Harry si svegliò il mattino seguente con la gola in fiamme e un mal di testa fuori dal normale. Da quanto tempo era che non beveva in quel modo? Sicuramente parecchio.
Non si ricordava molto degli avvenimenti della notte precedente, sapeva di essersi divertito da morire con Niall e Liam e credeva di aver visto anche Andrew ma c'era una cosa che si ricordava chiaramente, e che lo fece sorridere come un idiota, Louis era stato gentile con lui.
Certo non aveva idea di cosa si fossero detti o di cosa fosse successo per tutta la serata ma aveva chiaro in mente il momento in cui Louis gli aveva dato la sua giacca e di sicuro quello non se l'era sognato, ne era una prova la felpa nera abbandonata sulla sua scrivania.
Harry sbadigliò e sorrise, ancora, prima di dirigersi velocemente in bagno senza preoccuparsi di guardare la sveglia, sapeva che fosse tardi e poi non gli importa, era domenica e tutto quello che doveva fare era cucinare come aveva promesso a suo padre.
Dopo essersi preso un bello spavento osservando il riflesso nello specchio e dopo aver fatto il possibile per ritornare ad avere sembianze dignitose, Harry si affrettò a scendere di sotto dove suo padre stava sistemando delle uova in frigo -buongiorno- gli si avvicinò sorridente
-beh vedo che finalmente ti sei unito a noi- lo prese in giro Des scompigliando i suoi capelli ancora umidi per la doccia -hei ieri abbiamo fatto tardi, sono sicuro che anche Louis non si sia alzato alle cinque del mattino- sbadigliò di nuovo afferrando una tazza dalla credenza per versarsi del caffè
-é domenica anche per lui- rise Des prima di chiudere il frigo -ma si è svegliato comunque prima di te e si è già occupato dei cavalli- Harry annuì scrollando le spalle. Non lo stupì che fosse stato più semplice per Louis, non aveva toccato un goccio d'alcool era ovvio che adesso fosse fresco come una rosa
-okay ricevuto, Louis è il figlio perfetto, mi metto a lavoro- si alzò ridendo piano cominciando a sciacquare la sua tazza -hai delle richieste per il pranzo?- lanciò uno sguardo a suo padre notando come questo lo fissasse con occhi attenti -che c'è?- chiese allora asciugandosi le mani piuttosto confuso
-Harry...- cominciò suo padre avvicinandosi -non volevo farti notare quanto Louis fosse il figlio perfetto- citò le sue parole mimando anche le virgolette con le mani, il riccio dovette trattenere una risata per quello -io non ti cambierei per niente al mondo, lo sai questo, vero?- Harry fece per parlare ma Des lo anticipò -non voglio che tu creda di essere stato sostituito con Louis- il riccio aggrottò le sopracciglia
-Papà non ho mai pensato niente del genere- Des sembrò voler intervenire nuovamente ma Harry continuò rivolgendogli un sorriso -sono stato cresciuto meglio di così- gli puntò un dito contro in modo scherzoso -non ho motivo di essere geloso- scrollò le spalle dirigendosi verso il frigo per decidere cosa cucinare per pranzo
-sono contento di non saperti da solo quando non ci sono- tirò fuori della verdura mentre Des prese posto su una sedia ascoltando attentamente il discorso di suo figlio -e poi ho capito subito che Louis fosse importante per te, fai anche con lui quella cosa- cominciò a rovistare nella credenza mentre -quale cosa?- chiedeva suo padre
-lo tieni d'occhio- sorrise voltandosi verso di lui e appoggiandosi al piano della cucina interrompendo il suo affaccendarsi -esattamente come fai con me- Des lo guardò con espressione confusa chiedendo silenziosamente delle spiegazioni
-con me lo hai sempre fatto, anche adesso che sono un adulto- cominciò a spiegare il riccio -se decido di tagliare una fetta di pane e tu stai leggendo il giornale alzi lo sguardo nel momento esatto in cui prendo in mano il coltello perché devi assicurarti che non mi faccia male- Des sorrise piano colpito dal fatto che Harry lo avesse notato, credeva di essere sempre stato discreto.
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A Piece Of Me | Larry Stylinson
FanfictionHarry torna a casa per le vacanze estive solo tre anni dopo la morte di sua madre, torna nella sua piccola cittadina d'origine in periferia dove si vive tranquilli e tutti si conoscono, torna perché gli mancano suo padre e i suoi amici, torna perché...