Maturità, t'avessi preso prima

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Pov's Fra
È arrivato il tanto atteso giorno, la maturità di Niccolò. Quest'ultimo ha davvero studiato il più possibile e spero che i professori apprezzino l'impegno. Questa notte abbiamo fatto la tanta attesa 'Notte prima degli esami' con tutti i Miserabili, il gruppo di amici che ha sempre avuto fin da piccolo e con loro c'eravamo anche noi, le rispettive ragazze al parcheggio. I ragazzi già hanno fatto lo scritto e Niccolò mi ha detto che non è stato così eccellente per questo oggi all'orale deve spaccare per prendere un voto decente. L'unica ad aver fatto già l'ora è Michela dato che studia in un'altra scuola ed è stata davvero bravissima, i professori si sono anche congratulati con lei. Proprio per questo Adriano e Niccolò sono tanto fieri di lei, quei tre sono davvero cresciti insieme ma adesso tocca ai ragazzi.
Dopo aver finito al parcheggio, questa notte sono andata a dormire a casa di Nicco così da ripassare insieme le ultime cose ma è servito a ben poco, si stava addormentando sul tavolo e così alla fine siamo andati insieme a dormire.

Ora è mattina e Niccolò sta urlando per tutta casa, prima perché non trovava i pantaloni, poi perché aveva fame e non trovava niente e ora perché gli si è chiuso lo stomaco.

"Ti calmi!" Dico quasi urlando, sta facendo venire l'ansia anche a me che devo aspettare un anno ancora per fare la maturità.

"Aiuto, aiuto, aiuto" Ripete il mio ragazzo buttandosi sul letto con la faccia sul cuscino, sta veramente delirando.

"Dai amore" Lo incoraggio io, andandogli vicino.

"Io mi sto per sentì male" Esclama mettendosi una mano sul petto, come se avesse un dolore proprio lì.

"È l'ansia, è normale" Lo informo io per tranquillizzarlo. "Ao" Lo richiamo poi dopo attimi di silenzio nel quale Niccolò ha chiuso gli occhi come se fosse svenuto.

"In bagno c'è la macchinetta della pressione" Mi dice lui, con ancora gli occhi chiusi e io inevitabilmente corro in bagno a prendergliela preoccupata per poi tornare in camera di Nicco e quest'ultimo subito la prende preparando il braccio.

"Sto a morì" Esclama lui dopo attimi di silenzio, guardando i numeri sul display della macchietta. "Ho la pressione bassa" Continua, spiegandomi il motivo della sua affermazione e subito io alzo gli occhi al cielo.

"Secondo me sei ipocondriaco" Dico, guardandolo con un mezzo ghigno divertito sul volto. "Ora alzati che ti metto la camicia" Continuo poi io, prendendolo per mano per farlo alzare dal letto ma dato che lui non ha la minima intenzione di alzarsi, mi siedo accanto a lui per allacciargli i bottini trasparenti della camicia.

"Ecco fatto" Dico proprio io dopo aver finito l'opera. "A scuola ci aspettano tutti, tu e i ragazzi siete l'uno dopo l'altro con gli orali" Spiego.

"Annamo bene" Esclama, mettendosi la mano sul viso e subito io scoppio a ridere. Sarà davvero divertente vedere i ragazzi tutti insieme nel panico. 

"Ma come siamo belline" Mi dice di punto in bianco Niccolò, osservando i miei pantaloni grigi con la maglia bianca sopra. Anche se è giugno, si deve stare un minimo eleganti per la maturità del proprio ragazzo.

"Ti piace?" Gli chiedo io, per aver una conferma in più.

"Tu mi piaci sempre" Risponde Niccolò, dandomi un bacio sulla guancia e io subito sorrido ricambiando lo stesso bacio.

"Ora andiamo dai" Dico poi io, prendendogli la mano per incoraggiarlo ad uscire dalla camera.
Dobbiamo andare a scuola sennò rischiamo davvero di arrivare in ritardo.

Dopo diverse imprecazioni da parte di Niccolò, saliamo nella sua auto. In questi mesi Nic ha preso la patente e io non posso esserne più che felice, finalmente possiamo spostarci tranquillamente e senza mezzi pubblici.
Dopo una decina di minuti, parcheggiamo la macchina e scendiamo per dirigerci verso l'atrio della scuola. Ricordo ancora la prima volta che vidi Niccolò, stavamo proprio qui nell'atrio e mi ricordo anche quando lui mi aspettava per entrare perché io puntualmente arrivavo in ritardo ma lui, per darmi il bacio del buongiorno, si faceva trovare sempre all'ingresso.

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