Capitolo 5

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Lo guardavo e riguardavo ogni secondo,era come se i miei occhi non riuscissero più a staccarsi da lì.
Ad un certo punto anche lui iniziò a fissarmi,e poco dopo si avvicinò a me e mi disse :" Ehi ciao! Tu sei la ragazza che lavora al ristorante giusto?"
Ancora una volta anche in un'altra circostanza ero la cameriera per lui,maledizione non riusciva proprio a capire che in quel momento ero una persona normale,indipendentemente dal mio mestiere?
Lo guardai e risposi :" si certo sono io! Anche se adesso non sono una cameriera ma un'ospite".
Lui mi guardava e gli veniva palesemente da ridere :" non ti ho di certo chiamata cameriera! Non essere scontrosa, so che non posso piacere a tutti,ma ti ho solo fatto una domanda".
Beh come dargli torto alla fine non aveva detto nulla di male, ha semplicemente chiesto se fossi io quella ragazza :" sì scusami hai ragione,sono sotto stress e quindi ho reagito di conseguenza".
Iniziammo un chiaccherata raccontandoci del più e del meno finalmente riuscì a sapere anche il suo nome (Gian) un nome bellissimo, proprio come lui.
Si fecero le  quattro e noi eravamo ancora seduti allo stesso posto,come se il tempo si fosse fermato.
Finalmente quell'uomo mi stava parlando e mi degnava della sua attenzione.
I suoi occhi brillavano,non se a causa dei cocktail bevuti o per quale altro motivo, ma sembrava ci capissimo con lo sguardo.
C'era una sintonia assurda tra noi due, non ci eravamo mai parlati,eppure sembrava che ci conoscessimo da una vita.
Lui era un uomo di mondo,che a causa dei suoi affari si spostava spesso,io invece non avevo quasi mai viaggiato, se non per dei brevi tragitti.
Eppure due persone così diverse,con due vite così opposte,riuscivano ad essere in completa sintonia.
Qualcosa mi fece capire che quello non sarebbe stato il nostro ultimo incontro,ma non volevo sperarci troppo alla fine mancavano pochi giorni e io sarei andata via di lì.
Mi accompagnò sotto casa quella sera e ci fermammo ancora in macchina a parlare,come se entrambi non volessimo vedere quel momento finire.
Era l'alba ormai e senza rendercene conto la notte passo velocemente,ci salutammo ed entrai in casa,mi misi sul divano e chiudendo gli occhi cercai di rivivere quella bellissima serata, consapevole che da lì a poco sarebbe suonata la sveglia per andare a lavoro.
Era la serata più bella della mia vita,il cuore mi batteva forte,le mani tremavano ancora,i brividi mi avvolgevano tutto il corpo,non potevo crederci era un sogno per me.
Eh sì cari lettori l'amore è proprio questo,sentire il cuore battere forte quando si vede la persona amata,non avere il controllo su se stessi quando si è vicino a lei,amare senza chiedere nulla in cambio semplicemente amare.
Ma l'amore non è come nelle fiabe o nelle storie di Walt Disney, avvolte l'amore fa male,ti uccide lentamente e una volta che se ne va non ci credi più.
Beh in questo libro leggerete una storia d'amore vera,vissuta sulla propria pelle,che ha lasciato molti ricordi e molte cicatrici,una storia mai dimenticata,come quelle che i genitori leggono ai figli quando sono piccoli.
Un amore che ha fatto le scintille e poco dopo le ha spente,ha acceso un fuoco enorme che avrebbero potuto vedere in tutta la Turchia ma che al primo secchio d'acqua ha iniziato a spegnersi.
Beh sì l'amore è anche questo soffrire in silenzio senza dire una parola e andare avanti per la propria strada,ma anche quando il dolore è più forte di noi ci  rendiamo conto che ne è valsa la pena.

E se fossimo noi Can e Sanem?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora