Tra tutte le cose inaspettate che potevano passare per la mente di Harry ce n'era una che davvero non avrebbe potuto considerare mai, nemmeno in un milione di anni.
Una vicenda inaspettata con cui si ritrovò a fare i conti il mattino seguente quando, disturbato dal continuo abbaiare di Clifford e dal nitrire di Pretzel, aprì gli occhi ritrovandosi puntato contro un forcone da cui pendevano alcuni fili di fieno e che aveva tutta l'aria di essere appuntito
-ma che diavolo...?- ancora estremamente confuso e scombussolato Harry si tirò indietro strisciando sul fieno mentre Clifford non smetteva di abbaiare allo sconosciuto che reggeva il forcone verso di lui. Che diamine, si era appena svegliato.
Quando riuscì a connettersi abbastanza con la realtà, a tenere a bada il battito frenetico del suo cuore e a smettere di vederci sfocato spostò lo sguardo da Clifford al proprietario dell'arma e fu lì che i suoi occhi si scontrarono con le iridi più blu che avesse mai visto.
Rimase intrappolato dai suoi occhi per qualche secondo prima che lo sconosciuto distogliesse lo sguardo per rivolgersi a Clifford mentre Pretzel, piuttosto agitato, continuava a battere le zampe contro il legno del box -sta buono, non dovresti abbaiare verso di me- e cavoli la voce di quel tizio sembrò stordirlo ancora di più, Harry aveva davvero bisogno di uscire da quella situazione e riprendersi perché di certo era stato il risveglio brusco a fargli pensare che la voce del ragazzo che lo stava minacciando fosse davvero melodiosa.
Quando poi il suo cane decise di allontanarsi da quello che poteva essere un ragazzo probabilmente poco più grande di lui, avvicinandosi al riccio e smettendo di abbaiare facendosi accarezzare, Harry decise di prendere in mano la situazione
Si alzò in piedi prima che -chi diavolo sei tu?- e -cosa ci fai nella mia stalla?- chiedessero all'unisono i due ragazzi guardandosi confusi e incerti facendo poi cadere tra di loro uno strano ed imbarazzante silenzio.
Di certo, Harry, anche per quella giornata, si era ritrovato a dover affrontare qualcosa di inaspettato, forse più della pioggia del giorno prima. Sospirò passandosi una mano sul viso trattenendo un altro sbadiglio -Sono Harry- incrociò di nuovo lo sguardo con lo sconosciuto -e gradirei che tu smettessi di puntarmi contro il forcone di mio padre- il ragazzo spalancò gli occhi ed Harry poté giurare che avesse anche separato le labbra per qualche secondo, perché gli stava guardando le labbra poi?
-tu sei Harry?- il suo tono sembrava sconvolto e ancora una volta il riccio si chiese chi diavolo fosse questo ragazzo, di certo non era un tizio entrato nella stalla per rubare il suo cavallo e, poteva sbagliarsi, ma sembrava che sapesse perfettamente chi lui fosse -beh si?- il tono di Harry fu involontariamente interrogativo e Louis cominciò a studiarlo con attenzione, come se si stesse permettendo in quel momento per la prima volta di notarlo in tutti i suoi dettagli, Harry cercò di non arrossire come un quindicenne
-posso sapere chi sei tu?- Louis sembrò svegliarsi a quella domanda e quasi sussultò come se si fosse perso nei suoi pensieri -sono Louis- poggiò definitivamente il forcone alla parete facendo un passo avanti e porgendo la mano ad Harry che esitò solo per qualche istante prima di ricambiare la stretta -vieni, credo tuo padre sia ancora in casa- disse Louis voltandogli le spalle
Harry rimase per un attimo a fissarsi la mano prima di infilarla in tasca, si ritrovò a pensare che Louis avesse le mani piccole. Notò Clifford seguirlo scodinzolando e si sentì quasi offeso nel notare come tutta la sua attenzione sembrasse adesso focalizzata su quel ragazzo dai capelli spettinati ad arte
Il riccio posò velocemente una mano sul muso di Pretzel in una carezza, notando un altro cavallo nel box accanto al suo, che di certo non era lì la sera prima, e poi afferrò il suo borsone gettandoselo sulla spalla cominciando a seguire Louis, non che comunque avesse bisogno di essere scortato in casa sua.
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A Piece Of Me | Larry Stylinson
FanfictionHarry torna a casa per le vacanze estive solo tre anni dopo la morte di sua madre, torna nella sua piccola cittadina d'origine in periferia dove si vive tranquilli e tutti si conoscono, torna perché gli mancano suo padre e i suoi amici, torna perché...