Capitolo 17

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Il mattino seguente Harry si svegliò da solo, chiaro segnale che fosse già abbastanza tardi e che Louis si trovasse già in clinica.

Lo infastidì ancora l'assenza di Louis e prima di potersi fermare si stava chiedendo se sarebbe mai riuscito un giorno a sapere cosa si provava a svegliarsi accanto a lui.

Era ancora troppo assonnato per aver a che fare con la sua testa confusa e per di più si sentiva estremamente riposato, non aveva intenzione di avere un altro crollo di prima mattina. Era deciso a dimenticare per sempre la disastrosa serata di ieri.

Così deciso a lasciarsi alle spalle definitivamente la caotica giornata passata si era messo in piedi stiracchiandosi un po' e sbadigliando prima di dirigersi verso la porta trovandosi faccia a faccia con un post-it appiccicato proprio all'altezza del suo viso

"Niall e Liam ci aspettano per pranzo al suo ristorante. Dobbiamo pianificare la settimana del festival

P.s è il caso che tu faccia pace con Niall
P.ps passo a prenderti alle 12:30 ◟̽◞̽ "

Harry stava sorridendo come un idiota alla porta? Si, assolutamente sì ma avrebbe negato fino alla morte se glielo aveste chiesto

Eppure uno stupido post-it e una, ormai familiare, faccina con le "x" al posto degli occhi, furono in grado di metterlo di buon umore tanto da farlo fischiettare mentre faceva colazione, rimetteva a posto la stanza di Louis, assicurandosi di non frugare troppo tra le sue cose e si vestiva per dirigersi dai cavalli.

Harry aveva fatto grandi progressi con fearless e quella mattina si sentiva abbastanza coraggioso da spingersi oltre i suoi limiti.

Pretzel nitrì contento non appena lo vide arrivare, cominciando a trottare in cerchio facendolo scoppiare a ridere -buongiorno a te, mio caro- scavalcò il suo recinto Harry facendo attenzione a non scivolare sulla sabbia bagnata dalla pioggia di quella notte

Mentre dedicava le solite attenzioni al suo cavallo con la coda dell'occhio il riccio riuscì a vedere Fearless muoversi un po' impaziente mentre si avvicinava all'estremità del recinto più vicina ad Harry.
Lui continuò ad ignorarla di proposito tenendola d'occhio e osservandola muoversi un paio di volte avanti e indietro prima di nitrire piano e muovere la testa ripetutamente nella sua direzione

A quel punto Harry si voltò verso di lei con il sorriso più ampio di sempre, non si sbagliava, per la prima volta era stata lei a cercare un contatto e il riccio avrebbe potuto mettersi a saltellare sul posto per quanto felice quella piccola dimostrazione d'affetto lo facesse sentire.

-buongiorno Fearless- la raggiunse poi non aspettandosi che la cavalla gli andasse incontro spingendo il muso contro la sua spalla

-anche tu sei di buon umore oggi?- ridacchiò prima di cominciare a ripetere con lei i soliti esercizi. Provò a farsi seguire un po' in giro, a richiamarla per accertarsi che avesse davvero imparato a dargli ascolto e quando si sentì abbastanza sicuro si diresse verso la stalla afferrando le briglie e la sella

-oggi faremo qualcosa di nuovo- le sussurrò mentre la sistemava con attenzione assicurandosi che il sottosella fosse posizionato correttamente

-é un rischio- continuò poi mentre si appoggiava alla staccionata per potersi infilare gli stivali -ma credo sia il giorno giusto per correrlo- le sorrise mentre la cavalla lo occhieggiava piuttosto tranquilla

-okay- respirò profondamente allontanandosi quanto bastava per aprire il cancelletto del recinto. Subito dopo richiamò Fearless che senza farselo ripetere due volte si avvicinò fermandosi proprio di fronte a lui

Harry montò con un gesto perfettamente fluido sul suo dorso e la cavalla non mostrò nessun cenno di agitazione. Ancora una volta il riccio non riuscì a fare a meno di sentire un forte senso di orgoglio al centro del petto

A Piece Of Me | Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora