Two intertwining streets . . . Two lives full of secrets

I

Pov's Naomi

"Naomi sei pronta? Tra poco arriverà la tua nuova famiglia."
"Si direttrice, sono pronta. Arrivo subito."
Aspetto che esce la direttrice dalla mia stanza e mi siedo sul letto guardandomi intorno, mi tornano tanti ricordi per la mente soprattutto quello di quando sono arrivata qui la prima volta.

"Mamma dove stiamo andando? Non correre così tanto non riesco a starti dietro!"
"Scusa amore ma andiamo di fretta. Ti sto portando in un bellissimo posto, dove puoi fare amicizia con moltissimi bambini." Disse mamma guardandomi con dolcezza ma notavo nei suoi occhi che mi nascondeva qualcosa. Sorrisi per rassicurarla e continuammo a camminare fino ad arrivare davanti ad un grandissimo edificio. C'erano tantissimi bambini della mia età che giocavano in giardino così chiesi a mamma se potevo raggiungerli.
"Si amore, vai pure."
L'abbracciai e le diedi un bacio sulla guancia "Grazie mamma."
Corsi subito a fare amicizia con quei bambini, mi divertii tantissimo ma dopo un po' mi accorsi che si stava facendo tardi e che mamma non mi aveva ancora chiamata per tornare a casa da papà. Inizia a girare per il giardino ma non c'era, così pensai che stesse dentro a parlare con una delle tante signore che c'erano insieme ai bambini, ma niente. Non la trovai da nessuna parte. . .

Mi riscuoto da quel doloroso ricordo e mi alzo dal letto per prendere le valigie e andare nello studio della direttrice per conoscere la mia nuova famiglia. Finalmente, non mi hanno mai voluta le famiglie che venivano qui. Trovavano sempre qualche difetto. . . Sono cresciuta in questo orfanotrofio, mamma mi ha abbandonata quando avevo 6 anni e da allora non l'ho più vista. Ora ho 19 anni e devo tutto alle persone di questo orfanotrofio che mi hanno cresciuta con amore nonostante non fossi loro figlia. Ah che sbadata non mi sono ancora presentata. . . Sono Naomi Gate, si ho ancora il cognome di mio padre, ho dei grandissimi occhi castani con sfumature verdi, lunghi capelli castani mossi e un fisico snello con le forme al punto giusto. Non sono molto alta, 1.65 cm. Sono una ragazza molto dolce e sensibile, che cerca amore ma che ne sa anche dare ovviamente. Il resto lo scoprirete più avanti, ora devo mettermi di corsa o farò tardi ad arrivare dall'alta parte dell'orfanotrofio per andare dalla direttrice.
Dopo una decina di minuti arrivo puntuale anche se con il fiatone. Prima di entrare mi do una leggera sistemata e regolarizzo il respiro, poi busso alla porta dove la direttrice mi fa subito entrare. "Scusi il ritardo direttrice." "Tranquilla Naomi. I signori Sword sono arrivati due secondi prima che entrassi tu." Mi risponde la direttrice. Una volta chiusa la porta dell'ufficio mi fermai a guardare i due signori, che sarebbero diventata la mia famiglia. Guardandoli mi sono accorta subito che sono delle persone molto dolci, si vede da come mi guardano con amore. "Piacere io sono Naomi" Dico in leggero imbarazzo rivolta ai miei nuovi genitori "Piacere nostro, io sono Janette e lui è mio marito Marcos" Sono due signori molto giovani e sembrano già molto simpatici. Da quando mi hanno vista non fanno altro che sorridere. "Ti posso abbracciare?" Mi chiede Janette,sorrido e lascio cadere le valigie, che tenevo ancora in mano, per correre subito da Janette ed abbracciarla. Inizio a piangere dalla gioia, i miei nuovi genitori ancora non mi conoscono bene e già mi amano. Subito dopo si unì anche Marcos che dolcemente mi sciugò le lacrime. Scoppiammo tutti e tre a ridere e gli dico "Scusate di solito non piango così facilmente, ma sono felice che finalmente ho dei genitori." "Tranquilla tesoro siamo felicissimi anche noi."dice Marcos asciugandosi gli occhi. Tornai ad abbracciarlo e chiesi ad entrambi "Posso chiamarvi mamma e papà?" "Certo amore, non dovevi nemmeno chiederlo" Disse Janette. Sorrido ad entrambi e mi stacco dall'abbraccio per ringraziare la direttrice, che mi ha affidata ad una famiglia fantastica. Poi con l'aiuto di Marcos o meglio dire di papà presi le borse e ci dirigemmo verso la macchina. "A casa c'è una sorpresa preparati" Mi dice mamma, io la guardo con la speranza che mi dica altro ma non accade. Per tutto il viaggio faccio domande per capire di che sorpresa si tratti ma ne mamma ne papà mi dicono nulla. Dopo un mezz'oretta arriviamo davanti ad una grandissima villa, si trova immersa nel bosco perché da quello che mi ha detto mamma, amano stare nella natura. Scendo dalla macchina e subito vengo travolta da un ragazzino che mi abbraccia forte. Scoppio a ridere per l'affetto che mi viene dato e dico "Ehi calma ragazzino, come ti chiami?" "Mamma è lui la mia sorpresa?" Dico a raffica cercando di capire qualcosa "E' una parte della sorpresa tesoro" Dice papà ridacchiando mentre prende le mie valige. "Io sono Nick tuo fratello minore, anche se di poco, ho 17 anni sorellona." "Oh allora sei un uomo eh!" Dico ridendo mentre lo prendo leggermente in giro "Non anche tu eh!" Dice Nick arrabbiato per poi andare ad aiutare papà. Scoppio a ridere e si aggiunge anche mamma "Orgoglio maschile" Mi dice ridendo ma dopo un po' su aggiunge un'altra risata che mi fa venire la pelle d'oca solo a sentirla. Mi zittisco all'istante e mi giro verso quella voce. . . e. . .wow mi trovo davanti un ragazzo bellissimo. Appena incrocia i miei occhi si zittisce anche lui e restiamo per interi minuti in silenzio a guardarci negli occhi, mentre i miei nuovi genitori ci guardano sorridendo e bisbigliano alcune parole tra loro. Dopo un tempo che mi sembra infinito mi risveglio e dico arrossendo leggermente "Ciao piacere, sono Naomi"
Si riscuote anche lui non appena sente la mia voce e si presenta anche lui "Piacere mio, sono Michael" gli sorrido e subito dopo "Dai vieni, ti mostro la casa" mi dice Michael, iniziamo ad andare verso la porta quando mamma ci urla dietro "Ecco la seconda parte della tua sorpresa Naomi! E vedo che è piaciuta ad entrambi" Arrossisco peggio di un peperone mentre sento Michael che le urla "MAMMAAAAAAA" poi entriamo in casa col sottofondo dei nostri genitori e di NIck che ridono.