Parte 1

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Ciao, mi chiamo Jessica Di Rigo e ho sedici anni. Frequento la prima superiore al college di Londra Brierwood, studio per diventare avvocato. Io però vengo dal Giappone, mi sono trasferita qui per studiare. Mi piace molto la musica, ma soprattutto il calcio, infatti ero una giocatrice della Inazuma Japan, la squadra che vinse il football frontier internetional. Sono un'attaccante, anche se originariamente, quando giocavo nella mia squadra a Hokinawa, la Mery Times Memorial, ero portiere. Mi manca Tokyo,la città dove mi sono trasferita compiuti i dieci anni. Mi manca la mia famiglia, soprattutto mio fratello Riccardo, mi mancano i miei amici, come Axel e Jude, ma soprattutto mi manca lui, Joseph King, il mio ragazzo, il mio dolce e speciale Jo. Tra noi le cose non sono state semplici, anche perché i miei genitori mi hanno allontanata dalla Royal Academy, la scuola media che ho frequentato solo per un anno e mezzo, per proteggermi. Ma andiamo con ordine, prima di iniziare, vi dirò un segreto che solo i miei migliori amici sanno: sono stata adottata, perché quando avevo cinque anni i miei veri genitori mi hanno lasciato in orfanotrofio, perché mio fratello maggiore Jasper, che aveva quindici anni, era finito in coma, una coma grave e i miei stavano sempre in ospedale. Era finito in quelle condizioni perché aveva eseguito la supertecnica proibita Morso della belva, ideata dal suo allenatore, Ray Dark. Così in orfanotrofio i signori Di Rigo mi adottarono e mi crebbero come se fossi veramente la loro figlia. Per cinque anni ho vissuto a Hokinawa, dove ora c'è la nostra casa al mare. Qui ero il portiere capitano della Mery e avevo conosciuto molte persone alla quale sono ancora molto legate, come Hurley, la mia prima cotta. Durante il FFI siamo stati insieme per qualche mese, poi lo lasciai, ma questa storia la vedremo dopo. A dieci anni andai a Tokyo, dove fui iscritta alla Royal Academy e fu lì che lo vidi, bello come il sole, con quei suoi capelli sparati da un lato castani, quegli occhi ambra splendidi e quei due tatuaggi gialli sotto li occhi, erano due righe, non ho mai capito perché li avesse, ma tutte le volte che glielo chiedo mi dice:-Segreto- Era così alto e muscoloso, un vero dio tra gli umani. Accanto a lui c'erano quelli che diventeranno i miei amici più fedeli e due dei pochi che sanno la verità sul mio passato: Jude Sharp e David Stamford. Jo mi si avvicinò con un grande sorriso in volto, poi mi chiese gentilmente:-Serve aiuto?- Mi sentii andare a fuoco, aprii la bocca per rispondere, ma balbettai un po':-S-sto cercando la presidenza...- Jo mi sorrise ancora, mi sentivo sicura guardando il suo sorriso, mentre sentivo le guance arrossire, perché sapevo che gli occhi rossi di Jude mi stavano scrutando da capo a piedi. -Vieni, ti accompagno.- mi propose Joseph, notando il mio imbarazzo. Annuii timidamente, poi mi incamminai al suo fianco verso la presidenza, mentre sentivo che David diceva a Jude:-È carina...- -Credo che ci sia già qualcuno a farle la corte David, mi spiace.- gli rispondeva Jude di rimando. -Non mi sono ancora presentato, io sono Joseph King, per gli amici Jo.- mi disse porgendomi la mano, io arrossii e gliela strinsi. -Jessica Di Rigo.- Quella scuola era così grande, mi sarei persa sicuramente. Notai che la scuola era costruita tutt'intorno a un campo da calcio. -Ti piace il calcio?- mi chiese lui, notando che guardavo il campo. Annuii:-Prima di venire qui ero il capitano di una squadra di Hokinawa, giocavo in porta.- Jo mi sorrise, poi mi guardò:-Anche io sono il portiere.- -So che tutti i portieri della Royal Academy sono incredibili, mio fratello Jasper giocava in porta, prima del suo incidente.- Joseph sgranó gli occhi stupefatto-Jasper Marber?- -Sì- risposi timidamente -Tu sei sua sorella?- Scossi la testa -Ero, sono stata adottata da un'altra famiglia.- dissi. Non so perché glielo avevo detto così, di punto in bianco, non l'ho mai fatto, ma con Jo mi sentivo (e mi sento) protetta. -Ehi, vuoi venire a vedere una partita?- mi chiese lui, forse per tirarmi su il morale, io gli sorrisi e annuii. -Questa è la presidenza, ci vediamo, Jessica- mi disse, fermandosi davanti d una porta. Io lo ringraziai e lui mi spostò una ciocca di capelli che era finita davanti ai miei occhi. Arrosii, poi entrai, dopo che il preside mi diede il permesso. -Signorina Di Rigo suppongo- disse l'uomo, fissandomi dal vetro degli occhiali che teneva con la sinistra. -Sì, sono onorata di essere qui- dissi inchinandomi. Lui sorrise e mi disse:-Tra poco arriverà la sua guida, è uno dei nostri migliori studenti. Intanto mi auguro che lei voglia partecipare al club di ginnastica artistica, visto che sua madre mi ha parlato della sua passione per questo sport.- -Certamente preside- dissi. In quegli anni amavo la ginnastica ritmica, ma poi un giorno successe una cosa che presto vi racconterò. Dalla porta entrò Jude. -Signorino Sharp, lei è la sua nuova compagna Jessica Di Rigo, la potrebbe accompagnare in classe e farle fare un giro della scuola?- chiese il preside ed il ragazzo annuì. -Jessica, io sono Jude- -Il capitano della prima squadra, indovino? Sì dice che sei il miglior regista di calcio.- Lui sorrise leggermente -Infatti- si limitò a dire. Quando fa il superiore mi fa venire il nervoso, ma gli voglio comunque un gran bene.

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Spazio autrice

Ciao lettrici/lettori,

Questo capitolo ha anche molte anticipazioni di capitoli futuri, spero vi piaccia.

Vorrei rendervi partecipi alla scrittura, quindi se avete consigli o pensieri inerenti alla storia, ranch negativi, commentate e ditemi quello che pensate.

King's loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora