capitolo 15 ↬ 𝘧𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘥𝘪 𝘊𝘢𝘱𝘰𝘥𝘢𝘯𝘯𝘰

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«Oh, it's gonna be a big
night, we're gonna have a
good time» 🎆



«Oh, it's gonna be a bignight, we're gonna have agood time» 🎆

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Sono le otto e mezza, e i ragazzi si trovano già a casa di Alessandra. La stanno aiutando a sistemare la tavola e a dare un ultimo tocco ai piatti che ha preparato.

Ad un tratto il campanello suona, e ad aprire é Eleonora. "Ciao, Diego."

"Ciao, Ele." sorride il giovane, per poi entrare in casa.

Da quando lui ed Alessandra hanno fatto pace, anche Eleonora ha cambiato la propria opinione su di lui. Ha capito che é realmente dispiaciuto per il guaio che ha combina tempo fa.

Non appena anche il resto degli invitati fa il proprio arrivo, tutti si siedono a tavola, chiaccherando animatamente.

"Nora, non so cosa tu abbia fatto ai capelli, ma sei un incanto!" esordisce Azzurra, una carissima amica delle due ragazze.

"Grazie!" sorride la diretta interessata.

Eleonora adora da sempre Azzurra, soprattutto per il soprannome che le ha dato; nessun altro, a parte lei, la chiama Nora.

Il resto della serata trascorre fra giochi da tavolo, carte e karaoke. Si tratta di piccoli momenti, ma momenti che non si scordano facilmente se si é in compagnia delle persone giuste, persone con le quali si può essere se stessi.

"Che bello, sta nevicando!" esclama Francesca, sorridente.

Inutile dire che in men che non si dica tutti afferrano giubbini, sciarpe e guanti e si precipitano fuori. Inizia così una battaglia di palle di neve nel giardino.

Ben presto inizia il conto alla rovescia: a mezzanotte spaccata iniziano i fuochi d'artificio. I ragazzi, così, si scambiano gli auguri e brindano al nuovo anno.

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Eleonora si precipita ad abbracciare Alessandra, che ha appena caricato le valige in auto. "Spero di rivederti presto."

"Lo spero tanto anche io." risponde la più grande, sincera. "Sono state delle vacanze stupende, ed é stato un piacere trascorrerle con voi. Ti chiamerò non appena atterro a New York."

L'altra annuisce e la osserva entrare in macchina, salutandola con la mano fin quando l'auto non svolta l'angolo.

Eleonora si dirige poi verso casa, in balia di mille pensieri. Si ritrova a riflettere su ciò che é accaduto durante l'anno appena trascorso e anche su quello prima ancora. É incredibile come la sua vita possa essere cambiata così, da un momento all'altro.

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"Sta nevicando di nuovo," osserva Andrea, volgendo lo sguardo alla finestra. "di questo passo non riusciremo a partire."

"Non sarebbe male stare un altro pò qui." la sorella sbuffa lievemente.

"Lo so, ma tra due giorni dovrai tornare a scuola."

"Non ricordarmelo, non sono neanche riuscita a terminare i compiti, mi toccherà studiare qui."

"Hey," dice Giulia, raggiungendo i due. "il volo di stasera é stato cancellato, é prevista una bufera. Se tutto va bene potremmo rientrare a Roma domani pomeriggio."

"Che ne dite di andare a cena fuori, stasera?" propone Eleonora, incrociando le gambe.

"Io ci sto." la cognata annuisce in accordo.

Andrea accetta la proposta, poi si dirige in camera sua, per prepararsi.

"Sai dov'è Louis?" Eleonora si rivolge all'amica.

"Mi pare di averlo sentito parlare al telefono."

Non appena Giulia sale in stanza, per prepararsi anche lei, l'altra afferra il libro di matematica e si cimenta nello studio delle equazioni.

"Dovresti rilassarti, sei ancora in vacanza." Louis si accomoda di fianco a lei.

"Già, ma il professore ha deciso di deliziarci con un compito in classe quando torneremo a scuola... comunque, ho quasi terminato."

Il ragazzo annuisce, poi collega gli auricolari al cellulare e, dopo averli indossati, appoggia la testa sulla spalla della fidanzata.

Eleonora sorride spontaneamente. Vivrebbe sempre di questi momenti che, seppur piccoli e semplici, la rendono felice.

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"Fate buon viaggio!"  la madre dei due fratelli, che si trova davanti la porta di casa, li saluta con la mano.

"Grazie!" esclama la figlia, seguita dal resto del gruppo.

Il padre, invece, li sta accompagnando in aeroporto. Quando arrivano a destinazione salutano anche lui, poi scendono dall'auto.

Andrea si ferma alle macchinette per comprare patatine e barrette al cioccolato.

"Non é possibile, pensi sempre a mangiare!" scherza la sorella, con le braccia al petto.

"Dovrò pur fare qualcosa durante il viaggio!" le risponde lui, con ovvietà.

Si leva così una risata generale e, dopo aver udito una voce metallica nominare il loro volo, i quattro si dirigono verso l'aereo.

𝐒𝐓𝐀𝐘 | 𝘭𝘰𝘶𝘪𝘴 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘳𝘪𝘥𝘨𝘦Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora