Capitolo 9: lo sparo

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Il giorno seguente l'ho passato da sola a casa. Non volevo parlare con nessuno avevo bisogno di spazio per pensare a molte cose. Damon, papà, Tyler, Allison, Lydia tutti... E poi c'era lui Dylan. Era un pensiero fisso nella mia testa e non c'è la facevo più.


È lunedì e mi sto preparando per andare a scuola.

Outfit

Mentre mi preparo leggo il messaggio che mi era appena arrivato

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Mentre mi preparo leggo il messaggio che mi era appena arrivato.

Papà
Teosro caso risolto ci vediamo presto!

Sorrido al messaggio e penso: finalmente!

Sento bussare alla porta e scendo giù di corsa pensando che sia papà.
"oh finalmente pensavo non tornassi più" dico prima di aprire la porta.
Mi trovo davanti Dylan e Tyler che mi guardano con occhi tristi.
"perché non siete entrati?" domando. Loro si guardano e non dicono nulla, non sapendo cosa dire.
"okay sentite. Possiamo perfavore tornare alla normalità. So che la cosa che è successo è stata... Beh avete capito. Però non c'è la faccio a continuare così. Ragazzi noi *faccio un segno con le mai per indicarci tutti* siamo più uniti di Spongebob e Patrik, noi siamo una cazzo di cosa sola. Quindi basta. BASATA guardarmi con quelle facce, quegli occhi pieni di compassione nei miei confronti, non ho bisogno di compassione, sto bene. Voglio solo che le cose tra noi tornino alla cazzo di normalità" affermo guardandoli trattenendo le lacrime.
Mi abbracciano." hai ragione..." mi dice Tyler "già come sempre e la cosa è snervante" aggiunge Dylan continuando ad abbracciarmi. Rido a quell'affermazione. "beh è per questo che sono quella intelligente del gruppo" dico staccandomi e andando verso la cucina a fare colazione "da quando sei tu la più intelligente scusa" afferma Tyler "da quando...? Mhh fammi pensare... Da sempre" dico sorridendo soddisfatta "ohh ci scusi suprema dea dell'intelligenza " afferma Dylan sedendosi su uno sgabello in cucina "vi presento la dea Atena dei poveri" dico indicandomi "perché Atena?" domanda Tyler "è per questo che sono l'intellignte del gruppo" dico "non l'ho capita nemmeno io" afferma Dylan "ragazzi Atena... La dea dell'intelligenza... Figlia di Zeus?" dico cercando di fargli capire di chi sto parlando. "io non so chi sia" dice Tyler "beh adesso grazie a Wikipedia li, lo sappiamo" dice Dylan indicandomi. Sbuffo ridendo.

Siamo arrivati a scuola e la prima lezione che mi tocca affrontare è chimica, non ho voglia uffa.
"EI là bellissima!" mi dice Allison venedomi incontro per poi abbracciarmi "come stai?" domanda "sto bene, tranquilla. Lydia?" domando "oh oggi mi ha accompagnata mio padre" dice "okay vabbe tanto la vedrò sicuramente a chimica" dico facendo spallucce.

*campanella suona*

Mi avvio in classe con Ally e i ragazzi. Oggi sarà una giornata lunga.

Le lezioni sono appena finite e decido di avviarmi con Lydia in mensa dove ci stanno già aspettando Tyler, Dylan e Allison. Lydia è stata fantastica con me, non mi ha fatto domande a proposito di sabato sera anzi il contrario a cercato di non farmici
pensare e di farmi ridere. E lo apprezzo veramnte tanto.

"EI eccovi finalmente" ci dice Allison. La saluto con un bacio sulla guancia e poi tiro una pastina sulla nuca di Tyler che aveva la mano sulla sua coscia "fai il bravo te" gli dico prima di sedermi di fianco a Dylan che mi tira una leggera spallata in segno di saluto. Rido al gesto e così iniziamo a parlare.

"io credo che il professor Cook sia il più bravo" dico "il professore di storia? Stai scherzando? È folle quell'uomo! Io credo sia schizofrenico" dice Tyler in disaccordo "non esiste grande genio senza una dose di follia" dico citando Aristotele e continuando a mangiare il mio cibo "Aristotele" afferma Dylan. Questa non me l'aspettavo "già..." dico guardandolo negli occhi. Non penavo la conoscesse, mi sorprende sempre questo ragazzo.
Alzo lo sguardo e noto un uomo familiare che parla con il bidello all'entrata della mensa.
"ei ma quello non è Derek. Il migliore amico di tuo padre. Lavorano insieme no?" mi domanda Dylan difianco a me. "già." dico "cosa ci fa qui?" domnda Tyler davanti a me "non lo so. Ma lo scoprirò" dico alzandomi da tavola.

"EI! Derek cosa ci fai qui?" dico guardandolo con faccia confusa. Lui mi guarda con occhi tristi e lucidi.

"che sta succedendo?" domando. Vedo avvicinarsi un'altro collega di lavoro di mio padre. "tuo padre..." cerca di dire Derek "CHE COSA È SUCCESSO A MIO PADRE!" dico urlando e con le lacrime agli occhi "lui... Gli hanno sparato Giulia" mi dice Derek con tono triste. Vedo Allison Lydia Tyler e Dylan avvicinarsi. "DOV'È ADESSO!? DEREK DIMMI DOVE CAZZO È!" dico urlando ancora più forte e iniziando a piangere "è all'ospedale sta bene, ma tu devi rimanere qui. Tanto non potrai fare nulla devono operarlo adesso" mi dice l'altro collega che credo si chiami David. Mi inginocchio a terra e Dylan si inginocchia di fianco a me abbracciandomi e dicendomi che va tutto bene.
In quel momento alzo leggermente lo sguardo e noto le chiavi della macchina in mano a Derek. Mi pentirò per ciò che sto per fare ma si tratta di mio padre. Devo farlo!

Tira fuori le palle!

Mi alzo di scatto e sfilo di mano a Derek le chiavi della macchina per poi mettermi a correre come una pazza. "EI! FERMA! GIULIA!" sento uralre Derek dietro di me. Scusa Derek ma stiamo parlando di mio padre.
Salgo sull'auto e la prima cosa che faccio è bloccare le portiere. Vedo Derek avvicinarsi all'auto e provare ad aprire, inizia a picchiare le mani sui finestrini e dirmi di scendere. Mimo uno scusa con la bocca prima di partire per l'ospedale.
Noto dal finestrino Dylan Tyler David e Derek salire sulla jeep di Dylan così decido di accelerare.

Sono davanti all'ospedale e scendo dalla macchina velocemente per poi precipitati dentro l'ospedale. "STO CERCANDO IL PAZIENTE SPENCER REID! MI DEVE AIUTARE!" Dico alla prima infermiera che vedo. Proprio in quel momento vedo passare papà. È su una barella e perde molto sangue "PAPÀ! EI PAPÀ CI SONO IO OKAY ANDRÀ TUTTO BENE" dico stingendogli la mano. Mi sento prendere la dietro le spalle per trascinarmi via "NO! NO! PAPÀ!" Dico piangendo mi giro e vedo Derek. Inizio a prendere a pungi il suo petto ed uralre "CHE COSA È SUCCESSO! COSA È SUCCESSO A MIO PADRE DEREK!" Dico in preda a un attacco di nervi o di rabbia o di.. Non so nemmeno io che cosa. Mi sentivo cosi inutile e continuavo a ripetermi che era tutta colpa mia che se fosse morto io... Io non sarei più stata la stessa. Avrei smesso di vivere.

"EI ei shhh.. Tranquilla calma. Andrà tutto bene" mi dice Derek abbracciandomi. "cosa è successo Derek?" gli domando più tranquillamente ancora piangendo. Lo sento esitare "noi... Stavamo arrestando il killer e lui.. Lui gli ha sparato" dice "perché?" domando alzando la testa e incrocinaod il suo sguardo "non lo so" mi dice con occhi lucidi mentre una lacrima gli riga il viso.
Si stacca da me e mi fa sedere su una sedia. "ei" mi dice dylan sedendosi difianco a me "è colpa mia dylan è tutta colpa mia" dico pingedndo "ei. No shhh, non è colpa tua hai capito. Niente di tutto questo lo è! Non darti colpe che non hai" dice annuisco anche se non sono del tutto d'accordo con quello che ha detto "forza vieni qui" dice prima di accogliermi in un caloroso abbraccio. Si unisce anche Tyler a noi.

Holaaaa... allora prima di tutto vorrei ringraziare tutti quelli che stanno leggendo la mia storia grazie davvero. E poi nulla, spero che vi piaccia questo capitolo. Baciiii :)
-X

Chi lo avrebbe mai detto||Dylan O'Brien||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora