Apro gli occhi e per un attimo ho pensato che l'incontro con Emi era stato solo un sogno.
Ero addirittura esausta di pensare a cosa sarebbe potuto succedere tra di noi,perchè era solo una mia illusione piacere al ragazzo che da sempre ammiravo da lontano.
Ogni volta che mi affeziono ad una persona,un ragazzo in modo particolare, faccio che non pensare ad altro facendo,avvolte,del male a me.
Mi illudo troppo facilmente,leggo troppi libri,ascolto troppa musica,ma in fondo cosa dovrei fare? Vivere una vita asociale,vivere da sola o magari con un cagnolino capace di farmi un pò di compagnia?
Non ero sicura di niente,neanche di me stessa. Ho sempre avuto il timore di non piacere agli altri e questo mi aveva sempre portato ad non essere quella che veramente volevo essere.
Avevo il presentimento che tutta questa faccenda era solo una bugia,perchè ammettiamolo,con tutte le fighe che Emis Killa ha attorno,sceglierebbe proprio me?
"Non gli piaci,sarai soltanto una delle tante" stupida vocina interiore che mi tormenta sempre.
"Sei solo una illusa" riprende quella stronzetta dentro la mia testa e decido di non ascoltarla accendendo la radio e iniziare a vivere questo nuovo giorno.
Il mio difetto più grande è pensare.
Mi faccio sempre mille paranoie,anche per decidere se prendere un hot dog o un sandwich,oppure se mandare un messaggio a qualcuno o no. Ho sempre paura di fare la cosa sbagliata,reputandomi io la sbagliata.
I miei pensieri non cessano nonostante il volume alto della musica che proviene dalle piccole casse della radio.
Era una piccola radio vintage che mi aveva dato in eredità mia nonna a cui tenevo davvero tantissimo.
Da piccola quando andavo a trovarla la scorgevo sempre attenta ad ascoltare la radio sulla sua piccola poltroncina in vimini ricoperta da un soffice cuscino fatto su misura. Adoravo mia nonna,soprattutto quando mi raccontava le storie;diceva che le storie ci tengono in vita l'anima,l'accarezzano piano piano e quando è pesante l'alleggerisce. Ho sempre creduto alle storie,ed anche noi possiamo farne parte ma solamente se lo vogliamo davvero.
Ora era il momento scrivere la mia di storia,ma non ci riuscivo.
PAURA. PAURA. DANNATA PAURA DI SBAGLIARE.
DI NON ESSERE ABBASTANZA.
Indaffarata con le faccende domestiche dimentico di chiamare Maria. Mi aveva chiesto di chiamarla alle otto perchè viveva sola e nonostante ha attivato la sveglia al cellulare,quest'ultima non la faceva svegliare del tutto e finiva sempre di girarsi dall'altra parte del letto dopo averla spenta.
La mia voce "stridula" l'avrebbe fatta svegliare mi disse.
Sì è vero,lo ammetto,ma a me piace la mia voce.
La mamma mi ha sempre detto che l'avevo ereditata geneticamente da sua zia Kitty.
Sinceramente non ho mai saputo l'esistenza di questa zia Kitty, e sinceramente non ho mai avuto tanta euforia di conoscerla.
Era una donna molto affezionata a me quando ero ancora nella culla. Sfortunatamente non ha avuto l'occasione di vedermi crescere a causa della sua morte.precoce.
Mi dispiace per questo,mi sento un pò in debito con lei,in quanto sono andata a trovarla solo.una volta al cimitero,ma dopotutto,cosa posso farci se neanche l'ho conosciuta?
Prendo il cellulare e chiamo Maria. Risponde al quarto squillo.
-"Emmh.. Pronto?"
-"Maria,su alzati è tardi."
-"Cavolo,ma che ore sono?" la sua voce era rauca.
-"Le nove e mezza.. Scusami ho dimenticato di chiamarti. Imploro perdono!"rido.
-"Sei una imbecillee" ride.
