Capitolo 10

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Il fatto era che Louis ed Harry parlavano molto. Davvero tanto e a volte sembravano chiusi nella loro piccola bolla.

Accadeva quando erano da soli e accadeva quando erano in compagnia di altri, solo che non se ne rendevano conto. Gli stessi Niall e Liam talvolta erano impressionati da questa loro capacità di discutere per ore di qualsiasi cosa e soprattutto da quanto in simbiosi i due avessero cominciato a muoversi, ad esempio.

Era anche per quello che a Niall piaceva piazzarli dietro al bancone quando entrambi si proponevano di dare una mano al locale nelle serate più affollate, erano quasi ipnotici.

-così me ne sono andato praticamente di corsa e Zayn si è scusato per settimane- Harry rise piano senza perdere il ritmo nello strofinare attentamente i bicchieri che Louis tirava fuori dalla lavastoviglie -beh non era nemmeno colpa sua, lui non poteva saperlo- rispose il castano anche lui concentrato sul suo lavoro

-ovviamente- confermò il riccio -non lo conosceva nemmeno così bene- continuò voltandosi nello stesso esatto istante e nella stessa direzione di Louis per cominciare a riporre i bicchieri alle loro spalle -era solo un collega del suo corso che aveva visto le mie foto per il progetto di Zayn- entrambi si voltarono di nuovo allungando anche lo stesso braccio per afferrare il bicchiere successivo

-devono essere proprio delle belle foto se ti ha anche offerto dei soldi per fargli da modello- ridacchiò Louis poggiandosi con il fianco al bancone dopo aver terminato il suo lavoro

-lo sono davvero- gli fece un mezzo sorriso Harry -ma credo che i soldi fossero una sorta di compenso alla sua proposta di farmi posare nudo, tu non credi?- il riccio gli lanciò addosso lo strofinaccio piegandosi poco dopo sulle ginocchia per tirare fuori una nuova confezione di tovagliolini di carta

Louis rise piano ripiegando con attenzione lo strofinaccio -é probabile- gli diede però ragione mentre il riccio lo vedeva scuotere piano la testa con ancora il sorriso stampato in faccia.

Harry si era rassegnato al fatto che vedere Louis sorridere lo rendesse tremendamente felice e appagato, era quello che era e non poteva farci nulla

-quando avete finito con il vostro solito racconto di storie di vita, ho bisogno di una mano sul retro- il riccio sussultò piano voltandosi per notare Niall proprio dall'altro lato del bancone. Si era incantato di nuovo, accidenti, sperava solo che Louis non se ne accorgesse cominciando a trovarlo inquietante.

-okay, andiamo- il riccio si slacciò io grembiule poggiandolo sul bancone intenzionato a seguire Niall in magazzino -resta, vado io- cercò di fermarlo Louis facendolo accigliare

Contrariamente a quanto si potesse pensare non era sempre tutto glitter e arcobaleni tra di loro. Louis ed Harry adoravano sorridersi ed essere gentili esattamente come punzecchiarsi a vicenda e, a detta di Des, comportarsi da bambini dispettosi

-assolutamente no- obiettò subito Harry -lascia fare a chi ha le mani grandi abbastanza per fare questi lavori- lo stuzzicò mostrandogli le mani con un sorrisetto che sapeva essere davvero fastidioso

-oh wow- applaudì lentamente Louis -battutona sulla statura- continuò il castano avvicinandosi al riccio con sguardo di sfida -perché non lasci fare a quelli che sanno come usarle le mani- Harry lo vide avvicinarsi ad un soffio dal suo viso ma non voleva farsi distrarre da quella vicinanza

-che cosa stai insinuando?- mormorò abbassando un po' il capo fin quasi a sfiorare la fronte di Louis con la sua -hai rotto il mio bicchiere preferito ieri sera- lo accusò il castano -era solo un bicchiere, è diventato il tuo preferito nel momento in cui lo hai visto sul pavimento- gli puntò un dito sul petto il riccio -e l'ho fatto cadere perché tu mi hai spaventato pizzicandomi il fianco- specificò ancora

A Piece Of Me | Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora