sia piaciuto!
Baci baci!
BlackDevil_ xx
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Can't help falling in love || Peter Parker || SOSPESA MOMENTANEAMENTE
RomanceNon saprei dire con esattezza il momento in cui mi resi conto di provare dei sentimenti simili all'amore per lui. Non credo che si possa veramente stabilire un momento esatto. Un giorno le persone cominciano a farti notare cose che tu prima nemmeno...