Capitolo 8: La Festa Pt.2

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Siamo in macchina di Lydia e ci stiamo avviando verso la festa. "Siete sicure che a Tyler piacerà il mio vestito? Non lo so e se non gli piacessi?" Afferma Allison agitata "ehi Ally tranquilla okay? Andrà tutto alla grande con Tyler. È stra cotto di te e tu di lui, siete perfetti" dico ad Allison per rassicurarla.
"Tu invece bellezza?" Mi domanda Lydia "io cosa?" Domando a mia volta "hai deciso o no se confessare il tuo amore a Dylan... Giulia non puoi continuare a nasconderti dietro a un dito okay?! Prima o poi dovrai dirglielo" dice Lydia mandandomi qualche occhiata ogni tanto. "Okay ascolta. Non so come spiegarvelo che tra me e Dylan non c'è niente. Capito niente, siamo amici. Migliori amici e ci vogliamo molto bene tutto qua... e poi oggi basta Dylan basta Tyler. Oggi sarà la mia serata" dico con un tono allegro "così ragazza vai a rimorchiare... sai che ti dico fanculo Dylan" mi dice Allison sporgendosi dai sedili posteriori "va bene... ha ragione Allison. Stasera tu *mi punta un dito* bella mia, rimorchierai e farai sesso." Mi dice Lydia "okay magari sesso no" dico quasi in un sussurro.

Siamo arrivate e stiamo andando verso Tyler e Dylan, c'è anche Jakson con loro il ragazzo di Lydia.
Ci osservano un po' imbambolati e mi sento gli occhi addosso così abbasso lo sguardo sui miei piedi.
"Ei" dice Allison davanti a Tyler leggermente imbarazzata "ei...ehm... sei bellissima. Il verde è il mio colore preferito" affermo Tyler con un sorriso incantandosi a guardarla "andiamo?". Ally prende a braccetto Tyler e si incamminano verso la porta. "Bene piccioncini noi andiamo dentro venite?" Domanda Jakson a me e Dylan. Io mi ero leggermente incantata a guardare i miei piedi che nemmeno l'ho sentito. "Vabbè noi andiamo" ci dice poi Lydia.
"Stai... cioè, sei-" cerca di finire la frase ma lo interrompo "grazie" dico prima di superarlo e avviarmi verso l'entrata. Stasera niente Dylan niente Tyler niente ragazze, è la mia serata, non voglio più pensare a niente.

Entro all'interno della casa e mi fiondo a prendere da bere. Sono sempre stata un'amante dell'alcol, e devo dire che lo reggo anche bene sicché non ho problemi.
Prendo della vodka e inizio facendomi due shottini veloci. Per poi prendere uno strano ponch che si trova lì.
"Ei vacci piano tesoro" sento una voce maschile alle mie spalle. Damon. Ancora lui. "Va bene papino. Cercherò di fare piano." Dico prima di buttare giù tutto il ponch che avevo nel bicchiere. "Okay forse abbiamo cominciato con il piede sbagliato noi due" mi dice con un sorrisetto "ricominciamo ti va? Piacere sono Damon" mi dice porgendomi la mano. Solo ora mi accorgo che in realtà non è un brutto ragazzo potrei anche provarci, peccato che è uno stronzo colossale. Magari conoscendolo scopro che non è poi così male. Penso prima di stringergli la mano e dire "È un piacere Damon, io sono Giulia" " bene Giulia... ti va di ballare?" Mi domanda con un sorriso "volentieri" dico prendendogli la mano e andando in pista con lui.

"Aspetta quindi è tua questa casa?!" Domando continuando a ballare e urlando per farmi sentire "già! Ti va di vedere una cosa?!" Mi domanda avvicinandosi al mio orecchio "certo!" Dico urlando e curiosa di vedere cosa ha da mostrarmi.

Saliamo le scale che portano al piano superiore, e mentre salgo noto Dylan con due ragazze appiccicate. Mi spezza il cuore quella scena, ma cerco di non pensarci e seguo Damon che mi porta in una camera.
"È camera tua?" Domando mentre lui chiude la porta dietro di se "già" dice. La osservo attentamente. Si può capire molto di una persona solo osservando la sua camera. La guardo ancora un po' attentamente... poster appesi alle pareti, foto di quando era piccolo con sua sorella e i suoi genitori credo, libri è molto pulita e ben ordinata.
"Ascolti i Nirvana?" Gli domando indicando il poster su una delle pareti "si. Tu gli ascolti?" Mi domanda avvicinandosi "si, sono bravi. Uno dei gruppi grunge migliori della storia." Dico osservandolo negli occhi "già lo penso anch'io" mi dice in un sussurro prima di eliminare completamente le distanze tra di noi e baciarmi. Oh buon Dio questa non me l'aspettavo.

Iniziamo a baciarci appassionatamente mi piace tutto ciò ma nella mia mente c'è solo una persona. Dylan. È sempre lì fisso nella mia testa, ha ragione Lydia non posso continuare a negare il fatto che mi piaccia.
Mi stacco. Mi sento un po' una merda però "Senti Damon io-" cerco di dire ma lui mi interrompe continuando a baciarmi "aspet-" cerco di dire "shhh sta zitta" dice prima di iniziare a toccarmi tutto il corpo.
Inizia a palparmi il sedere e stringerlo, la cosa mi sta dando fastidio così decido di spostarmelo di dosso tirandogli una spinta. "Smettila chiaro!" Gli dico. Sono quasi sull'orlo di piangere "lo decido io quando smetterla" dice prendendomi per i polsi e gettandomi sul letto. Cerco di urlare ma lui si posiziona sopra di me e mi mette una mano sulla bocca. Le lacrime iniziano ad uscire e io cerco di togliermelo di dosso. Ma sono pietrificata. Le sue mani iniziamo a salire sempre di più fino ad arrivare ai miei slip. Chiudo gli occhi e spero solo che tutto questo finisca.

Ricorda sempre tesoro... se ti fanno qualcosa e sei sull'orlo di mollare tutto. Respira. E tira fuori le palle!

Ricordo le parole di mio padre che mi disse molto tempo fa, così decido di tirare fuori le palle. Gli tiro una ginocchiata sul cazzo e scappo via. Ma lui mi riprende prima che io arrivi alla porta e mi spinge contro il muro. Cerco di liberarmi dalla sua presa. "Questo non lo dovevi fare ragazzina" mi dice prendendomi dalla gola. Gli tiro un pugno sulla pancia ed esco dalla stanza correndo in lacrime. E poi lo vedo la mia salvezza. Dylan. Stava andando in bagno ma lo fermo "DYLAN!" Gli uro in lacrime. Mi fiondo tra le sue braccia e vedo uscire Damon dalla stanza mentre si riaggancia i pantaloni incazzato nero. "Che cosa le hai fatto?!" Dice Dylan con tono incazzato. Era furioso non lo avevo mai visto così. Il suo battito cardiaco era aumentato a dismisura. "No cosa avrei voluto fare è diversa la cosa. La puttana l-" non finisce la frase che Dylan mi sposta dalle sue braccia e si fionda su Damon. Inizia a picchiarlo, non lo avevo mai visti così, mi faceva paura. Cosa gli è preso? Questo non è il Dylan che conosco io. Il Dylan che quando vede un ragno non lo uccide ma lo butta fuori dalla finestra... questo non è lui.
Io rimango paralizzata dalla scena quando Tyler e un'altro ragazzo tolgono Dylan da sopra il corpo ormai ricoperto di sangue di Damon. " DYLAN EI CHE CAZZO! COSA TI PRENDE" gli dice Tyler incazzato "COSA MI PRENDE!! COSA MI PRENDE BUFFO CHE TU ME LO CHIEDA!"Dice urlando contro Tyler. Arrivano anche le ragazze che mi guardano e mi abbracciano. Io continuo a guardarlo con la bocca aperta e le lacrime agli occhi. Mi guarda con occhi tristi e poi se ne va. Tyler mi raggiunge e mi abbraccia "ei ei... tranquilla cosa è successo Giulia?" Mi domanda in modo tranquillo "io io..." non so cosa dire ne fare sono pietrificata "andiamo a casa okay" mi dice prendendomi e portandomi via.

Saliamo in macchina di Lydia, io Allison Tyler e Lydia naturalmente.
È da 5 minuti che nessuno parla e la macchina è in completo silenzio.
"Damon ha cercato di stuprarmi" dico fissando un punto davanti a me. Lydia accosta l'auto e si volta verso di me stessa cosa fa Allison seduta di fianco a lei. "E-eh quando... quando Dylan l'ha capito... lui-lui" dico prima di cominciare a piangere. I ragazzi si guardano tutti quanti con le lacrime agli occhi "shhh è finita, andrà tutto bene" mi dice Tyler abbracciandomi.

Sono a casa da sola da ormai 1 ora, Dylan ha provato a chiamarmi più e più volte ma l'ho ignorato, non volevo parlargli adesso ero ancora sconvolta.
Perché lo ha fatto? Se lo meritava Damon okay ma... ha esagerato. O MIO DIO E SE LO DENUNCIASSE! Potrebbe finire in riformatorio a causa mia!
I miei pensieri vengono interrotti con qualcuno che bussa alla mia porta. "Arrivo" dico mentre scendo le scale per andare ad aprire.
Apro la porta e rimango a bocca aperta nel vedere Dylan fermo impalato. "Io... mi dispiace tantissimo Giulia" mi dice piangendo e abbracciandomi. Uo okay questo non me l'aspettavo. "No dispiace a me se io non-" cerco di dire piangendo ancora tra le sue braccia "se tu cosa? Se tu fossi rimasta lì ad essere stuprata. Non lo dire nemmeno per scherzo okay?!" mi dice prendendomi il viso tra le sue mani. Quelle bellissime mani. "Lo so ma se adesso a te succedesse qualcosa? Voglio dire e se ti denunciasse? E se tu finissi in riformatorio... io io non potrei perdonarmelo" dico piangendo e guardandolo dritto negli occhi "no! Ehi non è colpa tua chiaro? Niente di tutto ciò lo è quindi smettila di incolparti" mi dice. Io annuisco.
"Bene io vado..ci vediamo. Okay?" Annuisco e lo saluto.
La serata peggiore della mia vita.

Holaaaaa, ecco un nuovo e fresco capitolooo, spero vi piaccia :)
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Chi lo avrebbe mai detto||Dylan O'Brien||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora