Capitolo 15: ti amo

580 30 10
                                    

Sapevo che se avessi chiesto a mio padre di spiegarmi cosa stesse succedendo mi avrebbe risposto. Niente tesoro stai tranquilla, non te l'ho detto solo perché non volevo che ti preoccupassi. Fanculo le sue scuse, qui sta succedendo qualcosa e le uniche persone che possono aiutarmi in questo momento sono i colleghi di mio padre.
Scendo dall'auto e mi dirigo verso il palazzo dell'FBI. Sono agitata? Si. Ma in questo momento l'adrenalina mi sta invadendo e nemmeno ci faccio caso.
Apro le porte e la prima cosa che noto sono i colleghi di mio padre seduti alle loro scrivanie mentre compilano scartoffie. Derek mi nota "Giulia. Che ci fai qui?"mi domanda, ma io non mi fermo vado verso l'ufficio del capo di mio padre e senza nemmeno preoccuparmi apro la porta e la sbatto alle mie spalle.
Getto i fogli dell'ospedale di mio padre sopra la sua scrivania. "Voglio la verità" dico "non posso dirtela tuo padre non vuole" dice soltanto continuano a guardare i suoi fascicoli "invece me la dirai. Perché io so una cosa che voi non sapete. E io so che volete prendere quel bastardo quanto me. Quindi... avete bisogno del mio aiuto quanto io del vostro" dico "quindi... ora tu fai una bella cosa. Raduni i tuoi colleghi in sala riunioni e insieme discutiamo un pochino di questa cosa... che ne dice agente?" Dico con tono di sfida e avvicinandomi un po' a lui. Si alza "in sala riunioni ora" mi dice prima di uscire dal suo ufficio. O buon Dio c'è l'ho fatta! Penso. Faccio un respiro profondo e mi avvio verso la sala riunioni.

Appena entro trovo già tutti seduti ad aspettarmi. "È un piacere rivedervi" dico "avrei preferito in altre circostanze maaa...ce ne faremo una ragione" dico prima di gettare tutti i fogli sul tavolo "ora... voi mi spiegate cosa succede ed io. Vi darò un'informazione preziosa" dico "come sappiamo che non ci menti" afferma Emily una collega di papà "ve lo prometto. Fidatevi della mia parola" dico soltanto non molto convinta. Loro si guardano un attimo prima che Derek cominci a parlare "pensiamo che qualcuno ce l'abbia con te e tuo padre" dice "io che c'entro?" Domando "è questo il punto...non lo sappiamo. Però sappiamo che tu c'entri...O almeno ne siamo molto convinti" afferma David l'altro collega "fine... ora tocca a te" mi dice Derek "pick up nero targa del Minnesota CC909LG... mi segue. Da circa 2 settimane" dico loro "e come sai che c'entra qualcosa?" Perché sul foglio dell'ospedale c'è scritto anche che mio padre dopo lo sparo ha visto allontanarsi un pick up nero... e credo che le cose siano collegate" dico infine. Una donna bionda inizia a digitare cose sul suo computer prima di parlare "trovato... appartiene a-oh" dice interrompendosi. Mi avvicino al computer e leggo il nome Marinette Smith. Mia madre. "No è-questo è assurdo. Mia madre è morta! Non può essere lei!" Dico con le lacrime agli occhi non credendoci "no tua madre è viva" afferma di nuovo la bionda "e che cazzo vuole?!-" mi interrompo.
So cosa vuole. "Se mio padre morisse. Io spetterei al parente più prossimo giusto?" Penso ad alta voce "si... ma perché non ucciderlo subito. Poteva farlo benissimo la prima volta. Saresti stata subito sua" ragiona Jennifer ad alta voce "no... lei vuole eliminarli tutti... vuole eliminare tutte le persone alla quale tengo di più. Perché io possa essere solo sua" dico con lo sguardo fisso in basso "Tyler, Dylan e tuo padre..." ragiona Derek ad alta voce "e loro ora sono tutti e tre a casa mia" dico alzando lo sguardo "devo andare subito da loro!" Dico uscendo di li a corsa "no Giulia ferma! Dobbiamo aspettare i rinforzi!" Sento urlare Derek. Non lo ascolto e mi dirigo velocemente a casa mia.

"PAPÀ!TYELR!DYLAN!" Dico entrando in casa "ei, che succede?" Mi domanda mio padre "o mio Dio...state bene siete..." dico piangendo e abbracciando tutti "che succede Giulia?" Mi domanda Dylan "dobbiamo andare via di qui adesso! Siete in pericolo!" Dico prendendoli e facendoli uscite di li. Ma appena apro la porta rimango scioccata dalla persona che mi trovo davanti. "Ti avevo sottovalutata dannazione. Tu non dovevi essere presente a questa esecuzione. Mi dispiace che tu assista alla morte del tuo ragazzo, del tuo migliore amico e di tuo padre" dice mia madre a due passi dalla porta con una pistola in mano "Marinette?" Gli domanda mio padre incerto "scioccato Spencer?" Dice mia madre "tesoro...wow tu sei. Così grande. Sei cresciuta così in fretta" mi dice mia madre "mamma...ti prego non farlo. Posa la pistola" cerco di dirgli. Nel mentre noto delle macchine della polizia avvicinarsi. "Tesoro non capisci proprio! Non posso! Io lo sto facendo per noi per te" mi dice "già ma se lo farai finirai in carcere. Cosa pensi di risolvere così" gli dico "non importa. Almeno loro non ci saranno più" dice con disprezzo continuando a puntare la pistola verso di noi. "Marinette! Posi la pistola!" Gli urla Derek alle sue spalle puntandogli l'arma contro "non posso" dice "però... lascio decidere a te amore mio. Chi vuoi che muoia per primo? Tyler?" Domanda puntandogli la pistola contro "tuo padre?" Dice puntando poi la pistola contro di lui "o il tuo bel fidanzatino Dylan?" Dice infine puntando la pistola verso Dylan "mamma! Basta! Nessuno di loro morirà! Dovrai passare prima sul mio di corpo!" Dico mettendomi davanti a loro per fargli da scudo "Giulia che cazzo fai stai dietro di me" mi dice Dylan posizionatosi un po' davanti a me "mhhhhh...allora dovrò decidere io... fammi pensare ehhh... si ho scelto... Dylan. È stato un piacere non conoscerti!" Dice prima di sparare un colpo verso Dylan. Mi metto davanti a lui per parare il colpo. E improvvisamente lo sento. Un dolore perforami la pancia. "Nooooo. No Giulia no. No guardami. Tieni gli occhi aperti okay? Non puoi morire" mi dice Dylan iniziando a pingere e facendomi sdraiare sulle sue gambe "no angelo resisti resisti" mi dice mio padre iniziando a premere sulla ferita "f-fa male" riesco a dire soltanto "resisti ti prego non puoi lasciarmi" mi dice Dylan "d-Dylan..."  cerco di dire "no no non devi parlare mantieni le forze" mi dice "no-no tu... devi ascoltarmi io-io" tossisco "se non ce la facessi..." cerco di dire "no NO CHIARO! NON DIRLO NEMMENO PER SCHERZO CAPITO! Tu ce la farai! C'è la farai si" continua a dire cercando di convincere più se stesso che me "Ascolta... ti-ti prego..." dico togliendogli una lacrima dal viso "t-ti amo Dylan" gli dico sorridendo e piangendo allo stesso tempo.
Non ero triste. Credo che siano state lacrime di gioia invece. Avevo detto all'amore della mia vita che lo amo e lo amerò per sempre. E per quanto cerchi di convincermi so che non ce la farò.
Mi sento le palpebre pesanti e inizio a non vedere più. "No ascolta! Giulia! Ti a-" l'ultima cosa che sento. E poi BUIO.

POV DYLAN

"Ti amo anch'io mi hai sentito! Ti amo...Giulia... no amore. No guardami apri gli occhi... ti prego" dico con un filo di voce e iniziando a pingere "non c'è la farà se non facciamo qualcosa...cristo! no no deve farcela! C'è la farà!" Inizia a gridare Spencer "l'ambulanza non ce la farà mai in tempo" dice Tyler scioccato dalla situazione "Dylan portala in casa... dobbiamo fermare l'emorragia" mi dice Spencer. La prendo e la porto in casa. La distendo delicatamente sul divano e gli alzo la maglia. Sangue, sangue, sangue, ovunque. "Come hai intenzione di fare?" Domando a Spencer "ho avuto un caso un anno fa. Dove un uomo tagliava gambe e braccia alle vittime. E per evitare l'emorragia bruciava il braccio della vittima. Così che fosse ancora viva per poi tagliargli l'altro" mi spiega iniziando a cercare un accendino per tutta la casa "vuoi bruciargli la ferita?!" Dico scioccato "si... la parte peggiore però non è questa" dice "ah c'è una parte peggiore di questa?" Domando agitato "lei non è ancora morta. È solo svenuta. Ma non gli manca molto" mi dice prima di prendere un respiro e continuare "sentirà il dolore. E potrebbe svegliarsi e iniziare a ribellarsi. Ma tu devi tenerla giù chiaro?" Mi domanda "sei pazzo?!" Dico iniziando a piangere come un bambino. Non posso fargli questo, soffrirebbe troppo non ce la faccio "ei ascoltami. In questo momento lei sta morendo e se non ci sbrighiamo non ce la farà... e lei deve farcela! La sua vita è nelle nostre mani!" Mi dice Spencer. La guardo prendo un respiro profondo e faccio un si con la testa.
Spencer accende l'accendino e inizia a passarlo sulla ferita. La sento muoversi e agitarsi finché non alza la testa gridando "AHHHHH! BASTA TI PREGO! FATELO SMETTERE!" Dice urlando e piangendo. La tengo ferma. Le sue grida di dolore e la sua faccia mi spezzano il cuore. Ci sarei dovuto essere io al suo posto! Io! Non lei! Non se lo merita!
L'emorragia si ferma e lei si accascia sul divano. Cerco di sentire se c'è il battito "spencer... non ce battito" dico con le lacrime agli occhi "no...no! NOOO!" Dice ma proprio in quel momento arrivano due paramedici. Ci allontaniamo "non ce battito" dice uno "defibrillatore.." dice subito dopo "carica... libera" dice "ancora... carica... libera" fanno circa quattro tentativi "avanti avanti" dico a bassa voce prima che ricominciasse a respirare "ce l'abbiamo! Portiamola via forza!" Dicono prima di caricarla sull'ambulanza. È viva. Può farcela. C'è la farà. È forte so che c'è la farà! Mi ripetevo nella testa "c'è la farà non è vero?" Domanda Tyler piangendo a me e Spencer "deve farcela" risponde Spencer.

Holaaa... ecco un nuovo capitolo. Che dite c'è la farà Giulia?
Ps: ho messo una canzone accanto alla foto se volete potete ascoltarla mentre leggete;)
-X

Chi lo avrebbe mai detto||Dylan O'Brien||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora