8.

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COSA?! Urlo.
-"Veronica cosa c'è?" si gira Maria cercando una risposta.
-"É questo il Ryan? Il Ryan con cui ti sei cresciuta?!" sbuffo furiosamente.
Quel Ryan due anni fa lo volevo picchiare di santa ragione.
Lo conobbi in primo superiore,veniva al liceo con me e lo odiavo con tutta me stessa. Non l'ho mai sopportato.
Era il piú bello dell'istituto e tutte le ragazze gli sbavavano dietro,beh tranne una e quella ero io.
Certo tutte le ragazze lo ammiravano per la sua bellezza,il suo fisico scolpito,ma io non lo sopportavo perchè lo ritenevo antipatico. Era sempre così sicuro di sè e voleva fare sempre il MACHO.
Purtroppo,diciamocelo io due anni fa non ero mica uno schianto: grassa,mai ben truccata,capelli indomabili,uno stile orribile. Insomma l'esatto contrario di una barbie.
Mi aveva dato tre soprannomi addituttura: ranocchietta,pippi calzelunghe e kebab.
Mi insultava continuamente e ritornavo a casa sempre distrutta che non volevo ascoltare più nessuno. Tutti mi prendevano in giro solo per piacere a lui. Finalmente poi si trasferì e io poi piano piano uscì da quel periodo. Mi impegnai per essere una nuova ragazza e così è stato,ma ció non toglie tutto il male che mi ha fatto.
Mi rendo conto che sto pensando troppo e non ho dato ancora una risposta a Maria. Arriviamo davanti a lui e Maria mi fa un cenno che glielo spiegheró dopo e io acconsento.
-"Ryan! Come stai?" si abbracciano i due vecchi amici d'infanzia e io giro il volto dall'altra parte stufa.
-"Ti presento la mia migliore amica,Veronica." mi prende dall'avambraccio e mi spinge più vicino a loro.
-"Ci siamo già visto Veronica?" sorride.
-"Direi di sì."
-"Scommetto che eri una delle ragazze che al liceo mi andava dietro. Strano che non siamo stati insieme e che io ti abbia detto di no perchè sei bellissima e se fosse per me ti inviterei anche a cena bambola." ride e Maria fa una faccia strana.
-"Non proprio. Io sono Pippicalzelunghe,Kebab e ranocchietta. Mmh ora ti è venuto in mente chi sono?" ghigno.
-"Cccc-cosa? Veronica sei tu? Quella cicciona del primo superiore?"-ride-"No,non ci credo."
-"Eh beh sono le cose strane della vita." lo guardo con disprezzo.
-"Wow." Maria rimane a bocca aperta.
-"Non so che dire Veronica. Sei bellissima."
-"Sai forse è meglio che non dici niente Ryan. Maria io vado a casa ho una montagna di cose da fare. É stato un mmmh.. Piacere rivederti Ryan. Ciao." mi giro dall'altra parte senza aspettare il suo saluto. So che mi sto comportando da maleducata ma io le cose non le dimentico.
-"Ciao Veronica.." sento rispondere Ryan.
Fottiti stronzo.
-"Ciao Very ci vediamo stasera magari?" dice Maria cercando di allungare la voce per arrivare fino a me ormai lontana.
-"Ti chiamo io!" urlo per farmi sentire.

Mentre cammino caccio via i brutti pensieri sul mio passato e inizio a pensare a Emi,se mai lui avrebbe fatto lo stesso con una ragazza.. Se mai si sarebbe permesso a trattare così una donna. Quel pensiero mi divora piano piano la mente per tutto il tragitto.
Apro la borsa e cerco sbadatamente le chiavi facendo cadere i miei occhiali da sole sul marciapiede.
-"Merda,le lenti." Tiro fuori le chiavi e nervosamente metto la chiave nella serratura. Mi inginocchio e raccolgo gli occhiali da sole. Alzo il capo e faccio un salto.
-"Ehy,occhiali da sole rotti?"
-"Emmh ciao Ee-emi. " inzio a tremare.
-"Tutto apposto?" sorride.
-"Si si.. E tu? Come mai da queste parti?"
-"Tutto bene. Sono qui per un piccolo weekend tranquillo. Mi hanno dato il fine settimana libero."
-"Finalmente libero!"rido.
-"Eh già." sorride.
Cavolo è troppo bello. Dannati occhi,dannato sorriso,dannato te.
Sento le mani accaldate e prendo un respiro profondo.
-"Vuoi entrare? Beviamo una tazza di caffè?"
-"Scusami ma sarà per la prossima volta,ora ho da fare. Mia madre mi ha chiamato e devo passarla a trovare. Non la vedo da circa tre mesi e mi manca tantissimo. Non vedo l'ora di vederla."
-"Oh,certo scusami sará per un'altra volta. Buon rientro a casa allora Emi." sorrido.
-"Grazie bella." avvampo.
-"Allora ci si vede." sorrido.
-"E sta attenta la prossima volta quando apri la porta di casa,non vorrei che ti si rompesse il cellulare." ride.
-"Ahahah grazie del consiglio!"arrossisco.
-"Ciao ci si sente."sorride e fa l'occhiolino.
DIO SANTO QUANTO SEI BELLO.

Il coraggio di non arrendersi. Emis Killa fanfictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora