Gli esami sono vicini

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Pov's Fra
Apro gli occhi e guardo quel poco di sole che entra dalla finestra e sorrido pensando che è iniziata finalmente l'estate, quell'estate che aspettavo da tempo probabilmente da quado è iniziata la scuola a settembre. Mi stropiccio gli occhi e subito mi maledico per non essermi struccata ieri sera e dopo essermi pulita velocemente con un fazzoletto, sorrido guardando la foto di me e il mio ragazzo appoggiata sul comodino con vicino la sua firma 'Piccolè'. Fin dal primo momento lui mi ha chiamata in questo modo, all'inizio per darmi fastidio ma nonostante ciò entrambi ci siamo innamorati di questo nomignolo. Dopo aver sorriso per i bei ricordi legati a questo nomignolo, prendo il telefono notando che sono le dieci e diversi messaggi da parte proprio del mio ragazzo, Niccolò.

8:30 Amo ti prego vieni a casa, non ci capisco niente su i libri questa maturità mi sta distruggendo
8:50 Amoreeeeeeee ti prego
9:10 Devo passare la maturità sennò i miei non mi fanno partire
9:20 Piccola ti prego vieni...

Leggendo questi messaggi inevitabilmente rido divertita, non solo perchè è divertente vedere Niccolò nel panico per la maturità dato che per tutto l'anno non ha fatto niente ma anche perchè, essendo più piccola di un anno, è divertente che lui mi chiami per studiare insieme un programma che non so.

10:04 Buongiorno anche a te raggio di luce, mi sono svegliata adesso, faccio colazione con la mia family e vengo da te ok?

Scrivo io, già alzata dal letto per andare in bagno e darmi una rinfrescata veloce, con una doccia che mi rinfresca sia il corpo che l'animo. La notte sudo e la mattina invece di uscire dal mio letto mi sento di uscire da una sauna. Dopo essermi lavata, mi metto un pantaloncino corto con sopra un top e mi dirigo al piano di sotto dove c'è la mia famiglia che gioca a carte come suo solito. Il primo che vedo è proprio mio padre Stefano, poi mia mamma Lucia e il suo pancione con dentro Maria che nascerà a luglio e infine mia sorella di 11 anni Matilde che per ora, è ancora la più piccola che tutti coccolano.

"Buongiorno famiglia" Saluto io tutta la mia famiglia, con un sorriso in volto che può essere anche tradotto con 'finalmente vacanze' mentre prendo il mio latte e una ciotola di cereali. "Finito di fare colazione vado a casa di Nic" Continuo io, avvisando tutta la mia famiglia dei miei prossimi programmi per la giornata.

"Posso venire anche io?" Chiede mia sorella piccola facendomi gli occhioni. "Non vedo Niccolò da tanto tempo" Continua, ricordandomi che non vede il mio ragazzo da tanto tempo e sottolineando il suo debole per Niccolò.

"Se tantissimo per te è l'altro giorno" Le rispondo io facendo spalucce mentre prendo una cucchiaiata di cereali. "E comunque deve studiare per la maturità ma se tutto va bene viene stasera" Continuo io, spiegando a Matilde che presto potrà vedere Niccolò e giocare con la play insieme a lui.

"Vabbè io vado, ci vediamo dopo" Saluto poi io, finendo tutta la mia colazione e andando verso l'entrata per prendere la mia borsa per poi uscire e dirigermi verso casa di Niccolò che fortunatamente non distata tanto ma anzi, solo 10 minuti a piedi e proprio per questo dopo aver ascoltato un paio di canzoni nelle cuffiette mi ritrovo sotto il suo palazzo.
Niccolò da un paio di mesi vive in un appartamento tutto suo, regalato dai genitori per responsabilizzarlo e dato che ho le chavi, mi dirigo direttamente all'interno della palazzina salutando la vecchiette che è perennemente affacciata al balcone e salgo le scale. Sfortunatamente il mio ragazzo abita al quinto piano e infatti al pianerottolo arrivo sudata e affaticata, il caldo mi gioca un brutto scherzo.

"Amore sono io" Urlo io, entrando nell'appartamento sempre grazie alle chiavi date da Niccolò.

"Piccolè finalmente" Mi saluta lui, corridendo verso di me per abbracciarmi e io inevitabilmente rido. Già dalla sua voce capisco la sua ansia e il suo panico per questa maturità. "Aiutami ti prego, non c'è la faccio più sto studiando ma le cose non mi entrano in testa" Continua lui, supplicando un mio aiuto e così io subito gli scompiglio il ciuffo ribelle.

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