-"Ma,mi vuoi spiegare cosa devi fare di così urgente,che ti porta a svegliarti presto anche durante le vacanze?"chiedo.
-"Dovevo andare a trovare un mio amico."
-"Mmh e chi sarebbe questo?!"
-"Nessuno,un ragazzo che conosco sin da piccola. Sono cresciuta con lui. Comunque tralasciamo i dettagli,mi accompogneresti?"
-"Dove dovete incontrarvi?"
-"In Via Corso Vittorio Emanuele."
-"Vabbene,ma lo faccio solo perchè sei la mia migliore amica. Quì ho una montagna di cose da.sistemare."
-"Vorrà dire che lo farai oggi pomeriggio."ride malefica.
-"Stronza."ghigno.
-"Alle dieci pronta! Siamo già in ritardo. Passo a prenderti da casa con la macchina. A dopo scema!"
-"Comandi pure! Vabene saró pronta alle dieci. A dopo."
Chiudo la chiamata e entro subito in bagno per fare una bella doccia.
Infilo paio di jeans a caso e una felpa che non usavo più,d'altronte dovevo solo accompagnarla e fare una bella figura con il suo amico non mi interessava tanto. Sì è una cosa molto strana per me,ma quella mattina volevo solo stare sola con me stessa senza che i miei pensieri mi divorassero il cervello.
Sarebbe stata anche una distrazione e allora non vedo perchè non cogliere l'occasione!
Alle dieci in punto sento il clacson della Fiat500 di Maria e scendo velocemente tenendo con una mano la mia borsa e dall'altra gli occhiali da sole.
Fortunatamente il sole era dalla mia parte oggi e non ho resistito alla tentazione di portarmeli dietro.
-"Buongiorno!"urla Maria dandomi un bacio sulla guancia in cenno di saluto.
-"Buongiorno dormigliona!" rispondo.
Si era appena svegliata una mezz'oretta fa ed era cosí perfetta. Diamine,come fa?!
-"Pronta?!"
-"Sì,parti."
Schiaccia l'acceleratore e poi si volta a guardarmi.
-"Ehy c'è qualcosa che non va?!"
-"Sono un pò pensierosa." chino il capo e mi guardo le mani.
-"Emis?"
-"Beh,si.. Sento che non mi richiamerá mai per il nostro appuntamento"
-"No,perchè dici cosi?!"
-"Cavolo rifletti! Ha mille donne intorno a sè! Ti pare che va dietro ad una come me?! E poi quel vestito a chi lo ha comprato? Ad un'altra delle sue ragazze!" inizio ad infuriarmi.
-"Calma,calma. È vero,hai ragione,ma ti arrendi così presto?!"
-"Non gli piaceró mai!"
-"Ma che dici? Se te l'ha espresso apertamente? HA UN DEBOLE.PER TE!"mi urla.
-"Non lo so."
-"Dai su non ci pensare.
Ecco quello è Ryan,il mio amico. Siamo arrivate."
Intravedo la figura di un ragazzo abbastanza alto.
-"Sembra palestrato."dico rivolgendomi a Maria.
-"Beh,lo deve essere per forza,è insegnante di Judo."
-"Oh,che bello." sorrido.
Da lontano ha un viso molto carino. Usciamo dalla Fiat e ci avviciniamo a lui..
CAVOLO MA È...
Ragazze scusate se vi tengo un pò sulle spine,ma ho deciso di adottare questa tecnica. Scusatemi se ci ho messo del.tempo a pubblicarlo,ma come avete notato è abbastanza lungo.
CONTINUO A 3 VOTI E 5 COMMENTI.
UN BACIO:*
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Il coraggio di non arrendersi. Emis Killa fanfiction
FanfictionQuesta è una fanfiction di Emis Killa che ho scritto io. Spero che vi piaccia. Recatasi per le vacanze natalizie nella gelida Legnano, Veronica incontra qualcuno che aveva sempre desiderato incontrare:il suo idolo. Cosa succederà tra loro due? Uno...