Capitolo 2

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Se Harry aveva creduto anche per un istante che sarebbe riuscito a sistemare le cose con Louis...beh si era sbagliato e di grosso anche, perché dopo il suo gesto carino e dopo aver accolto con un sorriso, la mattina seguente, i ringraziamenti di Harry, tutto era tornato esattamente come prima.

Nel momento in cui Des era entrato in cucina stringendo una sballa di Louis e baciando Harry sui capelli, gli occhi azzurri di Louis erano tornati ad evitare quelli del riccio. Harry però non aveva ancora perso le speranze, era un po' dispiaciuto, certo, ma non si arrendeva tanto facilmente

Era passato qualche giorno e, nonostante Louis, il riccio era ancora elettrizzato di essere tornato a casa, passava un sacco di tempo con suo padre e con i suoi amici che talvolta si comportavano come se si sentissero in colpa ogni volta che parlavano del maggiore. Harry davvero non ne capiva il motivo, se davvero Louis prima di approdare a Rockport aveva passato dei brutti momenti allora era contento che avesse trovato i suoi due migliori amici pronti ad accoglierlo

-mi ha fatto aspettare lì per venti minuti per poi dirmi "la tua auto è pronta da ieri, deve essermi sfuggito di mente"- Harry scoppiò a ridere quando l'amico imitò la voce di Jolene, voltando la testa verso Niall che con un diavolo per capello continuava a sorseggiare la sua birra

-avevo dimenticato che tipo fosse quella ragazza- il riccio diede un morso alla sua mela masticando velocemente prima di mandare giù e continuare -mi chiedo quando capirai che le piaci- Niall sembrò soffocarsi tossendo un paio di volte

-ancora con questa storia?- e di nuovo Harry non se la sentì di affrontare quel discorso perché aveva caldo e la gatta di Liam se ne stava appollaiata sulle sue cosce a sonnecchiare tranquilla, inoltre sapeva che la cosa migliore, con Niall, fosse affrontare il discorso poco alla volta

-sei davvero impossibile Nì- mormorò soltanto prima di cambiare argomento -credi che Liam tarderà ancora molto?- erano seduti sulla panca sotto al portico di Liam da quasi mezz'ora nonostante Niall fosse già entrato in casa per scroccare una birra ed Harry avesse rubato, come al solito, una mela dall'albero dietro casa.

-non lo so- fece spallucce -aveva detto che sarebbe passato da Louis- Harry sospirò involontariamente attirando tutta l'attenzione di Niall che con le sopracciglia sollevate in una muta domanda lo osservava con attenzione

-lui mi odia- decretò -mi odia davvero- vide Niall scuotere la testa con espressione annoiata -hei non sto scherzando- si impuntò il riccio, perché nessuno sembrava accorgersi del comportamento di Louis nei suoi confronti?

-smettila Haz, magari è solo un po' timido- Harry sbuffò di nuovo perché quella era una bugia bella e buona. Lo aveva visto interagire con chiunque altro all'infuori di lui ed era davvero tutto il contrario di timido

Il riccio non si impegnò nemmeno a controbattere perché vide l'auto di Liam comparire nel vialetto e dalla figura che intravedeva, seduta al posto del passeggero, Harry capì che Niall avrebbe presto avuto una dimostrazione pratica.

Liam scese dall'auto ridendo forte a quella che doveva essere una battuta di Louis ed Harry ancora una volta si sentì quasi invidioso. Perché Louis rideva così con il suo amico ma teneva il muso con lui come se gli avesse fatto chissà quale torto?

-Hei ragazzi- lì salutò Niall mentre Harry si limitò a fare un cenno con la mano in cui teneva ancora la mela -Styles, quando smetterai di rubare le mie mele?- il riccio sorrise facendo spallucce e masticò un altro morso di mela prima di rispondere -tua madre mi ha dato il permesso-

Liam si avvicinò dandogli un pugno leggero sulla spalla -quando avevi dieci anni, Haz- Harry fu rapido a notare un piccolo impercettibile movimento sul volto di Louis, cosa era quello? Un sorrisino? Probabilmente se lo era immaginato.

A Piece Of Me | Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora