Capitolo 5

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Una volta arrivata al Casolare per la cena, mi siedo al tavolo con Newt e Thomas.
D'un tratto il biondo dice: "Dobbiamo dirti una cosa, riguardante il dolente che ti ha punto"
"Non era un dolente normale, era di un colore acceso, non come gli altri, come se fosse il leader, ma tu non lo hai notato, perché eri stordita per la puntura. Non sappiamo cosa possa dire, e non sappiamo le conseguenze alla puntura" continua Thomas.
"E me lo dite solo ora?" Ribatto io
"Non volevamo che ti preoccuparsi, hai già troppi problemi" continua Newt.
E questo che significa? Cioè se vieni punto dal leader dei dolenti non fa infezione? Newt mi aveva raccontato che qualche giorno prima del mio arrivo era stato punto un ragazzo, che aveva iniziato questa "Mutazione" come la chiamano loro, si diventa aggressivi per essa, si esce di testa, si perde la ragione. Ma l'effetto è quasi immediato, quindi non capisco perché su di me non ha funzionato.
Dopo la cena, tutti i Radurai si erano messi attorno al falò seduti su tronchi di alberi abbattuti messi attorno ad esso.
"Bene, come sapete siamo qui riuniti per discutere delle ultime 24h. Come ben saprete Irene e Thomas sono rimasti bloccati nel labirinto e Newt ha infranto le regole per provare a salvargli la vita. E vi chiederete qual'è il problema. Alcuni di noi credono che a lui spetti l'esilio, quindi siamo qui per discutere di questo" inizia Alby.
"In particolare io, ho avuto l'idea di esiliarlo, ha infranto le regole e come tutti ben sapete, deve morire. Visto che non voglio che sia una monarchia, quindi vorrei aprire un dibattito e mettere ai voti" risponde Gally.  Aspettate, Gally? Ma di solito lui aveva un carattere irascibile, si credeva furbo e migliore di chiunque altro. Ma quello che parlava era un altro Gally, ragionava, come se sapesse cosa fare, come se lo facesse da sempre.
"Ma perché bisogna esiliarlo? Scusate ha tentato di salvare la vita ai suoi migliori amici, io dico di no, anche perché non possiamo perdere altre vite inutilmente e loro sono sopravvissuti, quindi non ne vedo un motivo" risponde Minho.
Così gli risponde Gally, creando un dibattito: "Ha infranto le regole. Non avete notato che da quando è arrivato Thomas è cambiato tutto? Niente più novellini, la scatola non sale più, dolenti vicini alla radura e dolenti leader. Io dico che la causa di tutto questo è Thomas e Irene ha completamente peggiorato le cose. È arrivata lei ed abbiamo scoperto che come hobby uccide i dolenti, e noi non ci siamo riusciti per ben tre anni. Poi arriva Newt lo spavaldo, che cerca di salvare la vita a questi due impostori. Io dico tutti e tre esiliati."
"Ma ti rendi conto di quello che dici? Abbiamo la possibilità di trovare un uscita grazie a Irene, che è riuscita a sopravvivere due notti nel labirinto e questo mi ha fatto capire che non è impossibile uscire. Sono l'intentente dei velocisti e dico che ce ne vorrebbero di persone come loro. Newt ha avuto il coraggio di varcare la soglia del labirinto per salvare i suoi amici, cosa che nessuno di voi si è azzardato a fare e per di più sono sopravvissuti tutti e tre. Detto questo mi pare che non debba aggiungere altro" continua Minho.
In molti concordavano con Minho, ma c'era Gally che non voleva arrendersi. Così continua, dicendo: "Ah sì? E allora come lo spieghi che la Fagio qui è stata punta da un dolente? E per di più il leader? Non vi pare tutto più strano?" Una volta finito di dire questo, Gally, era rimasto l'unico contro Newt.
Visto che non aveva ancora intenzione di mollare, Alby decide di finire con: "Concordo con entrambi, ma d'altra parte non possiamo perdere vite inutilmente e uccidere persone che potrebbero farci uscire di qui. Una notte in gattabuia può bastare"
La gattabuia era una prigione, solo costruita in legno, con delle sbarre fatte di rami. Si poteva evadere in qualunque momento ma non era il caso, avremmo solo peggiorato la situazione. Così una volta finita L'Adulanza, Alby ci accompagna in gattabuia e se ne va, dandoci la buonanotte. Eravamo io Newt e Thomas. Ormai non mi meravigliavo nemmeno più. Stavo solo con loro quindi, fuori o dentro la gattabuia era la stessa cosa. L'unico problema della prigione è che non c'è un amaca, non c'è un letto, un cuscino o delle coperte. Tutti erano rientrati nel casolare e stavamo congelando lì fuori, fino a che non arriva un ragazzino, sui tredici anni, probabilmente il più piccolo, che sembrava stesse facendo una missione segreta. Era venuto davanti all'entrata della gattabuia e attraverso le sbarre ci aveva dato delle coperte, dicendo: "Piacere Irene, io sono Chuck, non si parla che di te ormai. Queste vi potrebbero fare comodo, ma nessuno lo sa quindi zitti" era un ragazzino paffutello, abbastanza basso e un po' grassottello. Mi stava già simpatico, che aveva rischiato di farsi beccare per portarci delle coperte, probabilmente è amico di Newt e Thomas. Prima che potessi ringraziarlo, il ragazzo scompare nel buio, entrando nella notte, per raggiungere il casolare. Newt era meravigliato per il coraggio di Chuck, a quanto pare si conoscevano molto bene e anche con Thomas. Neanche Minho si era azzardato a portarci delle coperte o a salutarci, ma aveva salvato Newt, quindi questo bastava. Avremmo dovuto parlare dei cerchi proiettati nel labirinto, ma ero crollata dal sonno, visto che nel labirinto non avevo dormito tanto.

Benvenuta Fagio❄️- Maze Runner 🌻Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora