Nuova casa, nuova famiglia pt2

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Colta da un attimo di follia apro la porta e mi ritrovo davanti un normale dormitorio femminile: torno a respirare.
Tutte si girano verso di me e diventano silenziose improvvisamente. Mi guardano dall'alto in basso, mettendomi in soggezione ma che supero con un leggero sorriso, tutte si avvicinano a me e iniziano a farmi domande e a darmi pacche sulle spalle. Sento un miscuglio di voci, parole e discorsi. Mi accompagnano su un letto e dopo circa mezz'ora tornano a fare ciò che stavano facendo prima, come se io non fossi mai arrivata: sono grata di questo ritorno alla normalità, ne avevo bisogno. Mi stendo sul letto e solo ora mi accorgo che saranno passati quasi due giorni dalla mia ultima notte di sonno e, a causa della continua adrenalina in corso, non me ne ero accorta. Socchiudo gli occhi per ricaricarmi con la consapevolezza che avrei dormito per ore e magari al risveglio sarei stata accanto a mamma. Magari era tutto un sogno da cui basava addormentarsi per uscire. Magari era solo perché la sera prima, non avendo mangiato molto, mi aveva portato questo terribile incubo. Magari ...
Sento una mano percuotermi la spalla sinistra e allora apro gli occhi, mi trovo davanti due occhi verdi che mi svegliano dicendo "Ciao, mi chiamo Scarlett. Non volevo disturbarti perché sono consapevole della tua enorme stanchezza dal viaggio appena percorso ma prima del tuo primo giorno di lavoro volevo dirti alcune cose che potrebbero esserti utili. Una: ti conviene trovare il prima possibile un pigiama diverso da quel vestito, domani ti sveglierai con male ovunque sennò... e inoltre ti dovrai vestire per tutto il giorno con l'abito attaccato all'armadio, più o meno le taglie sono le solite perciò prendi il primo che trovi. Due: qui siamo tutte amiche perciò per qualsiasi cosa chiedi a chiunque, saremo tutte disponibili. Tutte noi abbiamo passato la stessa cosa che te hai passato oggi quindi siamo disposte ad aiutarti se hai bisogno. Tre: domani ti fronteggerai con il capo della casa che ti assegnerà il lavoro per questa settimana, se le farai una buona impressione inizierai bene sennò... vedrai subito le stelle. Quattro e cosa più importante di tutte: trova i modi più svariati per non rimanere mai da sola in una stanza con qualsiasi uomo di questa casa, sono tutti pazzi! Di solito c'è un rito di passaggio tremendo per noi e quelle che riescono a schivarlo sono le più fortunate, spera in questa fortuna". Rimango accigliata di fronte a tutte queste parole così piene di affetto e buone intenzioni disinteressate ma allo stesso tempo così ricche di presagi orrendi per un futuro poco prosperoso. Le faccio il sorriso con più gratitudine nel mio repertorio e, dopo molto tempo, risco a trovare la voce per risponderle "Grazie, davvero. Sei la persona più gentile che incontro da molte ore. Comunque mi chiamo Lily ed è un piacere conoscerti Scarlett. È stato un trauma e mi sono sentita molto sola durante l'arrivo in questo nuovo posto, forse adesso non lo sono più e..." mi blocca uno sbadiglio enorme che fa sorridere la mia nuova amica dai capelli neri. Mi dice di dormire per preparami alla nuova avventura e di far tesoro dei suoi consigli. Solo ora mi accorgo del silenzio che ci circonda: dormono tutte, forse è il momento anche per me di cadere nelle braccia di Morfeo. Scarlett si alza dal mio letto e mi lancia addosso un vestito di cotone bianco liscio lungo fino a metà stinchi, sorride. Ricambio il suo sorriso e indosso quel pigiama così carino e chiudo gli occhi, non ho neanche il tempo di formulare un pensiero che sono di già nel mondo irrazionale dei sogni, finalmente dopo tanto tempo un po' di pace.






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Servant of the heart -quando l'amore è l'unico rimedio al dolore-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora