Capitolo 1: il grande giorno

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"Mani in alto..alzati dal letto.. veloce, questa non è un'esercitazione" le prime parole che sento prima di prendere la pistola nel cassetto accanto al mio comodino per puntarla contro l'uomo che era appena entrato in camera mia. Stavo per premere il grilletto quando vedo mio padre in piedi davanti alla porta con un cronometro in mano che mi osserva "troppo lenta tesoro, a quest'ora avresti una pallottola in testa" disse mio padre guardando prima il cronometro poi me "o si certo perché se un giorno entrasse un pazzo maniaco per rapirmi sicuramente mi griderebbe contro <mani in alto alzati veloce questa non è un'esercitazione> certo papà che idiota come ho fatto a non pensarci"  "ei.. nel caso lo facesse tu saresti avvantaggiata, ma visto che sei lenta come una lumaca ti avrebbe già ucciso molto probabilmente... e io non voglio organizzare il funerale di mia figlia diciassettenne"  "o mio Dio,va bene la prossima volta sarò più veloce. Gesù, ma poi che ore sono?" Dissi prima di prendere il telefono sotto carica alla mia sinistra "cristo il Dio papà, sono le 3.30! Sei pazzo!!"esclamai esasperata guardandolo con sguardo infuocato "scusaaahh okay, non riuscivo a dormire e mi stavo annoiando" disse mio padre guardandomi con aria un po' dispiaciuta ma allo stesso tempo divertita "hai avuto di nuovo gli incubi?" Gli domandai con sguardo un po' triste e compassionevole.. purtroppo a causa del suo lavoro spesso non riesce a dormire bene la notte. Prese un grande sospiro prima di parale "Gia..." lo guardai un secondo prima di parlare "dai vieni qui" gli feci cenno di sdraiarsi accanto a me per dormire "grazie, ti ho mai detto che sei la figlia migliore del mondo?" Mi disse sorridendomi "no, ma non ce n'è bisogno..lo so già" dissi agitando un po' i capelli come se fossi una diva di Hollywood "e pure modesta a quanto pare" disse ridacchiando, gli tirai un piccolo schiaffeggi sulla spalla prima di dargli la buonanotte.

Vi starete sicuramente domandando come fanno un padre è una figlia ad essere così legati. Be diciamo che tra me e mio padre ci corre soltanto 14 anni... COSAAAA direte voi... ebbene sì.
Mio padre mi ha concepita con mia madre quando aveva solo 13 anni be quasi 14 considerando che è nato a dicembre, mentre ,mia madre ne aveva 18, lo so e starnò e la cosa mi disgusta molto, ma ei, è la loro vita non la mia. Insomma dopo che mia madre ha scoperto di essere incinta della sottoscritta è sparita dalla circolazione per 9 mesi fin quando non si presentò alla porta di casa di mio padre dicendo che avevano avuto una figlia e che lei non la voleva, quindi mio padre mi ha preso, ha fatto il test di paternità e da quel giorno ho sempre vissuto con lui, mentre mia madre be è morta 2 anni dopo sotto un ponte di overdose, ottimo direi, ma ad essere sincera non mi frega nulla nemmeno la conoscevo, mi dispiace ovvio, è pure sempre la donna che mi ha partorito, però alla fine la cosa non mi fa né caldo né freddo, e poi sto benissimo da sola con mio padre.

I primi anni della mia vita li ho passati con mio nonno, considerando che mio padre era troppo giovane per badare a me, e poi quando avevo circa 14 anni mio nonno mori, lasciando me è mio padre da soli, quel giorno fu il peggiore della mia intera vita, amavo mio nonno con tutto il mio cuore è quando se n'è andato diciamo che non sono stata più la stessa. Ho iniziato ad avere attacchi di panico molto starni, quando ne ho uno sento tutto ovattato e delle voci nella mia testa che mi dicono che sono una nullità è che non servo a niente e molte altre cose brutte,e questo subito dopo mi provoca un attacco di rabbia verso me stessa fino a piantarmi le unghie nella pelle provocandomi ferite, però per quanto assurdo possa essere le voci dopo questo cessano e io mi sento...libera. Mio padre ha iniziato a portarmi da diversi psicologi ma io durante le sedute non dicevo una parola e dopo poco si è arreso, non ho bisogno un tipo o tipa che mi risolva i problemi, sono miei ci penso da sola a risolverli. Così dopo che mio nonno mori mio padre si prese cura di me, facendomi studiare in casa con lui. È un uomo davvero intelligente ha una memoria eidetica ovvero che riesce a ricordarsi le cose molto facilmente, gli basta leggerle una sola volta per impararsele perfettamente, assurdo vero?! Lo so..
Un giorno quando avevo circa 15 anni mio padre si presentò a casa molto entusiasta dicendomi che lo avevano accettato per il lavoro di profiler nell'FBI è sempre stato il lavoro dei suoi sogni e sono così fiera che dopo tanto ci sia riuscito, così beh iniziò a non essere moto presente in casa, quindi prima di partire per andare chissà dove, mi lasciava dei compiti o delle cose da studiare e quando tornava mi interrogava, è sempre stato molto duro con me sotto questo punto di vista, ma so che lo fa per me per il mio bene, e lo apprezzo molto... 

Chi lo avrebbe mai detto||Dylan O'Brien||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora