Forza e coraggio

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Pov's Fra
Dopo l'affermazione disperata di Niccolò ieri sera ci siamo addormentati, lui sul mio seno e io mentre gli accarezzavo i capelli e ricordo come lui questa notte mi stringeva, come non voleva staccarsi da me anche nel sonno che quasi mi faceva mancare il fiato, quasi come se non mi volesse far andare via, farmi rimanere nel posto in cui chiamo casa e cioè proprio le sue braccia. È ormai mattina e Niccolò continua a dormire sul mio seno, non si è staccato nemmeno per un secondo in tutte queste ore. Ha dormito con chissà quanti pensieri per la testa e so che lui non merita di soffrire così tanto, lo so perché tutto ciò non dipende da noi ma da una cosa esterna.

Immersa in tutti questi pensieri, prendo il telefono e subito noto che sono le nove di mattina. Non ho dormito molto bene questa notte, ho solo pensato che tutto ciò tra pochissimi giorni finirà e non a caso, quando abbasso di poco gli occhi sullo schermo noto un messaggio di mia mamma che mi fa gelare il sangue.
"So che sei andata a dormire da Niccolò, rimani tutto il tempo che vuoi con lui e con i tuoi amici ma stasera vieni a casa a fare gli scatoloni per il trasloco"
Scrive mamma e subito io chiudo gli occhi, sta succedendo davvero? Si, sta succedendo tutto ciò. Sposto poi lo sguardo sul mio ragazzo che continua a dormire sereno, chiedendomi cosa farò con lui. Insieme abbiamo superato mille ostacoli per entrambi i nostri passati e per tutte quelle persone che ne sono venute a galla.
Abbiamo affrontato ciò mano nella mano e proprio questa notte, nonostante la mia mano intrecciata alla sua, sentivo che piangeva nel sonno, che qualche volta mi stringevi di più per chissà quale pensiero.

Dopo minuti, forse ore interminabili nel quale continuo ad accarezzare i capelli di Nic, sento il suo fiato farsi più leggero e dei piccoli monosillabi uscire dalle sue labbra.

"Buongiorno amore" Gli do il buongiorno io non fermandomi con le carezze sui suoi capelli, come se dovessi ripagare tutte quello che lui ieri mi ha fatto, da quando sono arrivata in lacrime qui a casa sua fin quando ci siamo messi a letto.

"Mmmm si buongiorno" Risponde assonnato lui, accollandosi sempre di più al mio petto e io sorrido.

"I ragazzi ci aspettano alle 11 in villa da te" Gli annuncio io, ricordandomi dei messaggi letti poco prima sul telefono.

"Come stai?" Chiede lui, ignorando la mia affermazione di qualche minuto prima ma arrivando direttamente alla frase che mi ha ripetuto per tutto ieri.
Probabilmente oggi spera di vedermi un pochino meglio.

"Sto" Rispondo semplicemente io forzando un sorriso.

"Andiamo in cucina a fare colazione" Annuncia lui, alzandosi dal letto e non l'ho mai visto così attivo di prima mattina, c'è sicuramente qualcosa che mi vuole dire e non a caso subito lo seguo, sedendomi sul tavolo mentre lui prepara il caffè.

"Mi prendi il latte?" Chiedo io mentre mi faccio una coda per sistemare i miei lunghi capelli biondi.

"Certo" Risponde lui, venendomi vicino e lasciandomi un bacio sulle labbra, ripetendomi che sono una bambina che vuole il latte al posto del caffè.

"Stasera devo iniziare a fare gli scatoloni" Dico poi io mentre Niccolò prende il cartoccio del latte ma subito si ferma, girandosi verso di me per guardarmi negli occhi.

"Ieri sera ero serio" Inizia a parlare Niccolò. "Vieni a vivere qui" Continua lui.

"Penso sia bellissimo" Esclamo sorridendo solo al pensiero di me e lui in una casa tutta per noi. "Ma allo stesso tempo, penso sia infattibile"

"Perché?" Chiede subito lui, poggiando la tazzina ormai vuota di caffè nel lavabo per avvicinarsi a me.

"Ho 16 anni e tra quasi un mese ne compio 17" Rispondo con un sorriso amaro in volto. "In più dovrò stare con i miei e aiutarli con Maria"

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