Capitolo 12

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I giorni passarono e di Gian alcuna notizia,non una telefonata,un messaggio o una sua visita.
In quel momento mi resi conto che per quanto la nostra storia fosse bella e piena d'amore non era abbastanza,non per lui che ancora nel nostro amore non aveva trovato la serenità.
Aspettai ancora una settimana ma non ricevetti alcuna chiamata da parte sua,la nostra storia era praticamente finita,anche se io ancora lo amavo, non avrei mai potuto amare per due.
Alcuni amici mi dissero che Gian era partito senza spiegazioni,senza dire a nessuno la sua destinazione o direzione, semplicemente se ne era andato.
Io non lo cercai più non aveva alcun senso continuare ad amare una persona che non era in grado di affrontare il suo passato e i suoi sentimenti.
Decisi di rifarmi una vita e con il tempo iniziai a frequentare un altro ragazzo la storia si fece in poco tempo molto seria e decidemmo di andare a convivere insieme.
Peccato che non era amore quello tra noi ma probabilmente un modo per cercare di dimenticare Gian dopo tutto il male che mi fece ancora non riuscivo a capacitarmi della sua assenza.
L'amore che mi legava a Gian era più forte di qualsiasi cosa al mondo e oltre all'amore il dolore e la sofferenza che mi stava divorando erano più forti di me.
Le notti erano un calvario perché non appena chiudevo gli occhi non vedevo altro che Gian,sentivo la sua presenza ovunque,anche nell'aria che respiravo.
Ma la vita doveva andare avanti e il mio nuovo ragazzo era davvero una brava persona e sapevo benissimo che mi amava molto,avrei dovuto soltanto imparare ad amarlo anche io, nonostante la cosa non fosse facile perché una volta scoperto il vero amare non si può più amare un'altra persona in quel modo,ma ero sicura che con il tempo e con tanta buona volontà ci sarei riuscita.
Passò un anno dalla partenza di Gian e ogni singolo giorno guardavo il telefono sperando di vedere un suo messaggio o una sua chiamata,appena vedevo per strada una macchina uguale al suo sentivo una forte fitta nel cuore e mi auguravo e pregavo che fosse lui,ma questa cosa non successe mai.
Con il passare dei mesi perdetti tutte le speranze di poter rivedere un giorno Gian e quando il mio attuale compagno mi chiese di sposarlo accettai,anche se sul mio volto quel fatidico "SÌ" era una parola detta un po' come una sconfitta,un modo per rassegnarmi.
Volevo molto bene al mio attuale compagno ma non ero realmente sicura dei miei sentimenti e il mio cuore non era ancora pronto a fare entrare un'altra persona.

E se fossimo noi Can e Sanem?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora