4.

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Quella notte sognai Emi.

Mi teneva la mano e mi batteva fprte il cuore, fimo a quando lo vedo girarsi verso di me e chiudere gli occhi per baciarmi. Come succede sempre,nel momento più bello mi sveglio con il suono di una voce piuttosto famigliare e costretta ad aprire gli occhi ritorno così alla realtà.

-"Veronicaa!" udii ma mi girai dall'altra parte del letto credendo fosse mamma.

-"Sveglia!"disse lanciandosi su di me. Iniziai a perdere la pazienxa e gettai un grido.

-"Mamma! Sono in vacanza, lasciami dormire!"

-"Cretina non sono tua madre! "

Focalizzai a oiemo la sua faccia e solo in quel momento capii tutto: era Maria!

-"Amore mio sei tu!"

-"Siii." dice entusiasta. Ci stringemmo fortissimo tanto che potevo sentire i battiti accellerati del suo cuore.

-"Aspetta un attimo perché c'è un'altra sorpresa!"

-"Cosa??" Dissi confusa.

-"Solee."urlò Maria. Non riuscivo a capire.

Tutto ebbe un senso quando vidi sbucare Anna dalla soglia della porta.

Era un soprannome che avevamo dato ad Anna. Io sarei invece "Stella" e Maria "Luna". Una cosa da amiche.

-"Sorpresa!" disse Anna.

-"Amore!" dissi mentre si avvicinava a me per salutarmi calorosamente. Ci guardammo e iniziammo a ridere senza motivo come una volta.

-"Ragazze devo dirvi urgentemente una cosa, non ci frederete mai."

-"Un ragazzo ti ha scritto!" esclama Maria con voce stufa.

-"E non sarebbe la prima volta." aggiunge Anna ridendo.

-"No ragazze, questa volta è diverso." dico cercando di farmi capire.

-"Beh allora spero che non sia uno stronzo, come gli altri d'altronde."afferma Maria con voce decisa.

-"No, non mi ha scritto nessuno. Ho incontrato qualcuno!"

-"Colore degli occhi? Ha i capelli belli?"chiede Anna.

-"È simpatico? Attraente? Sexy?"continua Maria. Mmh beh direi abbastanza sexy pensai.

-"È Emis Killa!" urlo sentendo che la gola va fuoco.

-"Ahahah ma non scherzare!" dicono in coro.

-"Davvero, credetemi! Come potrei mentire su questa cosa?!"

-"Oh mio Dio, come? Non ci credo!" esclama Maria.

-"Come hai fatto ad incontrarlo?" chiede Anna.

-"È una storia lunga. Ieri sera ho ricevuto un suo messaggio dove mi invitava al cinema sabato sera. HO BISOGNO DI AIUTO."

-"OH MAMMA. E ora?? Ti servirà un vestito nuovo, uno davvero sexy da perdere il fiato."dice Maria.

-"E i capelli? Devi assolutamente stirarli!" dice Anna preoccupata.

-"Ragazze sono nei guai. Ho bisogno di voi, vi prego aiutatemi, siete la mia salvezza."

-"Ehi, tranquilla. Dopotutto è questo quello che fanno le vere amiche. mi rassicura Maria.

Ero davvero preoccupata di sembrare brutta, nervosa, tutto il contrario di quello che avevo sempre immaginato di essere ad un appuntamento con lui, quando sognavo ad occhi aperti.

Quante volte ho dovuto fissare il soffitto e immaginare un appuntamento con lui. Ed ora, ora tutto si stava avverando sotto i miei stessi occhi stanchi di immaginare cose che non sarebbero mai accadute davvero. Ma ora mi rendo conto, in questo preciso momento che non bisogna mai dire mai, mai mollare davanti a un sogno.

Può sembrare impossibile, ma il primo passo per fare avverare un sogno è crederci. Ci sono volte in cui si perde, altre in cui si vince, ma chi non ci prova affatto perde due volte.

Nella vita ho imparato a lottare per ottenere ciò che voglio. Ho imparato a conoscere un po' la realtà che ci circonda, che la vita non è facile, non è quella dei cartoni animati dove vincono sempre i buoni, dove tutti sono felici e contenti, dove si combattono i mostri. E ho capito che i veri mostri siamo noi.

Nella vita ho imparato tante cose, ma ne scoprirò altre tante da capire il vero significato di essa. Di una cosa sono fiera:di non essermi arresa. E quello che sta accadendo ora non è come me lo sono sempre sognato, forse e un po' più perfetto.

Perciò la vita non va programmata ma vissuta nel suo essere. Lui era il mio mondo che abbracciavo un po' come l'equatore.

-"Domani si fa shopping!disse Maria eccitata.

-"Perché non ora?"chiesi.

-"Perché ho fame e andiamo a mangiare un boccone ahahahah."disse Anna.

-"La solita Anna!" disse Maria.

-"Ragazze..." sussurrai.

-"Cosa?" Domandarono in coro.

-"Mi siete mancate."

Il coraggio di non arrendersi. Emis Killa fanfictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora