Quella mattina Harry si svegliò davvero tardi, la casa era silenziosa e il sole già piuttosto alto nel cielo assolutamente sgombro di nuvole filtrava dal lucernario abbattendosi direttamente sul suo letto scaldando la sua schiena nuda mentre se ne stava ancora un po' disteso a pancia in giù cercando di connettere il cervello.
Aveva dormito davvero poco a causa dei suoi pensieri che si rincorrevano a velocità assurda e che lo costringevano a porsi domande o a ipotizzare scenari. Al centro di tutti quei pensieri, ancora una volta, c'era Louis con il suo strano comportamento della sera prima.
Chiaramente doveva aver battuto la testa perché davvero non capiva da dove avesse tirato fuori quella cosa sul non arrendersi, era stato chiaro nel far capire ad Harry che non voleva avere niente a che fare con lui e adesso credeva di poterci ripensare, chiedere scusa e pretendere che si dimenticasse di tutto quello che aveva passato nelle ultime settimane per cercare di essere alla stregua di un suo qualsiasi amico? Beh, grazie tante ma Harry doveva pensarci su
Una volta in grado di muovere qualche passo con entrambi gli occhi aperti e dopo aver indossato una maglietta si decise a scendere in cucina dove non si aspettava di trovare Liam alle prese con i suoi fornelli -ma tu cucini e basta?- la sua voce uscì più roca del previsto
-ti stupirà scoprire che a volte mangio anche- lo sbeffeggiò Liam senza nemmeno voltarsi facendo saltare qualcosa nella padella -soprattutto a ora di pranzo- quella volta si voltò cogliendo Harry guardare con occhi persi l'orologio, non si era accorto fosse così tardi
Il riccio sbadigliò avvicinandosi all'amico e poggiando la fronte sulla sua spalla con gli occhi chiusi chiese -che cosa ci fai qui?- Liam ridacchiò nel notare la sua stanchezza e si affrettò a voltarsi per stringerlo in un piccolo abbraccio. Erano sempre stati molto affettuosi tra di loro, non scherzavano quando dicevano in giro di essere fratelli
-ti ha davvero steso così la serata di ieri?- gli accarezzò i capelli mentre Harry scuoteva piano la testa in segno di negazione -quando sono tornato non sono riuscito a prendere sonno- spiegò alla fine staccandosi dal confortevole abbraccio di Liam per versarsi un bicchiere d'acqua
Stava giusto per spiegare che a tenerlo sveglio era Louis con il suo strano comportamento quando il diretto interessato fece il suo ingresso in cucina con il fiatone, probabilmente per aver sceso le scale di corsa -sono in fottuto ritardo- stava imprecando cercando di infilare un libro all'interno di uno zaino
-fai ancora in tempo, tieni il tuo pranzo- Liam con la solita calma e con tutta la dolcezza di cui era provvisto gli passò un contenitore che Harry prima non aveva notato mentre Louis alzava finalmente lo sguardo su di lui sorridendogli e stringendolo in un breve abbraccio -grazie Lì, sei sempre il migliore- il riccio rimase per un attimo incantato dal sorriso sincero che stava rivolgendo a Liam
Quando Louis si voltò notò anche la presenza del riccio perdendo per un attimo il sorriso prima di sostituirlo con uno che, Harry lo aveva notato immediatamente, gli faceva spuntare delle piccole rughette attorno agli occhi -Harry, buongiorno, come stai?- per poco il riccio non si strozzò con la sua acqua
-sto...sto bene- e che cosa diavolo era appena successo? Il riccio era spaesato, Louis fino a qualche giorno prima aveva quasi difficoltà a rivolgergli la parola e adesso addirittura gli sorrideva e chiedeva come stava?
-bene- gli sorrise di nuovo ed Harry si assicurò di non avere la bocca spalancata -devo andare o farò davvero tardi, grazie per il pranzo- si rivolse a Liam e poi salutò entrambi con un gesto della mano prima di uscire di casa lasciandosi dietro un breve silenzio interrotto poi dalla risata di Liam
-Harry, tutto bene?- continuava a ridere poggiandogli la mano sulla spalla -sembra che tu abbia visto un fantasma- quando riuscì a riprendersi, il riccio si voltò immediatamente verso l'amico che non sembrava per niente sconvolto
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A Piece Of Me | Larry Stylinson
FanfictionHarry torna a casa per le vacanze estive solo tre anni dopo la morte di sua madre, torna nella sua piccola cittadina d'origine in periferia dove si vive tranquilli e tutti si conoscono, torna perché gli mancano suo padre e i suoi amici, torna perché...